Ricordando Giuseppe Casu



Qualcosa non funziona

Un tipico “caso italiano” : sembra la sceneggiatura di un film di quelli “di denuncia” che si facevano ormai molto tempo fa, eppure è la tragedia vera di un bancarellaio sardo.
Ed è nato l'ennesimo comitato per la verità e giustizia che assieme a tutti gli altri - dal pestaggio organizzato al G8 di Genova alla morte in cella di Aldo Bianzino - rende una polaroid rosso sangue - ancòra e sempre caldo e grumoso - sgranata ma veritiera di questo Stato stracciato da molto tempo insensibile ai problemi materiali dei propri cittadini, che non ha più nemmeno una minima idea di cosa sia la “normalità” di uscire di casa e guadagnarsi da vivere, figuriamo se è capace di gestire una persona particolare e testarda del tipo che era Giuseppe ...
C'è qualcosa che non funziona : scattano sentenze di morte in uno “stato di diritto” che non prevede la pena capitale come punizione dei reati.
Non c'è nulla da aggiungere al solito e ottimo lavoro di documentazione on-line svolto dal Russo sulla tragedia che ha colpito il signor Giuseppe Casu e i suoi familiari - se non un invito a fare circolare il link del suo post - e io vi mando là.

Links

il Russo = Ciao caro signor Giuseppe, noi non ti dimentichiamo

Comitato verità e giustizia per Giuseppe Casu


...

Repertorio in reti-invisibili.net

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4 commenti:

  1. Grande Bufalo, sempre dalla parte della controinformazione e della Verità, sei ogni giorno di più una piacevole conferma!

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  2. Mah ... la conoscenza deve essere partecipata dal numero più largo di cittadini, per arrivare - un giorno ideale e forse irraggiungibile, ma non per questo dobbiamo desistere dal lavorare per una sua approssimazione - a scrivere quella parola con la "v" minuscola e umile, al posto di una "Verità" calata dall'alto dei poteri forti e dei loro mainstream prezzolati.
    E su questo siamo d'accordo : io, te, Furio "Anarca" Detti e tanti altri.

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  3. Ciao
    leggendo i commenti sul blog del Russo sono arrivata qui e volevo ringraziarti per aver dato spazio alla vicenda di mio padre, una sola piccola precisazione mio padre non era noto Gigi errore giornalistico quello è il fratello in vita tutt'ora!
    Ma sul testardo hai preso in pieno!
    Ancora grazie ciao

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  4. @ Natascia : ho già corretto.
    E lodo la tua testardaggine nell'ottenere giustizia, anche quando le istituzioni - ? - avevano saldato il classico "muro di gomma" : stai dando il buon esempio, per tutti.
    Brava.

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