Testata

Bo/Tallinn # 1




Diario

Sono molte le domande che gli amici mi pongono sulla mia ancòra breve esperienza di vita in trasferta, quassù nella Baltosfera.
Come si vive - quanto costa la vita - com'è la figa - meglio di Bologna oppure no - next question.
E io potrei rispondere con una listona della spesa, oppure - forse rende meglio - con un singolo aneddoto : scelgo quest'ultimo.

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Un giorno della mia seconda settimana tallinese, camminavo per la Vana Tallinn - la città vecchia, il centro storico che tutto intero è stato dichiarato dall'Unesco "patrimonio dell'umanità", in quanto borgo medioevale arrivato integro ai giorni nostri (cioè non devastato dai geometri e dai costruttori benedetti dal "mitico" sindaco Dozza, e nemmeno sporcato dai bolognesi) - non lontano dalla bellissima cattedrale ortodossa dalle cupole nere, intitolata al principe russo Alexander Nevskij ... (come dire che a Tallinn c'abbiamo i piccioni, ed anche i gabbiani).
Scendendo per una stradina ciottolata - qui l'asfalto è civilmente bandito - notavo, sull'altro lato e in senso longitudinale, due ragazzini biondi che parevano impegnati in una gara di forza : l'uno cercava di fare arretrare l'altro lungo la via.
Gara incerta : sudano - imprecano - prima pare avanzare nettamente uno e poi l'altro rimonta e lo respinge.
Un match avvincente.
Questa la mia prima impressione intorpidita : un gioco da ragazzi.
Poi però, incominciano a legnarsi di cazzotti, e il "gioco" diventa qualcosa di brutto ed anche potenzialmente pericoloso (la stradina è ghiacciata) finchè quello di sinistra spinge l'avversario contro un palo della segnaletica stradale.
BOOONG !
Si tirano qualcosa anche a voce, noto che parlano in lingua russa ... e quello di sinistra mi sembra una femmina. Riprendono a darsele di santa ragione.
Eh no, cazzo !
Questo non va bene, a Tallinn !
Grido col mio vocino da tenore : "HEY, STOP !", e di nuovo, una seconda volta e a volume più alto (tra l'altro, "ei" in estone significa "no") ... poi m'avvicino, appoggio l'inseparabile zaino a terra e i due, al sopraggiungere di un "adulto", immediatamente si fermano come pugili corretti cui l'arbitro ha appena intimato il "BREAK !" : le braccia lungo i fianchi ed il fiatone a rotta di collo.
Vedo che avranno sì e no sui 18 anni, e il "ragazzino" di destra è davvero una ragazza, che non smette di guardare l'altro con una tensione feroce.
E' invece il maschio, quello che c'ha il labbro spaccato (bisogna fare attenzione, con le donne nordiche) e mi guarda un po' imbarazzato e rimane senza parole, mentre l'altra non smette un attimo di fissarlo con cattiveria. All'improvviso prende e se ne va.
Il ragazzo mi ostenta il sangue che esce copioso dal labbro superiore (povero cucciolo) e mi chiede una sigaretta, io gli rispondo che non fumo.
Mi chiede educatamente scusa per "this problem", in lingua inglese. Insomma per tutto 'sto casino.
Io gli rispondo che per me non c'è problema, ma quando si rischia di farsi del male, bisogna assolutamente fermarsi e tornare a discutere con le parole. In maniera civile.
Lui annuisce e pare avere capito.
Ma due secondi dopo realizza che ha perso di vista la ragazza, afferra il suo zaino e corre giù per Pikk jalg ...
Ho continuato a seguire la situazione tenendomi ad una discreta distanza - una questione di coscienza - per assicurarmi che lui non ammazzasse lei o - più probabile - lei non ammazzasse lui ... poi lo "zio Bufalo" ha ripreso tranquillo il suo cazzeggio in giro per la città.
E ha pensato : "Ah, beata gioventù ... che bella cosa, l'Amore !".

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Torno qui, alla tastiera del notebook, e mi chiedo : se mi fosse capitata la stessa situazione nello sporco centro storico di Bologna, con protagonisti due ragazzi italiani e/o stranieri, avrei fatto il "fratello maggiore" e sarei intervenuto per separarli ?
Col cazzo, signori miei : avrei senz'altro ricevuto dal minimo di un avvertimento verbale - del tipo : "Vaffanculo ! Fatti i cazzi tuoi !" - al massimo di una coltellata.
Ora : domandatemi pure perchè preferisco stare a Tallinn ...

(nella foto : scorcio del centro storico di Tallinn, fotografato dal Bufalo, da una serie scattata nell'agosto '05. Cliccate sull'immagine per l'ingrandimento).

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Bufalo = Agosto '05 (galleria fotografica)

commenti sul BarBo

4 commenti:

  1. Bravo benvenuto a Tallinn. Tutto bello, tutto figo, tutte grandi gnocche. Poi se hai la costanza di starci qualche anno come me magari cambia idea sul "civilissimo" popolo estone..... bye bye.

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  2. Benvenuto sull'Orlodelboccale, a te.

    Aò ... scrivi qualcosa di più sulla tua esperienza, qui sono accettati i pareri anche di segno opposto a quello del curatore del blog.
    E, magari, inventati un nickname, se proprio non vuoi firmare con il tuo vero nome.

    ;-)

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  3. Dunque il principale problema in questo paese (Estonia) e´ il seguente: dopo anni di grigiore sovietico si e´ passati con estrema allegria e spensieratezza al classico pensiero neocon del capitalismo senza regole. La parola d´ordine durante il boom economico che ha marciato spedito (grazie a capitali stranieri e accesso al credito facile) fino a circa un anno fa era: diventa ricco dalla mattina alla sera senza far caso al come. Guardati un po´ intorno: cementificazione selvaggia ovunque di discutibile gusto (Old town e´ molto bella proprio perche´ non l´hanno toccata), decine e decine di auto di grossa cilindrata (comprate in leasing grazie a banche compiacenti). Persino i programmi Tv e i format televisivi di questo piccolo staterello provengono dritti dritti dagli USA (che hanno un modello economico di certo non applicabile all´Estonia). Tutto e´ imperniato sul consumismo e se le belle ragazze che vedi in giro non hanno la borsettina Gucci e il fancy mobile non sono in linea con gli standard che Tv e Media passano....Ma te li sei visti gli Hummer in giro?? Non hanno manco una autostrada e girano con gli Hummer. Ma per favore... Adesso la crisi magari fara´ capire anche a loro che non basta guadagnare 2 soldi, correre in banca e spendersi tutto in pu.....te. Ci vuole ben altro prima di essere "occidentali". Purtroppo e come sempre accade hanno preso il peggio della cultura occidentale spesso trascurando le loro belle tradizioni. E poi prova una volta ad uscire da Tallinn a vedere come se la passano nei paesetti come Vigala, Kunda ecc ecc. Tutti i soldi provenienti dalla UE si sono fermati a Tallinn che serviva e serve ad "incantare" l´investitore straniero. Purtroppo per misurare il grado di sviluppo di un Paese non basta la capitale. Fatti un giretto nei quartieri popolari di Kopli, Lasnamae o Mustamae poi vedrai anche il lato B della realta´ Estonia. Lo sai che i pensionati ricevono circa 250€ al mese?? Leggiti questo bel libro scritto da 2 stranieri in Estonia: www.hardlanding.ee oppure consulta ogni tanto gli articoli di questo sito qui: www.bbn.ee dove ti accorgerai delle belle magagne che hanno. Certo le precise responsabilita´ sono bene individuabili in una classe politica che non si e´ curata di pianificare a lungo termine e di una classe di "affaristi" locali che con arroganza e cinismo sono passati sopra tutto e tutti pur di diventare ricchi in fretta. Come se, per colmare il gap provocato da 50 anni di comunismo sovietico, bisognasse per forza aderire al famoso motto: nasci, consuma e crepa. Si insomma a mio modo di vedere potevano essere una realta´ diversa se invece di scegliere i cattivi esempi o i cattivi maestri sviluppavano il paese guardando un po´ piu´ da vicino. Vedi Svezia per esempio o Finlandia.
    Bye bye.

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  4. Grazie per l'esaustiva opinione e gli indirizzi (che avrò premura di andare a leggere).
    Che il consumismo e la fighetteria siano forti nella capitale, e che spesso le capitali sono un discorso a parte col resto della nazione, m'è chiaro.
    Che un'economia di mercato così giovane debba patire delle scosse (anche forti) di assestamento - e scusatemi l'immagine retorica, ch'è in sincronia con il dramma abruzzese - è fisiologico.

    'Sto Paese m'intriga ... ci sto vivendo, lo conosco un po' per giorno, viaggerò anche nelle piccole città.

    Stiamo in contatto.

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