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Spread






Io rimango dell'idea che gli astensionisti abbiano sbagliato, la borsa e lo spread lo dimostrano.

( tanti utenti )


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Depravazioni vere contro depravazioni presunte.
L'opinione qua sopra qua sopra, l'ho ritagliata da un commento ad un lucido pezzo di “Barbara Colvieux” Collevecchio, pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano on-line. Qui non l'ho accreditato, perchè ho letto la stessa idea in centinaia, migliaia di commenti durante gli ultimi 15 mesi, da quando cioè la Finanza internazionale ha dato il benservito a Silvio Berlusconi, dopo avere ammazzato il suo sodale Mu'ammar Gheddafi il 20 ottobre 2011 e distrutto un Paese benestante come la Libia.
( Vladimir Putin no ... è troppo grosso, non gliela possono fare ).
Scrivere dello SPREAD economico, in particolare l'ossessione della forbice tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi, mi dà la nausea.
Perchè è un'argomentazione onnipresente, subdola, e terroristica. Che ha danneggiato la testa della gente.

Lo spread e i giudizi delle agenzie di rating ( che sono società private ) che diventano i parametri-guida dell'agire e del pensiero politico.
Soprattutto da quando lo spread è diventato LO strumento per antonomasia, utile a scalzare dalla poltrona della Presidenza del Consiglio dei Ministri l'odiato Silvio Berlusconi, vero tarlo nella testa degli acuti piddini.
Cinque minuti prima, nessuno in questo Paese sapeva cos'era lo spread ... cinque minuti dopo, tutti esperti proni alla MILLANTATA centralità dello spread nelle loro vite.


E non s'accorgono che la strumentalizzazione della forbice è stata un cavallo di Troia per siringare al Paese le misure draconiane del Governo Monti, utili a stornare soldi pubblici agli italiani ( con un lungo giro tra Roma e Bruxelles, ed altre capitali europee ) per rimpinguare le casse delle Banche ( che sono di proprietà delle grandi famiglie industriali e dei grandi finanzieri ).
E che hanno prodotto ?
Record storico del debito pubblico ( a novembre 2012 ha toccato 2.020,668 miliardi di euro ) e record del rapporto debito pubblico - PIL ( 127,3% nel terzo trimestre del 2012, solo la Grecia è messa peggio dell'Italia ).
=
La cultura sottomessa ai nuovi dogmi, ai quali dovrebbe sottostare il nostro sistema sociale ?

Ma vaff* .................................................................

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E allora ... torno ai dizionari per ispezionare il significato di questa parola anglosassone. Quello della Treccani on-line riporta la stretta definizione in ambito economico, trasmessa nell'importazione del termine nella nostra lingua :



spread ‹sprèd› s. ingl. [propr. «diffusione, espansione», dal v. (to) spread «spargere», di origine germ.] (pl. spreads ‹sprèd∫›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio economico-finanziario:

1. Contratto di borsa a premio (v. premio, n. 2 c), analogo allo stellaggio, mediante il quale uno dei contraenti si riserva la facoltà, nel giorno della scadenza stabilito dal calendario di borsa, di acquistare o vendere i titoli o di abbandonare il premio.

2. Differenza tra i livelli di quotazione di un titolo o fra tassi di interesse, o anche differenza riferita ad altre grandezze economiche, come, per es., il divario tra costo e ricavato di un’operazione.

[ ... ]


Nella lingua nativa, l'inglese, il termine è duttile e gode di un ventaglio di significati e sfumature, condizionate dal contesto in cui si usa.
( le definizioni nel Sansoni Inglese, e in wordreference.com ).
Come quello pubblicitario, e lo trovate usato in questo post di Mashable ( 2009 ) sul servizio fotografico di Stephen Meisel realizzato per Vogue Italia, dall'impaginazione ispirata a TwitPics ( Twitter ) : “Sexy TwitPics Become Vogue Fashion Spread [PICS]”.





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