Testata

20130304





“Che niente cambi”

Un rogo ha distrutto la Città della Scienza di Bagnoli ( Napoli ), ch'era stata realizzata nell'area dell'ex-stabilimento Italsider ( un sunto on-line è “La storia dell'area industriale di Bagnoli” ) all'interno del progetto Bagnoli Futura, devastando completamente 4 padiglioni su 6, tra la sera di lunedì 4 marzo e la notte. Per spegnerlo, 5 squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per 13 ore consecutive. Colpito come uno dei punti cardinali, pare che il server su cui girava il sito-web della cittadella sia andato distrutto.
( il sito non è visitabile, in queste ore ).
Dalle prime indagini, pare che sia stato appiccato in più punti, ma anche senza quest'indizio sarebbe difficile immaginare una causa accidentale, proprio di lunedì ( quando la cittadella era chiusa al pubblico ) e proprio in questi giorni ...
In questi giorni.
Quando ( grazie all'affermazione del movimento 5 stelle ) argomenti come ristrutturazione dello Stato, valorizzazione dei giovani, energie rinnovabili e nuove tecnologie salgono alla ribalta, la Camorra scrive il suo commento. Fatti usati come parole, per tessere una narrazione filologica con lo specifico momento politico generato dalle elezioni 2013.
Senza usare facebook ...
Come nel 1990 distrusse la Torre A del centro direzionale ( nuovo di zecca ) in cui risiedeva il Palazzo di Giustizia napoletano : una simmetria ben precisa, una delle tante tra i due momenti di crisi acuta ( economica e politica, sociale ) del Belpaese, distanziati da 20 anni in cui non è cambiato niente.
Un atto plateale, materico, eppure tanto coerente e semplice da leggere, che quasi faccio fatica a credere plausibile, nel mare di chiacchiere, accuse, ingiurie e complotti post-elettorali.
E' un segnale chiaro, cos'altro potrebbe essere ?
Ovvero : niente deve cambiare, nella Repubblica Italiana ... sempre la Prima Repubblica, mica la Seconda tronfiamente millantata, ridicolo cambio di simboli elettorali e bandierine, e vaffanculo ai giornalisti trasformisti, a libro-paga del Gattopardo.

( oppure, ditemi voi che accidente potrebbe essere ).


Opere distrutte

Nel rogo, sono probabilmente andate distrutte alcune stampe di grafica digitale eseguita da Luca Oleastri aka Innovari, artista e tecnico della grafica computerizzata, editore e illustratore delle Edizioni Scudo, e cedute alla Città della Scienza.





18 - 04

Stefano Rambaldi mi dice :



non lo trovi un po troppo sottovalutato l'incendio di napoli?


Certo è che non se ne parla più sui quotidiani, se non per battere cassa a Bruxelles [ 9 ] ... ieri sono andato sul sito ufficiale [ 5 ], ch'è di nuovo attivo : visite organizzate [ 10 ], un calendario di eventi [ 11 ], numerose aree funzionanti [ 12 ] ...
una splendida ragazza bionda che pare una cubista della discoteca, e se la sta godendo alla grande in uno dei padiglioni aperti al pubblico ( vedi la testata che ho frizzato ).
UH.
Ma la Città della Scienza non era andata completamente distrutta ? O ( forse ) il rogo è stato sopravvalutato ?
A chi ha giovato, il clamore del botto ?

1

Un articolo di Luca Recano sul “the Huffington Post” italiano ( 17 - 04 ) spiega alcune delle manovre speculative in atto ( milioni di euro ), e gli interessi che vertono sull'area estesa di Bagnoli Futura [ 13 ] ( tali da giustificare un incendio doloso ) :



L'abbassamento del valore dei terreni è una conseguenza diretta dell'incendio di Città della Scienza, e dei sequestri: fenomeno che di per sè crea le condizioni per una gestione emergenziale della riqualificazione dell'area occidentale di Napoli, e costituisce la sponda per le manovre degli speculatori del mattone che dal porto canale di Nisida, alle cubature destinate all'edilizia nell'ex area industriale, ai lavori di bonifica, potrebbero interessare la zona già devastata da decenni di sfruttamento industriale e da vent'anni di clientelismo e di immobilismo.


2


E intanto, da un articolo insopportabilmente retorico de “La Stampa” on-line ( 09 - 04 ) apprendo che è passerella ( e pappatoia ) per le solite “grandi firme” [ 9 ] :



Dato concreto l’annuncio della costituzione di un comitato internazionale pro Città della Scienza, promosso dal premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, e a cui hanno già aderito l’architetto Renzo Piano, il direttore della Scala Claudio Abbado, il Premio Nobel David Gross, nonché i fisici del Cern, Fabiola Gianotti e Guido Tonelli.


( segue ).

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