Haiti n. 01




No

La Bontà è un genere merceologico che si vende per via-mediatica : l'ennesima riprova è la “gara di solidarietà” per aiutare l'ennesimo Paese devastato da un cataclisma naturale.
Enti governativi e ong chiedono a grancassa soldi per gli aiuti di prima necessità. Oh : è bellissimo che nel mondo globalizzato si creda di aiutare chi abita a parecchie migliaia di chilometri da noi, mentre non conosciamo nè il nome, nè (grosssomodo) la vita dei nostri vicini di casa.
Stupendo.
In tanti anni di “emergenze planetarie”, io non ho MAI letto un tabulato dettagliato delle donazioni e di COME sono state utilizzate.
Un
semplice
fottuto
tabulato
in
formato
excel.

1

Non mi si risponda che la contabilità è troppo vasta (e il server non ha abbastanza GB)
e/o ch'è difficile stilare un consuntivo esatto delle spese data la caotica situazione dell'isola.
I quattrini (quantità finita) escono dalle tasche dei donatori.
Da qualche parte devono pure arrivare ... o fermarsi.

2

Per favore : se esistono questi dati on-line, linkateli nei commenti a questo post.

Sarebbe doveroso, verso coloro che hanno dato poco o tanto per lubrificare le aziende della solidarietà ... e invece. Anche in questo frangente è notevole la poca-o-nulla attitudine degli itaGliani ai crudi numeri ... alle quantità finite che di diritto dovrebbero conoscere e valutare.
Contano i sentimenti.
Oh.
(armati di tanta coglioneria ... è naturale che in 'sto Paese abbiamo questa classe politica e - soprattutto - quest'elettorato bipartisan).
Io non donerò un centesimo per Haiti.
E' un modo per lavarsi la coscienza sporca.
Per sentirsi più buoni.
Non ne ho bisogno, grazie.

Foto

L'Haiti di questi giorni disastrati è anche un posto dove scattare splendide foto in b/n (qui lo dico senza sarcasmo) : ho trovato alcuni lavori notevoli di Emiliano Larizza (fotografo nato a Roma e che vive a Santo Domingo) sul sito del “the Guardian”.

Big Pharma dona

Lo stesso ragionamento critico può essere applicato alle multinazionali della medicina - il problema è il metodo (e non la quantità di denaro) - che hanno annunciato l'intenzione di devolvere 20 milioni di Usd in medicinali e cash.
Ne ha scritto l'amico Simon in “Life Marketing”.

...

(post in costruzione).

Links

Pagina riassuntiva della tragedia (in Guardian.co.uk)

Foto di Emiliano Larizza (in Guardian.co.uk)

11 commenti:

  1. Alzi la mano chi ha mai pensato di donare dei soldi per Haiti prima del terremoto...
    Eppure è da un bel pezzo che gli haitiani stanno nella merda fino al collo...

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  2. Le multinazionali hanno donato venti milioni di dollari in farmaci e cash.
    Bene. Davvero.
    Peccato pero' che sia lo 0,4% di quanto QUOTIDIANAMENTE guadagnao con la vendita dei farmaci....

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  3. ...ergo non vengano a sfracellarci i coglioni con presunti sensi di colpa che dovremmo avere, perché gli stronzi, qui, non siamo noi...

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  4. @ Simon : il punto NON è "le multinazionali hanno donato venti milioni di dollari in farmaci e cash".

    Il punto è : che fine hanno fatto quei soldi ?
    Attraverso quali "condotti" e con quali "rubinetti" l'"acqua" è girata ?
    Ci potete presentare un tabulato da ragioniere ?
    Grazie.

    (questo, è il punto).

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  5. E poi dico :

    1) SE uno è in empatia con uno di questi Paesi, faccia le valigie e vada ad aiutare con le braccine.
    Oppure, aspetti che tirino su quattro case e poi vada a fare una vacanza sociale, a interessarsi della realtà locale con un'ottica (forse) diversa da quella usata nei primi viaggi.
    Offerte last-minute e low-cost non mancano di certo, per i Paesi Caraibici.

    2) SE uno c'ha amici in loco, ne approfitti per farsi raccontare come funzionano gli aiuti "dal vero", e - magari - metta il materiale nel web.
    Poi, se li vuole aiutare economicamente, appena saranno ristabiliti i minimi servizi, invii a loro denaro DIRETTAMENTE, usando Western Union o uno degli altri servizi bancari internazionali.

    Tutta la patetica enfasi (ingigantita dalle immagini mediatiche di poveri bimbi) ... tutto il passamano di denaro che s'agita ... a me :

    disgusta.

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  6. Ragionando (nemmeno tanto), risulta chiaro quale sia il fattore che determina ricchezza o povertà di un Paese (ma anche di un singolo individuo): la comunicazione. Sì, il potere che quel Paese (o individuo) ha di fare buona informazione di sé.
    Haiti non ha nulla da invidiare ai confinanti Stati ricchi di turismo che porta valige di soldi, eppure vivono nella miseria più totale da anni, e senza che il resto del mondo lo sappia.

    Io sono onesto e lo dico: il disastro di Haiti, per me, è solo un'altra notizia al telegiornale, un altro atto di sciacallaggio mediatico che punta ai sensi di colpa di persone convinte di provare dispiacere per un popolo sepolto sotto macerie di case traballanti crollate al peso di decenni di povertà ignorata.
    Io non mi sento in colpa se non spendo due euro per un sms che la giornalista di turno dichiara essere destinato agli aiuti umanitari.
    Bufalo ha ragione da vendere: dove-cazzo-finiscono-quei-soldi?!?
    Io non metterei due euro nel grande salvadanaio dell'esercito che li spenderà (forse) per fare una crociera pubblicitaria con l'ultima portaerei sfornata dai cantieri, che tra l'altro ci metterà dieci giorni (dieci!!!) per arrivare a destinazione; dopo dieci giorni non servono aiuti umanitari, ma ruspe per ammucchiare i cadaveri di persone che dieci giorni prima aspettavano gli aiuti col cemento in bocca e gli occhi al buio.

    Se vogliono i miei sensi di colpa, prima devono dimostrarmi che ho motivo di provarne, numeri alla mano.

    ps: Bufalo sindaco di Bologna!

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  7. Condivido in pieno tutto quello che dite.
    Mi piace questo blog e la discussione che si e' creata, finalmente priva di pietismi politically correct.
    Io non daro' neanche una lira.
    Non per tirchieria o perche' non mi interessa...ma proprio perche' non so dove andranno a finire.

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  8. ...peccato solo che siamo in quattro e sosteniamo le stesse idee; ci facciamo le seghe a vicenda, ma godono altri (non so se mi spiego).
    Comunque riconcordo sul fatto che il Bufalo c'ha un blog bello, soprattutto quando ci regala delle tope da urlo (oh, qualcuno lo deve pure abbassare il tono della discussione, che sennò diventa troppo seria, e pare un blog vero).

    riSaluti

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  9. Siamo d' accordo anche su questo.
    Per non parlare della bella "partnership" tra questo blog e quello de "La Lupa"!

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  10. Concordo solo in parte nonostante sia ancora qui a domandarmi dove cazzo sono finite le 50 mila lire che donai nel 1999 per la Missione Arcobaleno... una mezza idea però ce l'ho

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