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L'isteria omologativa


Titolò "Cicciottelle azzurre": licenziato Tassi, il direttore di Qs

Un titolo infelice sulla squadra di tiratrici aveva generato una tempesta di critiche e di commenti negativi.

Il titolo sulle arciere “cicciottelle" è costato caro a Giuseppe Tassi, direttore di Qs Quotidiano Sportivo: l’editore Riffeser Monti lo ha infatti sollevato dall'incarico in seguito alla violentissima tempesta di commenti sui social network e non solo.

La Gazzetta dello Sport


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Siamo all'isteria del “politicamente corretto” ( politically correct ) che schiuma fino alla censura e alla repressione in altra forma ( che sarebbe forbita, civile, squisitamente “occidentale” cioè gesto sublime della crema progressista dell'Occidente ... mica come quel dittatore brutale di Erdogan ) ma più subdola e dannosa, tanto che una firma storica del giornalismo sportivo bolognese non può scrivere “cicciottelle” in un titolo, riferendosi a tre ragazze un po' sovrappeso;

è partita subito la corrida nei social net, luoghi ( a-)sociali in cui è montata la rabbia delle utenti ( o, piuttosto, dovrei scrivere “utentESSE” oppure “utentE” ? Denunciatemi per avere scritto “utenti” in prima battuta, vi prego ! ) grasse, delle obese, e delle giovanned'arco sempre in prestito a una causa – qualsiasi, ma l'importante è fare baccano da pollaio, perdere tempo e sprecare energia – insomma delle femministe, per l'orrenda e inaccettabile offesa sessista che sarebbe stata diretta a tre sportive della nazionale italiana, “cicciottelle” appunto.

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Anche il giornalista colpito, piuttosto che rivolgersi agli organi di tutela del proprio mestiere e difendere la propria professionalità, ha preferito chiedere scusa :


«Sì, sulle cicciottelle ho sbagliato. Ma l’avrei detto anche a un maschio»

Giuseppe Tassi, direttore di «Qs», rimosso dall’incarico per il titolo sulle tre arciere azzurre: «Non c’era intenzione discriminatoria o sessista. Il termine aveva una connotazione affettiva. Ripulire il nostro linguaggio è un traguardo, ma senza ipocrisie»

[ Corriere della Sera ]


Non solo si difende dalle accuse di sessismo ( davvero era suo dovere ? ) ma, come leggete, egli stesso è perfettamente incluso nell'isteria iconoclasta della lingua italiana : “Ripulire il nostro linguaggio è un traguardo, ma senza ipocrisie”;
sottolineo ancóra : “Ripulire il nostro linguaggio”, pensate al significato delle parole;
isteria iconoclasta, perché tale è, cioè una amputazione della lingua cancellando i termini che sarebbero irriverenti siccome, cangianti, descrivono e danno forma alle diversità tra gli individui e i gruppi umani : non si può chiamare “nero” l'africano dell'Africa subsahariana, sennò lo si offende, e non si può chiamare “cicciottella” una ragazza un po' sovrappeso.


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D'altronde, da un paio di mesi negli USA è legge federale il divieto di chiamare “orientale” l'immigrato dai Paesi dell'Estremo Oriente e “ispanico” quello dai Paesi dell'America Latina [ 1 ] : l'omologazione coatta ( linguistica, quindi infetta il pensiero e l'azione dell'essere umano ) e la negazione delle diversità, per Legge.


Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato una legge che elimina dalla legislazione federale i «riferimenti offensivi delle minoranze», in particolare i termini «orientale», «negro» e «ispanico». Lo ha reso noto la ABC News.

La legge è destinata a rendere i testi più moderno e liberarli dal linguaggio politicamente scorretto degli anni ‘70, che si incontra nei documenti del ministero della Salute e dei Servizi Sociali americano.

«Non c'è posto per il concetto di ‘orientale' nella legislazione federale, finalmente questo termine arcaico e degradante scomparirà dalla storia», ha affermato uno degli autori del disegno di legge. Secondo la ABC, simili termini sono stati utilizzati per sottolineare che questi gruppi di persone rimanessero per sempre stranieri e mai in grado di diventare completamente americani.

«Le origini di questo e di altri termini sono radicati nell'epoca della colonizzazione europea, quando le parole ‘oriente' e ‘orientale' erano usate per descrivere l'Asia o la popolazione asiatica come inferiore, esotica e arretrata», ha spiegato il direttore del Centro di ricerca sull'immigrazione presso l'Università del Minnesota, Eric Lee.

Nel mese di febbraio il disegno di legge è stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti e il 10 maggio è stato votato all'unanimità dal Senato. Con la firma del Presidente l'atto acquisisce forza di legge.

[ Sputnik Italia ]


Faccio notare che ho omesso di citare anche il titolo del pezzo di Sputnik Italia [ 2 ] siccome semplificativo quindi fuorviante ( “USA: legge elimina la parola ‘negro’ dalla legislazione federale” ) perché la censura statunitense non colpisce solo la parola “negro” ( uguale nel gergo locale, vedi articolo della CNN : [ 3 ] ) ma tutte le altre definizioni;
e i Paesi valvassini e valvassori dell'Europa Occidentale si adeguano compìti, mansueti e scodinzolanti, e non da ieri ma attraverso un processo di pulizia linguistica iniziato decenni fa;

vedi la stessa parola  “negro” che nella penisola italiana non era  dispregiativa, “razzista”, fino agli anni '80 quando, per simmetria con la lingua del Grosso Fratello americano e cioè con il  nigger [ 4 ] dispregiativo, il Sistema mediatico e politico decise di stigmatizzarla come tale preferendo – imponendo – “di colore” ( da colored ) che è una definizione ridicola e assurda ( presentatemi un essere umano privo di qualsiasi colore, e io cambierò queste righe del mio post ) : le manipolazioni della lingua preparano il terreno e anticipano le azioni politiche su vasta scala, vedi l'immigrazione di massa in corso d'opera, e aggiungi pure le balle sullo “scappano dalla guerra e dalla fame ( che noi abbiamo creato )” e l'identità  – erronea ma imposta in mille titoli “sbagliati” – tra “migrante” e  “profugo”.

4

Altra considerazione che allego : i social net ( social network, reti sociali ) sono le piazze virtuali del tempo presente, e quindi è perfettamente coerente che i movimenti popolari si siano spostati dalle piazze materiali a quelle virtuali, e che il Popolo spinga le proprie richieste al Potere costituito ma in quest'ambito, e talvolta le veda esaudite ( come nel caso del licenziamento del giornalista sportivo );
una umanità virtuale che lotta per un'uguaglianza virtuale, non è una fantasia ma è già il Presente;
in altri termini, stiamo assistendo alla trasformazione in esecuzione dell'essere umano tecnologizzato da cittadino ad avatar.  

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4 commenti:

  1. Isteria non è di Sistema;
    Sistema è calma, tranqilla, Sistema coadiuva ( non è troppa difficila parola, kuesta ? ) isteria di massa !
    Ragazze infelice perché non magre e non belle, non sta bene che esiste bellezza !

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  2. Ah ... solo persone !
    Persona e persono !
    Io persono, tu persono, Uomo persono e Sara persona !
    Ho capito.

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  3. Più bella, monda cosà.

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  4. Avevo letto anch'io [ la faccenda di Capalbio ] ... spassosa !

    Per quanto riguarda l'omicidio del Queens, siccome l'assassino non ha rubato i soldi addosso al sottanone barbuto, dovrebbe trattarsi di omicidio con movente personale o di odio;
    chiaro che i musulmani di New York si lagnano : in democrazia, vince chi più fregna.

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