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Un laboratorio dell'istituto Kurchatov.


Kurchatov Institute

The Kurchatov Institute (Russian: Hациональный исследовательский центр "Курчатовский Институт" (since 2010) i.e. (Russia's) National Research Centre "Kurchatov Institute"; 1991-2010: Роcсийский научный центр "Курчатовский Институт" — Russian Scientific Centre "Kurchatov Institute") is Russia's leading research and development institution in the field of nuclear energy.

In the Soviet Union it was known as I. V. Kurchatov Institute of Atomic Energy (Russian: Институт Атомной Энергии им. И.В. Курчатова), abbreviated KIAE (Russian: КИАЭ). The Kurchatov Institute is located at 1 Kurchatov Square, Moscow. It is named after Igor Kurchatov.

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Wikipedia


All'istituto Kurchatovskij creata una "società" di robot, in grado di svolgere compiti

I professionisti del centro di ricerca nazionale di Kurchatov sono riusciti con l'aiuto di meccanismi simili a quelli naturali a creare una comunità sociale di robot, per risolvere i problemi che non erano in grado di risolvere i "parenti", ha detto il capo del laboratorio di robotica.

Egli ha parlato martedì in una conferenza stampa di Mia Rossia Sevodnja, dedicata a questioni di sviluppo e applicazione di sistemi di intelligenza artificiale in Russia. All'evento ha discusso dello sviluppo dell'istituto Kurchatov in questo campo.

L'essenza della ricerca condotta dall'istituto nel campo "sociale" della robotica, è trasferire su dispositivi tecnici modelli di comportamento sociale, esistenti in natura, per usare un "collettivo" di robot per ogni tipo di attività: ad esempio, la tutela, il monitoraggio, la pattuglia dei grandi territori.

"L'idea è semplice, avete un compito difficile, che è difficile da risolvere con l'aiuto di un robot. Si può cercare di risolvere questo problema con più robot. Questo è il cosiddetto gruppo o collettivo robotico. Ma insieme decidono male le attività, non si ottengono gli effetti previsti. E allora ci è venuto in mente: lasciamo che i robot provino ad organizzare la comunità sociale, la società di robot" ha detto Karpov.

"Lo stiamo sviluppando da un paio di anni, c'è progresso, e ora stiamo lavorando sui meccanismi di ruolo simili a quelli naturali, questi robot potrebbero organizzare quello che noi chiamiamo società. Lo scopriremo. Le attività private che hanno già scelto sono molto interessanti, anche se hanno deciso singolarmente", ha aggiunto lo scienziato.

Sputnik

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La società dei robot

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Una comunità di robot capace di auto-organizzarsi può essere utile nella prima fase di colonizzazione di mondi lontani, per sondare il territorio e costruire una base capace di ospitare i primi astronauti terrestri. La Federazione Russa e prima l'Unione Sovietica è all'avanguardia dell'esplorazione spaziale: il primo volo orbitale di Gagarin ... la prima esplorazione diretta di Venere ... la stazione orbitante Mir – Мир : in lingua russa, significa “mondo” che “pace” – esperienza fondamentale per la Stazione Spaziale Internazionale in funzione oggi ... eccetera.

Proiettando l'esperimento su più ampia scala, può essere visto come l'embrione di una civiltà in cui Homo non è più necessario. E nel mondo del lavoro sta avvenendo esattamente questo, come focalizzato nel mio precedente post “0” [ 1 ].
Dell'esperimento sociale dell'istituto moscovita, ne aveva scritto il magazine on-line ( in lingua russa ) Pro/Hi-Tech lo scorso giugno, in “В НИЦ «Курчатовский институт» роботы учатся работать в команде” [ 2 ] : più esattamente, si tratta di mini-androidi con differenti modelli comportamentali e carattere che devono lavorare insieme in una squadra guidata da un “leader”, e il capo della comunità viene scelto dai robot stessi. Il modello naturale di riferimento, è il formicaio.
Il magazine ( anche in lingua italiana ) Sputnik [ 3 ] ci riporta la dichiarazione ottimista di Karpov Valery Eduardovich, Capo del Dipartimento di Scienze Neurocognitive e Sistemi Intelligenti del centro di ricerca nazionale “Istituto Kurchatov” [ 4 ].
{ chi ha una buona conoscenza del russo e desidera curiosare negli esperimenti dell'istituto, può leggere la pubblicazione Systems of Control, Communication and Security n. 3, 2017 [ 5 ] }.

2

L'industria cinematografica ha spesso visualizzato la collaborazione robotica con toni cupi e minacciosi.




Hector sta per decapitare Benson, in “Saturn 3”. Dal sito Something Is Wrong On Saturn 3.


“Collaborazione tra robot” mi riporta alla mente la scena del film “Saturn 3” ( 1980, lo vidi al cinema ) dal soggetto di John Barry, con Kirk Douglas ( Adam ), Farrah Fawcett ( Alex ) e Harvey Keitel ( Benson ) [ 6 , 7 , 8 ... ] in cui i piccoli robot del laboratorio della base riassemblano il gigante antropomorfo Hector, dotato di un cervello superiore, capace di imprimere il pensiero umano del proprio creatore.




Un poster alternativo de “Il mondo dei robot”.


Ma anche la ribellione de “Il mondo dei robot” ( Westworld, 1973 ) scritto e diretto da Michael Crichton e interpretato da Yul Brinner ( il robot pistolero ) [ 9 , 10 ... ] : gli androidi di un parco divertimenti tematico, suddiviso secondo epoche storiche dall'Antica Roma al Far West, iniziano ad uccidere i turisti umani. La ribellione della macchina è un classico tema fantascientifico [ 11 ] e la traccia emotiva del film è proprio la paura delle creature automatiche che cresce nello spettatore :


Il mondo dei robot

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Influenza culturale

Nonostante il contenuto palesemente fantastico (non sono ancora stati realizzati androidi con le capacità ipotizzate nel film), il tono cupamente drammatico che aleggia fin dall'inizio sul film lo rende inquietante: vent'anni prima di Jurassic Park (dal romanzo dello stesso Crichton), lo spettatore è disturbato dal pensiero che una macchina creata dall'uomo possa prenderne il sopravvento, e non basta il - tutto sommato - finale positivo a rassicurarlo, perché il fatto che la ribellione sia accaduta una volta non esclude che possa ripetersi. Crichton rielabora il tema classico della ribellione delle macchine mettendola in relazione con la complessità dei sistemi informatici, introducendo numerosi elementi che saranno poi citati in opere successive dello stesso genere (fra tutte Terminator), come l'idea di macchine progettate da macchine, che suggerisce un processo evolutivo che può andare fuori controllo e rivoltarsi contro gli esseri umani. Anche esplicitamente citata in Terminator è la sequenza finale dell'inseguimento, con riprese in soggettiva dal punto di vista del robot e la distruzione progressiva del robot (in particolare del suo volto) che ne rivela le interiora meccaniche e la sostanziale alienità.

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Wikipedia


Fino a “Blade Runner” ( 1982 ) [ 12 ] in cui gli androidi – detti replicanti – sono organici e “Blade Runner 2049” ( 2017 ) [ 13 ] in cui essi organizzano una ribellione collettiva ... a “Matrix” ( 1999 ) [ 14 ] in cui le macchine stabulano e trattengono in stato onirico gli umani, in fattorie tecnologiche da cui traggono l'energia indispensabile per funzionare ( che è una metafora del sistema sociale persuasivo in cui viviamo ) ... eccetera.
La fantascienza ha anticipato le tematiche etiche del rapporto Homo – Machina che oggi meriterebbero ben altro risalto sui media. Il trasferimento di intelligenza da Homo a Machina nell'ambito lavorativo sta producendo conseguenze sociali sensibili e progressivamente gravi, e credo che l'unico rimedio utile sia la Conoscenza che conduce al Controllo delle macchine e della società umana.

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