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Via Tuccella


Senzatetto, crescono giovani e bolognesi

Sono 67 i clochard “locali” censiti. Mengoli: «Errore sui voucher»

391 sono i residenti attuali della virtuale via Tuccella. Di questi, 360 sono registrati al civico numero uno [ ... ] 71 sono i residenti completamente sconosciuti in via Tuccella 1, venti al numero 2.

il Resto del Carlino – Bologna, 16 aprile 2017, pag. 8 – 9

Via Mariano Tuccella

La via inesistente che rende reali i diritti degli ultimi

Via Mariano Tuccella è una via di Bologna ma nessuno saprebbe dirti dov’è. È la via istituita dal Comune per consentire alle persone che vivono in strada di ottenere la residenza anagrafica, di potersi curare, avere documenti di identità, lavorare, ricevere una pensione [ ... ]. La notte del 30 settembre 2007 un nostro assistito, Mariano Tuccella, venne aggredito mentre dormiva in strada nel centro della città. Picchiato selvaggiamente da tre ragazzi, due dei quali minorenni, che volevano portargli via 5 euro, è morto dopo alcuni mesi di coma senza mai riprendere conoscenza. Dalla data della sua morte, su nostra proposta e grazie alla disponibilità del comune di Bologna, la via fittizia di Bologna è intitolata a lui. In questo modo abbiamo voluto rendere omaggio al suo ricordo e abbiamo voluto lanciare un messaggio. Ancora oggi ci sembra molto bello che le persone che vivono in strada possano prendere la residenza, e così rientrare in possesso dei propri diritti, grazie al nome di un loro vecchio compagno sfortunato.

Avvocato di strada


1

Aumentano i senzafissadimora autoctoni, nella “grassa e felice” 051, e la loro esistenza mesta è percepibile nelle strade e nei mezzi pubblici : percossi dalla Vita, taciturni e schivi perché accompagnati da una vergogna ignota – ad esempio – ai professionisti della commedia della Pietà che sono gli zingari ed altri scaltri.

E 91 sono i soggetti completamente sconosciuti a carico dei servizi sociali.

2

Le statistiche di qualche anno fa ( censimento del 2011 ) raccontavano questo :


[ ... ] In maggioranza sono uomini, con meno di 45 anni e, sorprendentemente, il 35% ha un diploma di scuola superiore ed oltre: ha una laurea il 9,3% degli stranieri e il 23% degli italiani, mentre il 6% degli immigrati dichiara di essere analfabeta.
Il 63,9% delle persone senza dimora, prima di essere in tale condizione, viveva nella propria casa, dato che si è consolidato negli ultimi anni a causa della crisi.

LE DONNE. Anche donne e per il 43,3% italiane. Tra le straniere prevalgono rumene, ucraine, bulgare e polacche, oltre un quarto ha oltre 55 anni e sempre il 25% dichiara di avere un lavoro in media per 14 giorni al mese, con un guadagno di circa 314 euro. Le donne vivono più spesso degli uomini con un coniuge o con i figli e quindi dormono in strutture di accoglienza nel 75,4% dei casi, dove spesso mangiano. L’11,4% dichiara di essersi trovata in situazione di risse o aggressioni negli ultimi 12 mesi.

LA DISOCCUPAZIONE. Disoccupazione e separazione dal coniuge sono le principali cause di emarginazione [ ... ].

BolognaToday

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