(non) di parte n. 2




Liberale

Sempre l'amico Davide mi leggeva questo editoriale del Corsera, a firma del direttore Ferruccio De Bortoli : non leggo abitualmente questo quotidiano, pertanto io non sono in grado di esprimere un giudizio sull'orientamento politico generale (se ne ha uno) e quindi la coerenza di queste parole estrapolate dal fascicolo, ma - come si dice - quoto tutto quello che il giornalista ha scritto nel pezzo.
In particolare, il passaggio :

"I lettori rischiano di essere inconsapevolmen­te arruolati in due trincee, dalle quali si danno vita a campagne stampa e raccol­te di firme.
Tutti liberi di far­lo, naturalmente. A volte con qualche ottima ragione.
Ma senza trattare poi coloro che non vi aderiscono come alleati di fatto del nemico o pavidi spettatori. Gli avveni­menti sono spesso manipo­­lati, piegati alla bisogna. Trionfa la logica dell’attacco personale, della delegittima­zione morale."

è descrittivo dell'atmosfera pesante che vige in tanti siti web politicamente sinistrorsi.
Io cancellerei pure quell'"inconsapevolmente", in quanto parecchi blogger e lettori di blog sono consciamente lucidi di costruire trincee : ma rintengo che internet debba essere sempre e comunque un luogo di approfondimento e di discussione.
Le battaglie dure vanno fatte nella vita materiale : è sbagliato intendere lo strumento informatico come utile alla propria causa solo se dominato, ad uso massificante ... che poi diventa uno sfogatoio catartico, negli effetti pratici è la riedizione moderna e digitale del "Piove ? Governo ladro !" (solo più prolissa).
Così si costruisce quotidianamente un nuovo totalitarismo e quasi ci siamo gà completamente dentro (a causa di un effettivo controllo della rete che esiste, e dei monopoli dei media) ma il problema non si risolve anteponendo al totalitarismo di un segno, quello del segno opposto.
E' - sempre e comunque - la via più breve per la schiavitù (prima intellettuale, e consequenzialmente morale).

Boomerang

Ragazzi ... l'insulto, il pubblico ludibrio dell'avversario non è utile a descrivere - analizzare - discutere i fatti e i problemi di questo Paese, ed il casino non è machiavellicamente produttivo : al contrario, credo che spinga una quota degli indecisi e/o centristi (
stomacati da tale atteggiamento) verso il centrodestra.
Convenivo con l'amico, che non abbiamo bisogno di un modello di controinformazione fatto a somiglianza de "il Giornale", "Libero" e di altra carta, solo apparentemente di segno politico speculare ma nella sostanza demagogica (come le pagine di politica interna de "la Repubblica" e il nuovo quotidiano di Travaglio) : è persuasione occulta tout-court, talvolta è circonvenzione d'incapace.
Quella della soddisfazione di una larga eco dei propri sentimenti è una vecchia trappola commerciale, da scaltro bottegaio che empatizza col cliente (pollo) e può forse soddisfare in un primo momento, ma non mette le radici e non dà frutti futuri.
Dobbiamo fare lo sforzo di smontare chirurgicamente i fatti e non strumentalizzarli ad uso politico : che anche per quell'atteggiamento bipartisan, è diventata una brutta parola.

Link

Un'informazione libera e corretta = editoriale di Ferruccio De Bortoli in Corriere.it

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