Los Angeles FP
« Io ne ho ... viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione ...
e ho visto i raggi B, balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come ... lacrime ... nella pioggia.
È tempo ... di morire. »
[ 1, 2 ]
La morte del replicante Roy Batty (Rutger Hauer) è la scena-madre drammatica, che sigilla “Blade runner” (1982) come uno dei capolavori del cinema e della fantascienza distopica (nulla a che vedere con la fiaba di “Guerre Stellari” : il mito di Re Artù rivisitato).
Ancòra splendido dopo 30 anni, anche se ai nostri occhi insaziabili inizia a mostrare i segni del tempo.
Segnalo infine una sapida analisi della trasposizione dal testo letterario alla sceneggiatura del film.
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Le vicissitudini del testo - Da “Do Androids Dream of Electric Sheep ?” fino a “Blade Runner” = analisi di Domenico Gallo
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Le vicissitudini del testo - Da “Do Androids Dream of Electric Sheep ?” fino a “Blade Runner” = analisi di Domenico Gallo
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