Ec 6 | 12 / 12 / 2008




A.A.A. cercasi underground

Durante il mio soggiorno decembrino nella capitale tedesca, ho riallacciato i rapporti nella vita "materiale" con amici vecchi e nuovi.
Sapevo che Matteo Uggeri - componente dei Sparkle in Grey e solista (più numerose collaborazioni con musicisti italiani ed europei) - avrebbe performato il 6 dicembre all'Electronic Church, in Greifwalderstrasse n. 223.
Ci sono andato, ho ascoltato della cosiddetta "musica d'avanguardia" (inutile inerpicarsi sulla ripida parete di una definizione condivisa di questo "genere", non basterebbe un forum) spendendo pochi spiccioli ... e conosciuto en passant altri eterogenei musicofili : dall'agiata coppia francese di mezz'età che viaggia per puro piacere (ed ha parecchio tempo a disposizione) alla giornalista giapponese che si occupa di recensioni gastronomiche, dalla fumettista svedese di origini russo-tartare - Tinet Elmgren - a quattro giovani crucchi, sandroni e un bel po' bevuti ch'erano appena usciti dal mega-locale all-included "Knaak", che sta muro-a-muro.
Ci sta proprio di tutto, sotto le volte a sesto acuto della "chiesa elettronica" : l'"insolito" attira l'attenzione delle orecchie e dello sguardo.
Un locale che a Bulàggna non potrebbe esistere, perchè l'Ausl - si chiama così, adesso ? Lo chiedo, perchè potrei essermi perso nella pluridecennale storia di inutili e dispendiosi cambi di nome - ed i vigili urbani lo farebbero chiudere subito, con allegata multa al gestore : manca l'uscita di sicurezza, gli impianti non sono a norma, i vicini di casa si lamentano, etc. ...
Però vive.
Quando Shintaro Miyazaki - teorico dei media, filosofo, artista e curatore di suoni - è a Berlino, una sera alla settimana si anima di musiche sperimentali, flussi frastagliati di elettronica e strumenti del rock e classici reinterpretati, strumenti autoprodotti per la generazione di onde di rumore ... laptop di ultima generazione e tastierine di pianoforte del Commodore64, opportunamente reciclate e connesse a tower (anch'essi reciclati).
Nella mia foto : strumento musicale ideato e assemblato da Shintaro (una parte dei componenti è stata costruita ad Ivrea) sensibile al tatto e alla luce, come un essere vivente. L'ho usata per la copertina di un sito dedicato.

E a Bologna ?

Dove sono i piccoli locali che osano proporre "qualcosa di nuovo" e non-commerciale alla clientela ?
Che magari trascurano i dettagli dell'arredamento e il superfluo, ma rischiano e ci si può ascoltare qualcosa di originale ?
Ditemi dove sono le semplici cantine nelle quali la birra la si porta da casa, e il piatto principale è la musica dal vivo ... (con l'umarèll del condominio che rompe il cazzo per quegli "strani rumori" che vengono dal basso).
Purchè sia originale : di cover e di cover-band, personalmente mi sono rotto il cazzo.


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Rtt = Ec 6 | 12 / 12 / 2008

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