Addio Jack





E' morto Jack Tramiel !? ... chi ? ... quello della Commodore ...
forse anche dell'Atari ?


Uno dei pionieri

Qualche giorno fa, l'unità a carbonio Idek Tramielski ( Łódź, 13 dicembre 1928 – Monte Sereno, California, 8 aprile 2012 ) ha subito un cambiamento di stato.
Con il nome americanizzato di Jack Tramiel, è stato uno dei capitani coraggiosi dell'industria informatica e videoludica nordamericana e anglosassone ( i due Steve, Jobs e Wozniak, Clive Sinclair e Alan Michael Sugar, tra gli altri ) che, dalla metà degli anni '70 ai primi anni '90, riempì le case del mondo Occidentale di console e home computer a 8 e 16 bit ...
fino al dominio delle macchine “IBM compatibili” ( una volta i pc venivano chiamati così, perchè ogni neonato con il marchio della International Business Machines dettava gli standard della nuova generazione di computer per la casa e il lavoro ) farcite di schede e componentistica giapponese, sudcoreana e taiwanese.
La sola Apple, tra le case “artigianali”, riuscì a sopravvivere ( grazie al design dei prodotti e a qualche idea brillante dell'abile venditore Jobs ).
Commodore, Atari, Sinclair Research, Amstrad, Acorn, la divisione computer di Texas Instruments ( e altre ) fallite e/o dirottate su altri generi di prodotti elettronici, addio alla biodiversità hardware, assassinata dal binomio Apple - Pc.

Classico del sogno americano

Il giovane Idek nacque nella grande città industriale, la seconda della Polonia, in una famiglia ebrea.
Durante la Seconda Guerra mondiale conobbe il Ghetto e il lavoro nel campo di concentramento di Auschwitz, si salvò ed emigrò negli Stati Uniti ... dove, con i soldi risparmiati lavorando come tassista, aprì dapprima un negozio nel Bronx specializzato nella riparazione delle macchine d'ufficio - il “Commodore Portable Typewriter Company” - poi iniziò a importare e distribuire le calcolatrici italiane Everest ... quindi si trasferì in Canada per continuare l'attività d'importatore, con le macchine da scrivere cecoslovacche robuste e a basso costo ( il commercio diretto dai Paesi del Patto di Varsavia era proibito negli Usa ) ... e a Toronto, nel 1955, fondò la società Commodore Business Machines.

...

( nel 1961 Clive Sinclair fonda la Sinclair Radionics, e nel 1968 Alan Michael Sugar fonda l'Amstrad ).

...

Dopo le macchine calcolatrici, compra la MOS Technologies nel 1975 e dà corda all'ing. Chuck Peddle, già capo-progettista del microprocessore MOS 6501 e 6502, nella realizzazione della linea PET CBM.
Sposta la sede legale della società alle Isole Bahamas nel 1976, un paradiso fiscale sede di società off-shore.
PET, Vic 20, Commodore 64, quest'ultimo è stato il computer più venduto della Storia ( 17 milioni di pezzi, senza contare i modelli successivi e compatibili ) : chi non ricorda, negli anni '80, l'antagonismo tra gli 8 bit Sinclair ZX Spectrum ( britannico ) e C64 ( americano ) ?









We need to build computers for the masses, not the classes.

Dobbiamo costruire computer per le masse, non per le classi.

[ Jack Tramiel ]



Ancòra in Guerra

Quindi la svolta che permette alla casa di vivere un altro decennio ruggente : l'Amiga 1000 ... che vince la battaglia ( e la Guerra ) con l'avversario diretto Sinclair QL ed apre una dinastia fortunata di pc domestici a 16 bit.
Ma Jack non è più il Commodoro della casa che aveva fondato : dopo una politica aggressiva condotta sui prezzi ribassati, che ha permesso l'informatizzazione di massa e mandato in crisi gli avversari del settore degli home computer, pure la stessa CBM da lui fondata se la passa male, e riceve il benservito dai soci.Viene estromesso, ed acquista un'Atari in fallimento, schiantata dal declino delle console ( che allora pareva irreversibile e tombale ) : le nuove macchine domestiche dispongono di librerie di videogiochi più economici delle cartucce ROM ( i programmi vengono registrati su musicassette e sono quindi facilmente duplicabili dai ragazzi ) e sono di tipo general purpose ovvero duttili ad eseguire diverse mansioni, dalla contabilità agli educational per tutte le età.
Scorporato il comparto vg, Jack acquista il ramo-computer e cerca di comprare la società Amiga che sta sviluppando il progetto Lorraine ( una macchina basata su hardware moderno e un sistema operativo mutuato dallo Xerox Alto, finestre - puntatore - mouse a noi familiari ), ma la sua offerta risulta di molto inferiore a quella della CBM, che mette a punto e produce su larga scala l'Amiga 1000 nel 1985 ( pietra miliare dei 16-bit ) : attira l'attenzione dei consumatori ed è un discreto successo, bissato e maggiorato dal successore 500 che sfonda alla grande.
Il polacco-americano ha proposto centesimi per azione, perchè nei laboratori Atari i tecnici stanno già lavorando ad una macchina di nuova generazione, e la risposta è l'Atari 520ST ( 1985 ) : più economico del competitore e meno potente nella grafica, ma già provvisto di interfaccia MIDI nella prima versione e presto di un'ottima libreria software per la gestione a video di dispositivi musicali esterni, diventa la macchina preferita dai musicisti nella programmazione dei dispositivi elettronici ( tastiere, campionatori, etc. ).
In questo momento, il Macintosh 512K della Apple ( società fondata nel 1976 a Cupertino in California, da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, che armeggiavano in garage ) è lontano anni luce per prezzo e diffusione nel mercato domestico : inferiore nelle prestazioni grafiche - lavora esclusivamente in bianco-e-nero - e complessive, un sistema chiuso alle espansioni software e hardware di parti terze ( EH ... un vizietto antico ), troppo costoso per il budget dell'hobbista-medio, pare davvero non essere un competitore diretto, il terzo incomodo ... e per giunta si trova in rotta di collisione con i Pc, che si stanno affermando come macchine da lavoro ...
( ma il marketing e un po' di design batteranno tutto il resto, come sapete ).







Buone idee in cantiere, che rimangono buone idee in cantiere

La famiglia ST cresce e vive fino al 1993, annoverando portatili, ed ottime macchine della categoria business come il TT 030 ( 1990 ) : basato su 68030, disponibile anche in versione workstation UNIX, può fare girare i programmi del Macintosh grazie ad un emulatore, più velocemente dell'originale !
Per il settore domestico, la punta è il compatto Falcon 030 ( 1992 ) su cui gira il multi-TOS ( sistema operativo multi-tasking ).
Il successore non viene mai prodotto in serie, e nonostante abbia una struttura innovativa, rimane allo stato di prototipo ... BEH ... vedete il Falcon 030 Microbox : assomiglia incredibilmente alla Playstation 2, e si dice che la Sony abbia comprato il design al polacco. A questo, seguirà un altro prototipo provvisto di lettore CD-ROM e floppy-disk, lo 040.
Quindi il ritorno alle console con il Jaguar ( 1993, solo 150.000 pezzi venduti ) e il game over definitivo.

( finale amaro )

Jack Tramiel ha vissuto gli ultimi anni di vita ritirato nella sua villa a Monte Sereno nella Contea di Santa Clara, in California.
E' stato un innovatore, ma anche un pescecane nel mercato alla cui creazione aveva lavorato e contribuito, ed è stato uno dei protagonisti della virale informatizzazione di massa degli anni '80, con i Vic 20 e Commodore 64.
Ha cavalcato le onde di quel mercato, è stato spietato con gli avversari, ne è stato vittima, si è rialzato e infine è “caduto in piedi” ( come si suol dire ).
Che cosa è rimasto di quel periodo mitico ?
Che cosa ha lasciato l'epopea dell'informatica domestica, dalla metà degli anni '70 alla metà dei '90 ?
L'utopia era quella di un'umanità che gestisse le macchine - e quindi il Sistema - e sapesse programmarle a propria utilità e piacimento, fino a insegnare loro il buon senso ( vedi “WarGames”, film del 1983 ). La fantascienza s'intrecciava con la pratica realtà quotidiana, il Futuro sembrava essere il Presente ... essere teenager in quegli anni era molto eccitante, sì.
Qual'è stata, invece, la conclusione ?
Abbiamo avuto un paio di generazioni di utenti finali, incapaci di mettere mano al software e all'hardware, così come ai più rozzi elettrodomestici di casa. I social network succhiano e stockano miliardi di informazioni private, mentre la domotica domestica sempre più interconnessa registra le nostre intime abitudini di vita, 24 ore su 24 ...
Parecchi utenti, a partire dagli anni '90, sono tornati alle console di gioco Sony - Microsoft - Nintendo.
Oggi i dispositivi mobili con touchscreen e piccole app colorate e giocose dilagano, e minano la sopravvivenza dei personal computer.

Quindi ?

Forse, la Rivoluzione informatica è arrivata troppo presto, e non è stata compresa a fondo dai consumatori ... forse, gente come Jack ha avuto torto.
O, semplicemente, è stato un commerciante dall'affilato fiuto per gli affari. E il Popolo è sempre lo stesso : ama farsi ingannare, dategli un altro videogioco semplice con un'altra birra ...

e via ...

comincia un'altra partita a Qualcosaville ...

Links

Commodore founder, tech pioneer Jack Tramiel dies at 83 = post in techspot.com

Bookmark and Share

Nessun commento:

Posta un commento