In segno di lutto la Federcalcio ha deciso di fermare tutte le partite del campionato a partire da Milan-Genoa prevista al Meazza per le 18. Il turno sarà recuperato il 25 aprile.
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Il dramma finisce sulle prime pagine di tutta la stampa internazionale.
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Sabato sera Real Madrid e Barcellona hanno rispettato un minuto di silenzio nelle loro rispettive partite. I campioni d’Europa hanno addirittura giocato con il lutto al braccio. Le commoventi note di Morricone hanno scandito il raccoglimento al Bernabeu.
È stato bello.
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Ieri intanto l'assessore allo Sport ha preso carta e penna per dettare un comunicato sulla tragedia di Livorno: «A titolo personale e a nome di Regione Lombardia
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Due settimane fa, un artigiano edile 58enne - un muratore - s'è dato fuoco davanti a un ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Bologna, perchè non riusciva a pagare di arretrati e non vedeva alcuna luce alla fine del tunnel che avrebbe sbattuto lui e la sua famiglia sulla strada, nessun condono.
Attenzione dei media per 48 - 72 ore ( il fattaccio ha un pochi impressionato gli itaGliani, perchè è accaduto nel ricco capoluogo emiliano ) ma non s'è fermato nessuno, sono cose che capitano, in tempo di Crisi economica ... giusto ?
{ e lo stesso si potrebbe dire ad ogni occasione di morte sul lavoro }.
Quell'uomo è morto il 6 aprile, dopo nove giorni di agonia.
Quell'uomo non ha nemmeno un nome : voi lo trovate, in quest'articolo on-line del quotidiano della città in cui viveva ?
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Ieri è morto un professionista dello sport.
E' la celebrazione del caso avverso, volgarmente detto sfiga, che s'abbatte su un ragazzo che aveva sempre remato controcorrente.
Un calciatore, un gregario, una promessa del calcio che tale era rimasta e militava in serie B, ma portava sulle spalle il fardello di una vita sfortunata : genitori mancati in giovane età, un fratello disabile che si era suicidato e una sorella pure disabile curata in un istituto.
Trova un rapporto sentimentale stabile con una bella pallavolista, e a 25 anni muore colpito da infarto su un campo di calcio.
Cade, si rialza, cerca di farcela, cade ancòra ... come sul campo di battaglia, l'iconografia dell'Eroe è fissata in un video della rete.
Ecco il soggetto perfetto per la propaganda di Sistema, altrochè il muratore sul viale del tramonto.
{ partendo dal caso bolognese, se ne potrebbero dire anche troppe sul Sistema, ed allora è meglio strozzare il neonato }.
Qui non si tratta solo della solita, nauseante esondazione sportiva, e della sensibilità ai problemi dei lavoratori che si sporcano le mani ch'è prossima allo zero.
O meglio, all'interno della grancassa delle vicissitudini sportive ed extra-sportive dei circenses ( nel Bene come nel Male ) c'è dell'altro.
C'è un giovane che incarna il sogno di milioni di cinni - diventare un calciatore famoso - e lungo il cammino mostra un'attitudine al sacrificio degna di un Santo. Adorato dai compagni di squadra, e da chiunque l'abbia conosciuto in vita.
{ scommetto che la Chiesa Cattolica lo farà beato }.
Un esempio per tutti : ragazzi, qui c'è solo da spalare della merda, e non fatevi illusioni d'altro. Guardate Piermario ...
Ovviamente, di tutto questo, Piermario Morosini non è colpevole, non avrebbe voluto morire così presto ... non voleva morire affatto, come ognuno di noi.
E' semplicemente laido lo sfruttamento della sua morte per esercitare l'ennesima sperequazione di valori a mezzo-stampa, quei mass media ( e soprattutto i vetero-media ) che da sempre sono armi di distrazione di massa, con l'aggravante del virus di una rassegnata umiltà ( paneuropea ) di matrice cristiana-cattolica, all'interno della nuce informativa.
Che dire ?
Martirio di Piermario = pedagogia per le masse.
Apoteosi del sacrificio degli ragazzini e dei loro sogni sull'altare di una Ragione di Stato superiore imposta dal Sistema e non ( de- )costruibile nè discutibile dal basso, da una folla di androidi-cloni programmati con lo stesso codice e dalla postura gobba, “Cuore” ha colpito ancòra.
Cuore. Libro per ragazzi è un romanzo scritto da Edmondo de Amicis e pubblicato dai fratelli Treves nel 1886.
Fu un grande successo, tanto che de Amicis divenne lo scrittore più letto d'Italia. L'ambientazione è la Torino all'indomani dell'unità d'Italia e più precisamente tra il 1878 (anno d'incoronazione del Re Umberto I) ed il 1886 (anno della pubblicazione), e il testo ha il chiaro scopo di insegnare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità, la pietà, l'obbedienza e la sopportazione delle disgrazie.
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Links
Si dà fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate, muore dopo 9 giorni = articolo sul Carlino.it
Choc in campo, muore Morosini. La Federcalcio sospende i campionati = articolo sul Corriere.it
Ecco.
RispondiEliminaLeggendo questo post ciò che realmente mi sbigottisce (sono onesta) è quanto io viva davvero in un altroquando, dove l'eco del mondo e dei suoi (mis)fatti non mi raggiunge.
Sono dunque complice anch'io dell'incuria che circonda le quotidiane tragedie.
E sai qual è la cosa peggiore (su di me)?
Che arrivata alla parte dedicata al Libro Cuore, mi sono totalmente estraniata di nuovo (perché, per ragioni personali e non) questo libro lo amo. E, in una singola frazione d'istante, ho dimenticato l'autocombustione, il collasso cardiaco, lo sciacallaggio mediatico, il menefreghismo e tutto ciò di cui avevi scritto fino a quel punto.
Sono decisamente reprensibile.
Sulla scia di questa riflessione, vado a dormire.
Non prima, naturalmente, di aver dimostrato per l'ennesima volta di non essere un robot.
Non ne sono affatto sicuro, amica mia.
RispondiEliminaE sappi che, per celebrarti al meglio, stamattina ho battezzato una classe di robot in tuo onore ...
^_____^
ahahahah! :D
RispondiEliminaSpero somiglino almeno un po' ad un Chassern in gonnella ^___^
Mooooooooooooooooooooooooooolto più tranquilli/e (sono macchine sessuate) ...
RispondiEliminaper il momento.
Siamo proprio alla prima fase, la presa di coscienza.