Giorno della memoria



Buchenwald = Gaza ?

C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole...

(Joyce Lussu)

L'amica Irene mi spedisce per posta questa poesia, nella giornata della memoria [ 1, 2 ] dello sterminio nazi-fascista degli ebrei.
Ma anche al bambino della foto (probabilmente) non cresceranno i piedi, ed ha perso le scarpe in quel "forno crematorio" a cielo aperto che è la striscia di Gaza : lo stato (sionista) d'Israele ha rotto il cazzo, e rende un pessimo servizio alla memoria degli innocenti trucidati più di 60 anni fa nei campi di concentramento.
Rosse sono le chiazze di sangue sulla maglietta, e rosse sono le strade della "striscia".
Bona lè : di questo passo, crescerà l'insofferenza bovina e acritica verso tutti gli ebrei di ogni stato della Terra, ma alle lobbies israeliane (vedi intrecci tra industria militare e casta politica) sembra non fregargliene nulla.
Comunque, in questa giornata il mio pensiero lo spendo per i palestinesi innocenti, che da 60 anni vivono la diaspora e lo sterminio.

da Wagner

L'amico informatico e materiale Wagner R99 mi spedisce via-mail un post dal suo blog :

"Questo gruppo è conosciuto per essere frequentato da gente che passa le serate a distruggersi e farsi fotografare per poi postare le immagini su Facebook.
Gruppo molto frequentato, 179mila membri e molta attività.
Ora, le ultime foto pubblicate sono molto diverse ... vengono sicuramente da quel Paese che in questi giorni è colpito da una pesante offensiva militare.
Hai capito quale ?
Attento, sono immagini forti."

Links

Gaza crisis = pagina in Oneworld.net

*30 Reasons Girls Should Call It A Night* = gruppo in Facebook.com

Nessun commento:

Posta un commento