Testata

La zampa




Obama Barack e Che Guevara, dal Business Insider [ 1 ].



1

Con Luca Oleastri aka Innovari [ 2 , 3 ] discutevo di questa ennesima manipolazione mediatica l'altro ieri, al telefono.

Poche settimane fa, il Presidente USA Obama Barack ha eseguito una storica visita a Cuba dal 20 al 22 marzo [ 4 ], e diversi quotidiani “italiani” hanno riportato una curiosa foto in prima pagina ( la quarta della sequenza qui sotto ) incorniciata da toni enfatici, elegiaci dell'evento.
Peccato che la scelta redazionale sia stata quanto mai infelice nel nesso tra contenuto e messaggio ( la “storica stretta di mano” ).
In verità, il Presidente cubano Raul Castro ha parato prontamente il gesto simbolico dell'imposizione del Potere ai vassalli/valvassini/valvassori dell'Impero Americano, tipico di questo e degli altri presidenti : la zampa sulla spalla; non è il pugilistico alzare il braccio del vincitore ( potrebbe essere stata equivocata in tale modo dal redattore che si è occupato della scelta ) ma è il netto rifiuto della rituale celebrazione iconografica della sottomissione al più forte : guardate com'è innaturalmente piegato il polso di Obama, che voleva afferrare e cingere l'altro.
Mi sembra che i siti mainstream “italiani” ( e la stessa ANSA ) abbiano censurato l'incidente [ 5 , 6 , 7 , 8 ... ]; ma chi si spinge ben oltre la decenza ed esegue il lavoro straordinario nell'ossequio al Grosso Fratello è il Post, che ribalta completamente la meccanica del fatto :


Finita la conferenza stampa, i due presidenti si sono incontrati in mezzo al palco per stringersi la mano. Castro ha provato ad alzare in aria il braccio di Obama in un segno di vittoria, ma Obama non ha lasciato che lo facesse e ne è uscito un nuovo momento di imbarazzo: Obama con il braccio a mezz’aria e Castro che cerca di spingerlo verso l’alto.
[ il Post ]


Giudicate voi :




Obama Barack e Raul Castro, nella sequenza dell'incidente.

{ per un'analisi del tradizionale gesto del Grosso Fratello USA, vedi il post dedicato, su Informare Per Resistere : [ 9 ] }.

2

E tuttavia, consideravamo che l'infelice scelta editoriale ( secondo la logica ) della fotografia di prima pagina non ha probabilmente scosso il cervellino del lettore medio, ormai del tutto disabituato a criticare ogni singola parte del tossico flusso informativo quotidiano, educato a bere di tutto, programmato dal sistema fino al particolare, tanto da non essere più capace di contraddire qualcosa e nemmeno di leggere le figure.

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5 commenti:

  1. Oramai i "fruitori di notizie" sono così addestrati e condizionati che non capiscono neppure quello che vedono e si affidano alle didascalie delle immagini. In questo caso un linguaggio corpreo tutto sommato ostile diventa nelle didascalie una stretta di mano amichevole, e molti preferiscono fidarsi della interpretazione ufficiale piuttosto che dei loro occhi. Ma la resposabilità è solo per metà dei "pastori mediatici" l'altra metà è nella volontà ferrea delle "pecore mediatiche" di rimanere tali, che preferiscono delegare le proprie percezioni alle interpretazioni di altri esclusivamente per pigrizia mentale.

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  2. Apprendo da Uomo che [ per l'UNICEF un bambino è povero se nella casa in cui vive non c'è un televisore a colori ].

    La televisione è stato il mass medium cruciale nel plagio dei cervelli e delle coscienze, nel ridurre gli Homo alla passività fisica e di pensiero ( vedi il mondo distopico di “Fahrenheit 451” ) : ha sfondato le teste, con la sua capacità di shock, capacità di riversare nelle case la Realtà esterna del mondo intero con allegata l'interpretazione data di volta in volta dall'“esperto” di turno.
    Il processo è stato portato avanti al punto che gli Homo, per decenni male educati a introitare non solo la notizia ma anche il commento alla stessa, nemmeno sanno più criticare le immagini ferme, statiche, bidimensionali : si affidano alla didascalia, alla voce del Padrone.

    { e le istituzioni globali si adeguano }.

    ===

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  3. La mancanza della tv come indice di poverta'e'esilarante!

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  4. La realtà non esiste, è solo una elaborazione ricostruita o meglio simulata dal cervello delle informazioni provenienti dai sensi. Basta dire che l'occhio è cieco al centro perchè è occupato dal nervo ottico ma non non vediamo un buco al centro dell'immagine come dovrebbe essere se vedessimo la realtà. Il cervello simula le immagini per occupare il buco.
    Basta ingannare il cervello per modificare e falsare l'elaborazione e oggi non c'è nulla di più semplice da fare.

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    1. ''La realtà non esiste'' è un'espressione eccessiva ( e tendenzialmente disimpegnativa ) siccome la Realtà non è composta dalla sola Realtà Virtuale ( e qui intendo la costruzione di un modello della Realtà Estesa oltre i nostri sensi, operazione eseguita in background da parte del cervello ) e nel nostro quotidiano esiste anche una quota di Realtà Materiale ( concreta, atomica ... ) con cui concretamente ci rapportiamo;
      esistono diversi livelli, da quello sensuale fino alla seduzione e programmazione della mente nell'ambito intellettuale ( vedi l'uso del medium televisivo per l'inquadramento delle masse );
      in quest'ambito, cade la discussione sulla ''zampata mancata'' di Obama Barack al presidente cubano.

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