La strada





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Quante volte mi è capitato, camminando per via Indipendenza ( per chi non è bolognese : è il principale corso della città, che unisce la Stazione Centrale dei treni e l'Autostazione con Piazza Maggiore ... ad essere precisini, la dizione corretta sarebbe via dell'Indipendenza [ 1 ] ma nessuno la chiama così ), di essere approcciato e poi intomellato da ragazzi e ragazze, carini e vestiti decentemente se non alla moda, ma un po' malinconici, dal passato corrotto dalle droghe sussurrato a bassa voce, che chiedono un'offerta volontaria ( “anche 1 euro solo, è importante il gesto” dicono ) a supporto di una onlus che si occupa di reinserire gli ex-tossici e i ragazzi problematici in cambio di un dono simbolico ( di solito, una biro ) ?
Magari, l'aggiunta di una firma accanto a nome-e-cognome, e al numero della carta d'identità e altri dati personali sensibili che chiedono per essere inseriti in una lista di “sostenitori”.
Loro dicono di fare parte di un'organizzazione no-profit, ma se gli chiedi di mostrare qualche documento tirano fuori autorizzazioni di altre città, magari situate in altre regioni italiane, mica di Bologna ...


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Fermi.
A questo punto, dovrebbero sovvenire alcuni dubbi ( e decisamente fondati ) al viandante in vena di generosità : mi dicono che per esercitare l'attività di raccolta fondi sul suolo pubblico, occorre un documento di benestare da parte del Comune in cui tale attività viene svolta.
Come sempre, è perfettamente inutile chiamare la Polizia Municipale : la risposta più classica è “Ma lei, è sicuro del reato ? Sennò noi non ci muoviamo !”.
( inutile rispondere “Scusate, ma non spetta a voi verificare ?”, conoscete anche voi il livello di efficienza dei vigili urbani ... e credo non sia un problema soltanto bolognese ).
L'artista di strada ( sassofonista con chow chow al seguito ) Carlo Spongano, un monumento vivente alla bolognesità che langue - assieme a Gianni il pittore di paesaggi e all'inossidabile Beppe Maniglia - mi ha spedito un articolo ritagliato dalla stampa cartacea, in cui viene sputtanata l'attività illecita di una delle presunte associazioni che operano in tutta Italia e rovinano l'immagine e il lavoro di quelle oneste.

E' sempre opportuno chiedere la visione della documentazione legale a supporto del titolo, prima di elargire una qualsivoglia offerta ai questuanti sparsi lungo le strade italiane.




( continua )

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