Jolaurlo al Tpo # 1




Poppy

La cattiveria di Rossella Pellegrino detta “Poppy” nell
a intro strumentale - ascoltabile nel myspace del gruppo con il titolo “Intro live Pollino festival” - che apre il concerto degli Jolaurlo al Tpo (è accaduto dopo la mezzanotte di sabato 18 ottobre) : brava sia con le 6 che con le 4 corde, toccherà a lei l'onere maggiore di sotituire il basso elettrico del neo-papà Bruno Desanctis ... assente giustificato.
E il gruppo pugliese-bolognese sceglie la strada meno facile per la sostituzione del bassista titolare : non un banale spartito riprodotto via-midi ma l'aggiunta di un tastierista e di un tecnico del mixer (Maurice Noah e Nico Carrieri), nuovi arrangiamenti di tutti i pezzi (ora il sound è più spostato verso l'elettronica) e nuove sorprendenti modulazioni del cantato melodico di Marzia Stano, che con la voce fa davvero quello che le pare.
Hanno così gratificato
con queste novità il sottoscritto ed in genere gli appassionati che li seguono da qualche tempo : ultima tappa - ma sarà vero ? - della tournèe “InMediataMente”, di questo live usciranno a gennaio un cd e un dvd.
Gli Jolaurlo sono stati preceduti dalla band delle Tette biscottate : cinque fulminate in stile burlesque che hanno intrattenuto con sboccata verve i 200 spettatori (mia stima) arrivati in via Casarini nella notte di sabato scorso ... la bassista è una strafiga !
(sembra la cuginetta di Paris Hilton).

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Jolaurlo = pagina in Myspace.com

4 commenti:

  1. Col permesso del padrone di casa, dico la mia sull'evento in oggetto, ringraziando lo stesso Bufalo per quanto ha fatto e sta facendo.



    Pensieri sparsi come biglie sul pavimento fronte palco, tra nostalgiche All Star ed anfibi da tempo di pace.
    Il tempo si rotola come un cane, nell'attesa di sentir scricchiolare le assi del palco: quello dietro all'irreale distesa di binari bolognesi; al Tpo di via Casarini.

    Birra numero uno: nel bicchiere; schiumina inconsistente da spinatura all'italiana; tre-due-uno --> giù nel gargarozzo.
    Quattro chiacchiere: "haivistochebellocale"..."anvedichebellimpianto"..."malosaichestasseraregistranoillaiv"...
    E poi...
    Birra numero due: nel bicchiere; stessa schiumina di prima; stesso tuffo nella cavità golosa.

    E poi inizia il concerto.

    Troppo facile parlare di bravura tecnica, di presenza scenica, di pubblico in saltellante divertimento; troppo facile lasciarsi sfuggire i dettagli, nella foga di ballare, cantare e/o cercare di non cedere all'alcoolica sbornia.
    Postazione fissa per il Bufalo, scattante foto da (Jola)urlo; postazione un po' più instabile la mia: tra il pubblico agitato.
    Sarà stata l'atmosfera delle luci, o la consapevolezza che quanto sarebbe accaduto diventerà un cd-dvd live, fattostà che quel che s'è visto è stato molto più di un concerto:
    gesti, movenze, occhiate, sentimenti tra la rabbia e la tristezza, frullati, sminuzzati, reimpastati, incollaticalpestatidigeritivomitati nei microfoni, giù giù attraverso i fili, fino agli amplificatori, alle casse, ai timpani, alla mente di chi come me ha visto dei ragazzi che davanti ad un pubblico entusiasta, hanno messo "nero su bianco" l'essenza delle proprie vite felicinciampateconfuseimpetuose, con l'energia di chi vuole una riscossa, con l'ardore di chi si lancia nell'estrema carica al nemico, come chi punta i piedi, sgrana gli occhi e dice al mondo: "Adesso basta!".

    Forse i più avranno visto solo un bel concerto, un nuovo estroso taglio di capelli, una bella serata con musica.
    Se così è stato, allora forse i più si sono persi gli Jolaurlo che cantavano sé stessi...


    IMALATIDIMENTE

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  2. Lavare via saltando e ballando ... un po' m'è mancato, il vivere il concerto sotto il palco, dall'altro lato sono stato felice di provare la nuova macchina.
    Come ti capita da un po' di tempo, sei ben ispirato, mio grosso amico parmigiano ... ovviamente, questo tuo commento diventerà il post # 5 ... (t'ho scattato una foto di spalle, a tradimento).

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  3. Ben felice di entrare nel blog come autore di un post; ne sono onorato.
    Saltare davanti al palco è stato bello come sempre, ma la vera differenza stava in quel che s'è visto: come confermato poi da Gianni, la band sta attraversando un momento particolare, di crescita; e s'è visto! Tra i vari concerti degli Jolaurlo che ho visto, questo è quello più "emotivo" di tutti: c'era un alone di rabbia/voglia di riscossa nel modo in cui hanno cantato, nel modo in cui si incrociavano gli sguardi; sul palco c'era un'intesa da "lunionefalaforza" ed un'energia coinvolgente e quasi spiazzante.
    Sono felice di esserci stato, e sono impaziente di vedere il live registrato (lo consumerò a forza di vedermelo!).

    Nell'attesa di leggere i successivi post, rimango seduto qui sull'orlo del boccale...
    Ciao!


    IMALATIDIMENTE

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  4. In effetti, anch'io c'ho un certo prurito ... e non vedo l'ora di avere tra le mani il live in video !

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