XI
Tra poche ore inizierà il “Pinball Frunz” : (quasi) annuale happening organizzato dall'associazione Tilt [ 1 ] di Federico Croci aka “Pinball Wizard”, questa volta le tende sono state piazzate poco oltre il castello di Serravalle.
Uno dei pezzi più importanti della serata, sarà il cabinet (a forma di tavolo) del videogioco “Asteroids” (1979) [ 2 , 3 ] : chi è nato nel 1970 o dintorni, ha senz'altro giocato a questa pietra miliare nel bar sotto-casa ... quando nei bar c'erano flipper e videogames !
Altrochè i videopoker che impoveriscono i già pezzenti con briciole d'illusione ... del solito guadagno facile.
Ci vuole una discreta abilità a portare avanti la piccola astronave attraverso i muri del gioco, sgretolando gli asteroidi poligonali rappresentati sullo schermo vettoriale { altra peculiarità dell'hardware originale [ 4 ] } in frammenti sempre più piccoli (come polistirolo) e colpendo gli ufo nemici che ti sparano addosso ...
Gli effetti sonori erano devastanti e lasciavano di stucco per volume e definizione : all'interno di una sala con pià macchine, state tranquilli che il prodotto dell'Atari si distingueva. Aveva un'aspetto decisamente più professionale di “Space Invaders” della Taito (1978) [ 5 ] e per me che nemmeno avevo 10 anni, era difficile da giocare ... proprio per questo, esercitava un'attrazione notevole e mi ci accanivo sbattendoci la testa.
Era difficile se non si sfruttava il bug di una posizione ai margini dell'area di gioco, nella quale il caccia non era colpibile dagli elementi ostili : ma questo era considerato un atteggiamento antisportivo e disonorevole tra i giocatori seri.
{ ho già scritto di una buona versione gratuita [ 6 ] : programmata in flash e giocabile su internet }.
Link
Pinball Frunz XI = pagina in facebook.com
Tra poche ore inizierà il “Pinball Frunz” : (quasi) annuale happening organizzato dall'associazione Tilt [ 1 ] di Federico Croci aka “Pinball Wizard”, questa volta le tende sono state piazzate poco oltre il castello di Serravalle.
Uno dei pezzi più importanti della serata, sarà il cabinet (a forma di tavolo) del videogioco “Asteroids” (1979) [ 2 , 3 ] : chi è nato nel 1970 o dintorni, ha senz'altro giocato a questa pietra miliare nel bar sotto-casa ... quando nei bar c'erano flipper e videogames !
Altrochè i videopoker che impoveriscono i già pezzenti con briciole d'illusione ... del solito guadagno facile.
Ci vuole una discreta abilità a portare avanti la piccola astronave attraverso i muri del gioco, sgretolando gli asteroidi poligonali rappresentati sullo schermo vettoriale { altra peculiarità dell'hardware originale [ 4 ] } in frammenti sempre più piccoli (come polistirolo) e colpendo gli ufo nemici che ti sparano addosso ...
Gli effetti sonori erano devastanti e lasciavano di stucco per volume e definizione : all'interno di una sala con pià macchine, state tranquilli che il prodotto dell'Atari si distingueva. Aveva un'aspetto decisamente più professionale di “Space Invaders” della Taito (1978) [ 5 ] e per me che nemmeno avevo 10 anni, era difficile da giocare ... proprio per questo, esercitava un'attrazione notevole e mi ci accanivo sbattendoci la testa.
Era difficile se non si sfruttava il bug di una posizione ai margini dell'area di gioco, nella quale il caccia non era colpibile dagli elementi ostili : ma questo era considerato un atteggiamento antisportivo e disonorevole tra i giocatori seri.
{ ho già scritto di una buona versione gratuita [ 6 ] : programmata in flash e giocabile su internet }.
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