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Bolognesi e hobbit



Ho iniziato a scrivere qualcosa sulla forte similitudine tra i bolognesi e gli hobbit tolkeniani : amanti persi del buon cibo e del buon vino (nonchè dell'erbapipa) e d'inclinazione caratteriale un po' "bradipa" anche se operosi.
Persone curiose, magari strambe a una prima occhiata (e pure dopo una seconda) e legàte alla propria "tana" calda e accogliente - che sia una caverna o un piccolo appartamento del centro storico - eppure i tipi citati coltivano sentimenti intrepidi nel proprio cuore e sono pronti ad imbarcarsi improvvisamente in memorabili imprese oltre i confini della "contea".
In realtà il ragionamento è solo accennato nella pagina che linko, ed interlacciato con altri temi : la ricerca borghese dell'agio che talvolta sconfina nel malsano desiderio di conformismo e appiattimento ad ogni costo, e nel rigetto del "diverso". Su che forme possa avere poi, questa "diversità" talvolta dipinta come indefinitamente mostruosa e quindi da uccidere e non solo in senso figurato.
Dalla e l'Opus dei, il restauro di Porta Mascarella, Guccini e l'eskimo, Buzzati, il Bau-bau (come l'ho sempre scorrettamente chiamato io) metafora usata come monito nell'età infantile
e poi reincarnato nel capannone sul quale ho fatto il lavoro che qui vedete.
Altro ancòra, liberamente associato dalla mia mente.

Parecchia carne grigliata al fuoco, insomma ... ooops ecco che ci risiamo !

Link

Bufalo = Hanno ammazzato il Bau-bau (o Babau)

4 commenti:

  1. Se da un lato trovo splendida l'associazione hobbit/bolognese dall'altro,"il malsano desiderio di conformismo e appiattimento ad ogni costo, e nel rigetto del "diverso"". non ce lo vedo proprio. Nel 1990 la legge Martelli ha improvvisamente riempito la terra di mezzo di elfi, goblin nani ecc.. L'hobbit medio ha reagito con un bel echissenefrega.... Salvo poi lamentarsi degli accattoni, dei lavavetri,ecc.. Non gli interessa un gran chè se al piano di sotto abita Lambertini Mario o Mustafà Abdul. Si incazza come una biscia se il vicino ascolta la radio ad alto volume indipendentemente se trasmette Dino Sarti o il muezzin del Cairo. L'hobbit difende il proprio stile di vita, le proprie abitudini da violenze esterne che gli penetrano in casa. E' una libera scelta in un libero paese? Pare di no.Quelle che ieri erano prevaricazioni oggi si chiamano diversità, ho capito male oppure il lupo si è vestito da agnello?

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  2. La cattiva gestione di questa città e di questo paese (in toto) ha trasformato i pacifici hobbit in potenziali gremlin assassini : se bagnàti con l'acqua dopo la mezzanotte, e convengo che ricevere un gavettone a freddo mica fa piacere.
    I contrasti tra culture e stili di vita differenti sono fisiologici in una città linkata al contesto nazionale ed oltre (come Bologna), però andrebbero armonizzàti da un'amministrazione pubblica che dovrebbe gestire la città, anzichè limitarsi a fare politica attraverso i giornali (o la polizia).
    Quei disagi che citi tu (e tanti altri) innescano il comportamento "a riccio", ovvero hanno azzerato la capacità di sopportazione nel quadro istituzionale desolante della città e del paese intero.
    Perchè i politici dovrebbero fare scelte nette, e invece cercano sempre la via di mezzo e sempre per il loro tornaconto.
    E mica condanno la ricerca dell'agio, solo che mi pare stiamo vivendo un periodo di grande stanchezza, non solo economica.

    (nella pagina che ho linkato parlo di altre "diversità").

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  3. Il problema è molto più grave. In un paese con un parlamento che applaude i deliri del mafioso Clemente, dove la sinistra si prostra umile dinanzi al santo padre, dove la colpa non è mai di chi viola la norma ma del magistrato che complotta, del vigile urbano manovrato dall'alto ecc ecc. Siamo in paziente attesa di una marcia su Roma o di un ottobre rosso, scegli tu. Ritengo che il rispetto delle norme qualunque esse siano venga prima di ogni dialogo, a prescindere dall' omicidio, corruzione, divieto di sosta o disturbo della quiete pubblica. Uno splendido paese dove tutti hanno giustificazioni per tutti e.... l'hobbit è solo con se stesso, il suo giardino viene calpestato e nessuno interviene, non ci sono responsabili, che altro può fare se non chiudersi a riccio? ah, si un'altra cosa la può fare..... Sognare (e magari agire)cose del tipo quando c'era Lui ecc.. ecc.. Dialogiamo, giustifichiamo e intanto i colonnelli/gerarchi/commissari politici si avvicinano,
    quelli veri, mica Sergio Gaetano che spara cazzate e basta, come un cane alla catena bau, bau bau,

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  4. Anche per me il pericolo della deriva totalitaria è reale.

    Sergio Gaetano fa chiudere i centri sociali e persino i gazebo dei bar (in questi giorni stanno smontando quello di via Altabella, ch'era di bello stile ed armonioso col centro storico) perchè forse sono luoghi pericolosi di aggregazione.
    Adesso tavolini senza ombrellone (che già faceva schifo) e magari niente riscaldamento ... ci manca solo che nei menu mettano il cilicio della senatrice Binetti.

    E' nei regimi totalitari che si vietano gli incontri spontanei tra i cittadini.

    E' organico di un sistema di autorità che si passano il cerino delle responsabilità, ma intanto manganellano gli studenti in via Zamboni (ad esempio) ... siamo messi male.

    Poi l'Università (la FIAT di Bologna) perde il 30% di nuovi iscritti in un anno solo.
    Questo è stato mandato qua da noi per fare tabula rasa.

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