Contingenza 45




Oggi è il 25 aprile

Una chilometrica striscia di Marco Dambrosio in arte Makkox [ 1 , 2 ] contro la “rimozione” storica della Resistenza, della funzionale partecipazione dei partigiani comunisti alla cosiddetta Liberazione che oggi, 25 aprile, si festeggia nel Belpaese.
( festeggiano gli altri, io no, e lo spiegherò strada facendo ).
OH.
Sembrerà la sera delle elezioni, un minuto dopo la chiusura delle urne ... quando ... avranno vinto tutti.
E così, ogni anno, la Liberazione se la festeggiano tutti, a modo proprio : berlusconiani, leghisti, finiani, prodiani, verdi, comunisti italiani, e chi più ne ha, più ne metta ... dimmi 1 partito, 1 politico - uno - che oggi non sprecherà parole ...
E per forza : dopo hanno cominciato a magnare, in allegra compagnia ... ( sono contento pure io, d'essere nato dopo e in questa democrazia parecchio imperfetta, ci mancherebbe ).
Una conversazione con un repubblichino, espressa su quella che mi ricorda una tovaglietta da Osteria ( ma di così lunghe dubito ne esistano, stavolta il disegnatore ha - forse - stabilito il record personale ), lucida e schietta come al solito.
Nell'ultimo passaggio, dice il fascistello, a monito dei tempi a venire :

- «UHM ... grazie ... ma dimmi : tu sei allergico al ricino ?»
- «?!»
- «No, così, hai visto mai in futuro, dopodomani ...»

Com'è suo stile, il bravo autore libertario non si perde nella trita retorica che già conosciamo, stà sul pezzo ma per guardare oltre la vinaiola retorica cattocomunista che oggi allagherà le Piazze ed attuerà l'ennesimo lavaggio del cervello alla massa, e mette in guardia dalle voglie autoritarie che ancòra pulsano sotto la pelle degli uomini di Potere ( indifferentemente dal millantato colore politico ) ...
E' chiaro che l'omino con il manganello è un'allegoria, e non un target politico compiutamente configurato : dove sarebbero, oggi, i fascisti italiani pronti all'azione, per ristabilire uno Stato autoritario e sottomettere i contrari, gli ignavi, e gli altri ( in una parola, i diversi ) ?
Io non vedo nemmeno il 10% dei cittadini.
E un fascismo paneuropeo “alla vecchia”, è pura fantascienza distopica.
Il controllo delle masse si fa con i network sociali e ( ancòra ) la televisione, non c'è bisogno di usare i muscoli. In risposta, sull'altro lato del fronte, bisogna anzitutto fare funzionare la testa.
Le paure per il futuro sono spicciole, cioè meramente economiche, una spaccatura europea tra centro-nord da una parte, Est - Balcani - Mediterraneo dall'altra, dalla quale non credo possa risorgere una mentalità nazionalista in Italia, le cui radici non hanno attecchito profondamente, nemmeno dopo un ventennio in mano al famigerato Benito Mussolini.

Piuttosto : riflettiamo su cosa si festeggia ( o si dovrebbe festeggiare, faccio parte di coloro che si asterranno ) quest'oggi ... la Vittoria ?
no.
Questo Paese s'è arreso l'8 settembre 1943 ... Usa, Gran Bretagna, Francia ( discutibile ) e Russia ( allora pilastro dell'Unione Sovietica, ed ancòra centrale nel sistema economico ch'è subentrato al Comecon ) possono brindare, e lo faranno in date diverse.
Il 25 aprile 1945 è la data ufficiale della fine del massacro sul territorio italiano ( che ebbe ulteriori strascichi vendicativi, nonostante il “cessate il fuoco” ) all'interno di un evento di dimensione globale, la Seconda Guerra Mondiale, che ha macellato fazioni ed etnie, parecchie decine di milioni di esseri umani.
Ho sempre trovato ripugnante, l'esultanza dei vivi in faccia ai morti.
Dovrebbe essere una giornata di riflessione, una giornata di rispettoso Silenzio.
E invece, ancòra una volta, i popolani faranno a pezzi i corpi delle vittime, reclamando un trancio per sè, per le proprie colorate ragioni politiche, rivendicando la maggiore Ragione sugli altri.
Chi brinda ha la coscienza sporca e cerca la sublimazione alcolica, oppure fa casino semplicemente perchè è un giorno senza lavoro nè scuola, e nemmeno sa il motivo storico.
Oppure ha preso in prestito quello ufficiale, quello che ( incongruente ) è irradiato dai megafoni come una liturgia biascicata da un sacerdote anziano, malato e malfermo sulle gambe, senza pensarci più di tanto.
Ogni motivo è buono, per un panino alla mortadella e un bicchiere di vino.
 

Si festeggia la Liberazione rossa, perchè esplicitamente o implicitamente tale è e sempre così ci è stata configurata dai mass-media.
 

Dài ... non prendiamoci per il culo.
La libertà di cui si stanno per riempire le bocche i grassi commensali del banchetto partitocratico ( nessuno escluso - come dicevo sopra - e invece dovrebbero tacere dopo il recente sputtanamento delle diffuse ruberie ), e di cui abbiamo effettivamente beneficiato per quasi 70 anni, non è dipesa da una volontà specifica ( men che meno comunista ), piuttosto da un successivo stallo tra le parti politiche antagoniste.
SE non ci fossero stati gli alleati, qui finiva in Guerra civile, e gli stalinisti avrebbero prevalso, fiancheggiati dai titini jugoslavi che già erodevano il confine orientale.

Diciamola tutta : il disegno dei partigiani comunisti non era l'approdo a una democrazia ( pure largamente imperfetta, come quella che stiamo vivendo ) ma l'imporre il socialismo realizzato, lo stalinismo nel Belpaese ( Palmiro Togliatti era uno dei cortigiani di Giuseppe Stalin ).
Sai che cambiamento ...
Quindi ?
Si farà, per l'ennesima volta, confusione tra la Volontà e le contingenze del Caso.
Per semplificare, è opportuno ricordare “La leggenda del Re Pescatore” di Terry Gilliam ( 1991 ) : un poveraccio borderline, un ex-professore di Storia in preda alle allucinazioni post-trauma ( la mente ), s'è messo in testa di salvare il mondo da mostruosi pericoli che vede ad ogni angolo di strada, recuperando ( rubando ) un supposto Sacro Graal nella dimora di un ignaro benestante ( guarda caso ).
Quindi convince un amico ( il braccio ) ad attuare il suo piano : una notte, quello forza la finestra, entra nella sala del camino, e lo fa proprio nel momento esatto in cui il proprietario ha un attacco di cuore. Avvisa la Croce Rossa e scappa con l'oggetto, i medici riescono a salvare la vita della vittima.
Incidentalmente ha salvato una vita umana.
( ci sono stati casi di cronaca che hanno ripetuto lo schema ).
Bene.
Ditemi : è questo un buon motivo per festeggiare quel ladro ?
Egli è stato un eroe ?
Io dico di no.
Magari mi posso sedere ad un tavolo del bar insieme a lui, ed ascoltare il vissuto pregresso che l'ha trascinato fino a quel gesto, glielo devo senz'altro ... posso iniziare un rapporto dialettico, interessarmi alla persona ... ma fargli festa !?
E perdipiù, tutti gli anni ?
no.
E' un ladro, e ha compiuto il gesto accidentalmente, mentre stava rubando ( i decenni successivi, altrochè vent'anni ).

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In alto : la vignetta di Makkox dedicata al 25 aprile, pubblicata su “il Post” e da me commentata.

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4 commenti:

  1. la storia è bella quando si analizzano i fatti. ma per far questo occorre un buono spirito critico, evidentemente latitante tra le odierne masse comodamente pronte a bersi il pappone preparato da decenni a loro uso e consumo. questo video ha un tono vagamente esplicativo http://www.youtube.com/watch?v=AVOb8u1iG2U

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  2. Io non ho i cromosomi fascisti nel dna, tendenzialmente sono ben più anarchico, se devo definirmi (certo, non del tipo sputtanato dai media mainstream, l'asociale incapace di vivere con gli altri, e che mette le bombe per ammazzare quanta più gente).
    Finora, le comunità umane hanno abbisognato di una narrazione condivisa, per stare unite.
    La cosa triste, è che i popoli sono riusciti a raggiungere un punto di equilibrio, una situazione di plastica, civile convivenza, solo quando sono state raccontate loro delle favole.
    Come si fa con i bambini, ma tutto il giorno e ad occhi aperti, non solo prima di coricarli.
    Come quella dell'Impero Romano come pietra di paragone (realtà storica, eppure lontana), o dei resistenti buoni (storia controversa, anche se più vicina) ...
    Ha superato la data di scadenza pure il Sogno di un mondo senza ideologie, un nuovo Umanesimo spinto da individui consapevoli di sè, e della necessaria relazione con gli altri ... che può anche essere conflittuale, certo.
    Perchè il Sistema è globale, interlaccia i continenti e le macro-aree economiche, dispensa uno stile di vita unico e continuamente rintracciabile attraverso la geolocalizzazione possibile con i telefonini e gli altri dispositivi mobili.
    Il Sistema già dispensa cibo a sufficienza alla grande maggioranza della popolazione terrestre, e raggiungerà il 100%.

    Il Sistema già dispensa sogni, narrazioni customizzate, perchè sempre più interattive.

    In due parole : da qui non si scappa più, le rivoluzioni minacciate in rete sono dialettiche.
    Ditemi chi, tra i pasciuti occidentali, ha le palle abbastanza grandi, per alzarsi domani mattina e dare spontaneamente la vita per migliore la situazione di chi rimarrà.
    ...
    Stiamo muovendo verso un Europa federata (l'unica chance di sopravvivenza della moneta unica, ma pure di procastinare la pace di cui ha beneficiato ininterrottamente dal '45 la maggioranza degli europei), bisogna perlomeno ragionare su scala europea ... meglio se globale.
    Ripartendo dal basso, anche dalla rete ... passano da qui, i nuovi controlli ...

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