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Comics e cultura ufficiale




Rewindin' "Hulk e il Pianeta verde"

Redigere due blog m'è materialmente impossibile a causa dei progetti on-line in corso d'opera e alla cura che questo stesso necessita per essere sufficientemente valutato e letto.
Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno sostenuto e letto qualche volta "Hulk e il Pianeta verde", ed inizio la copia sull'Orlodelboccale dei pochi post che ho scritto ...

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In origine c'erano la Cosa e Hulk ...

(20 - 6)
In genere, io non amavo i super-eroi amerikani : li leggevo quando ero un cinno, poi li ho abbandonati per i cartoni animati giapponesi, che erano molto meglio disegnati (da "Atlas Ufo Robot" a "Lady Oscar", ho visto un po' di tutto).
Recentemente, sono tornato al consumo furente di manga e di anime su dvd con un intermittente rapporto di dipendenza (complici di questa mia patologia sono Mirko e Omar della Fumetteria D'Angiò appena dentro Porta Lame, maledetti).
Però ... mica mi sono perso la serie milleriana de "Il cavaliere oscuro", ed altre riletture "colte" degli uomini mascherati e/o geneticamente modificati ...
Però ... da quando Hollywood ha riscoperto i brand più popolari dei comics dandogli adeguate riproduzioni assistite dalla grafica digitale ...
Sono stato "fulminato" dal Darkman di Sam Raimi (nell'immagine) e da quel preciso momento ho riallacciato il rapporto con questi personaggi complessi e dai rapporti sociali estremamente complicati : la produzione fumettistica popolare Usa (tanto quanto quella nipponica) è sempre stata disprezzata dagli uomini di cultura italiani che ne hanno salvato solo la trasposizione sulle tele del pop-artist Roy Liechtenstein ... l'obsolescenza di questo paese nonchè il timoroso rapporto massa/cultura (col risultato evidente di un onanismo della "classe alta", l'incapacità di veicolare le idee attraverso forme di rappresentazione immediatamente fruibili dai cittadini della "classe bassa" che volutamente sono stati tenuti sui binari della fruizione televisiva) è genuinamente colpa loro, al 100%.
Le tv berlusconiane hanno avuto la strada spianata da quell'élite di creativi che - pure apprezzati nel mondo intero - hanno allontanato l'operaio e la casalinga dai prodotti culturali, che non erano pensati per le masse ma per una categoria esigua di cittadini che possedeva un'istruzione medio-alta. Così siamo rimasti a Tex - al massimo ci beviamo il modesto Dylan Dog - e allora per forza che abbiamo mitizzato il "Drive in" di Antonio Ricci e la televisione di genere ... (nulla contro - anzi - ma non c'hanno dato altro).
Il bestione verde che ho preso a simbolo di questo blog offre molteplici chiavi di lettura è non è "materia" stupida. Già sul caratteristico colore della pelle si può discutere : alieno o naturale ... quanto c'è di umano nell'incredibile Hulk bombato dalla chimica ?
(io ne ho conosciuti, e scommetto anche voi).
Cazzeggerò scarabocchiandoci sopra, e saranno bene accetti i contributi dei lettori ...

Link

"Darkman" (il film) = scheda in wikipedia

4 commenti:

  1. Dicono di Hulk che sia un tipo incazzoso, un rissoso, uno che non sa fare dialogo e che viene subito alle maniere forti...
    Tra poco ci saranno le elezioni in USA; chi glielo dice alla Marvel che avremo un nuovo supereroe per loro? Lo potremmo chiamare l'incredibile Bush...

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  2. L'"Incredibile Bush" ha fatto in 8 anni molti più danni di Hulk in 46 ...

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  3. Conieremo per lui la categoria dei "supererrori", altro che supereroe...
    Per noi sarà l'"abominevole Bush", subito vicino all'"ignobile Cofferati"...

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  4. M'hanno riferito che Kofferati s'incazza quando lo scrivono così, con la "K" ... figurati se si trovasse tra le mani un fumetto underground in cui un mostro dalla barba unta e gli occhi cinesi trangugia zingari, studenti universitari, prostitute, comuni lavoratori (è di tutti il diritto di bere una pinta fresca di birra dopo il lavoro, no ?) ... e sbraita a vanvera sulla legalità ...

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