Licenza d'uso





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Ci pensavo l'altro giorno, all'installazione dell'ennesimo programma : il contratto proprietario di licenza d'uso ( termini d'uso e in particolare il trattamento dei dati personali ) dei software e dei servizi on-line dovrebbe essere una garanzia di trasparenza per l'utente, e invece 1) nessuno lo legge, 2) il testo non è comunque comprensibile a fondo per chi è sprovvisto di conoscenze giuridiche, per giunta 3) l'utente non ha avuto voce in capitolo nella stesura del testo che tratta dei suoi diritti e doveri nel rapporto con il produttore.
Una situazione che mi ricorda anche la tipica proposta unilaterale bancaria di modifica del contratto, un corposo ( e incomprensibile ) fascicolo cartaceo recapitato a domicilio.
Esiste un acronimo anglosassone che sintetizza questo tipo di atteggiamento reticente : tl;dr che sta per “too long; didn't read” ( troppo lungo, non lo leggo ) [ 1 , 2 ].
{ quando acquistiamo un software o installiamo un freeware non diventiamo proprietari del codice, ma solo conduttori ( affittuari ) dello stesso nella nostra macchina.
Altro discorso è la GNU GPL ( GNU General Public License [ 3 ] ) che cmq. non tratto in questo post }.
E questo vale anche per molti programmi e servizi gratuiti, quelli cioè per i quali l'utente finale non deve scucire nell'immediato un importo numerico di denaro predeterminato e finito, anche se, come ricordano sovente Geert Lovink ( “Zero comments: teoria critica di internet”, Bruno Mondadori 2008 ) [ 4 ] ed Evgeny Morozov ( “L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet”, Codice 2011 ) [ 5 ] esiste uno scambio fattivo : uno scambio in natura perché noi utenti di social network nella rete in chiaro offriamo volontariamente ... pezzi di noi stessi processati dal codice residente e/o remoto.
Brani di pelle del nostro vissuto.
Pensieri, affetti, consumi, preferenze e orientamenti culturali e politici ... l'insieme poliedrico che ci contraddistingue gli uni dagli altri viene metabolizzato da algoritmi analitici e sminuzzato in cifre.
Infiniti ( tendenti all'infinito ) filari di 0 e 1 luminosi.


Esistono alcuni strumenti utili che vengono in soccorso all'utente che vuole essere maggiormente consapevole di cos'ha meccanicamente accettato, e semplificano il trattamento dei dati in alcuni concetti-chiave meglio comprensibili.

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TOSSOS è una risorsa on-line [ 6 ].
Il progetto ha diversi obiettivi : la creazione e la manutenzione di un archivio storico dei terms of service e delle sentenze legali sull'argomento ( in lingua inglese ), la valutazione dei contratti d'uso dei servizi, distribuire un'API [ 7 ] per gli sviluppatori [ 8 ].
Il sito offre anche un comodo ( e utile ) strumento di confronto etico tra servizi concorrenti, con un paio di click :





E' disponibile un plug-in per il browser Google Chrome : [ 9 ].

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Terms of Service; Didn't Read ( ToS;DR ) [ 10 ] è un progetto analogo. A proposito di trasparenza, qui il team ci mette la faccia [ 11 ].
Sono disponibili add-ons per diversi browser ( Firefox, Chrome, Safari, Opera ) [ 12 ] e una pagina faccialibresca [ 13 ].

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3 commenti:

  1. Pagina molto interessante e stimolante.

    Io prima rimanderei ad alcune osservazioni recenti da me (qui e qui ad esempio) che pongono il focus sulla direzione perseguita dal sistema, l'aumento speculativo e autoreferenziale della complessità.
    In generale, come osservava Baumann con la storiellina dei milioni di scarpe da vendere ad africani che non ne hanno alcun bisogno, il sistema si basa sul fatto di inventarti dei bisogni presunti dei quali tu non hai alcuna necessità e nel farlo nel modo in cui tu non ti possa accorgere o debba soccombere alla Unica Via Prevista, un pecorame condotto a spasso per percorsi prestabiliti e dai quali non puoi uscire. Alla fine del percorso il "buon" pastore sgozza la pecora, ne vende carne e pelle dopo averla tosata e spremuta per tutta la vita.

    La complessità è anche normativa, un tentativo di normare la difficoltà insita ad ogni relazione (anche quelle economiche) in un contesto di evidente disparità.
    Aggiungere che le misure in cui la disparità viene sensibilmente diminuita, come le azioni di classe (class action) sono spesso diluite, annacquate in sistemi nei quali l'attività di lobbying da parte di gruppi ristretti sono assai più efficaci nel determinare l'azione politica.

    La complessità dei sistemi sfugge umanamente ai più. Noam Chomsky osservava che da una parte esistono persone e squadre se non società multinazionali intere che studiano come sfruttarti, dall'altra esistono molte persone che non hanno tempo o i mezzi per accorgersi e quindi opporsi.
    Molti sono poi in sindrome di Stoccolma, sono correi del loro sfruttamento aderendo al sistema nella illusione di scalarne la piramide.

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  2. Risposta breve : sono d'accordo con quanto hai scritto.
    Uno dei nodi cruciali, dei punti sensibili del Sistema occidentale, è quello posto da Chomsky : il problema del tempo libero.
    Che potrebbe essere conquistato senza ledere le necessità primarie della comunità ( non abbiamo bisogno di consumare tanti beni materiali, siamo già in super-produzione sulle necessità vitali ), tempo libero che - magari - potrebbe essere impiegato per il benessere e l'accrescimento della propria persona.

    Ma ...
    un Sistema amministrato da lacché abbastanza intelligenti, performa una complessità di relazione con il Sistema stesso e tra i cittadini, sufficiente a comprimere il tempo e le libertà individuali ( n. 1 : la possibilità di ragionare fuori dalla corsa quotidiana, che ti dà la libertà di una scelta customizzata e consapevole ) ma non al 100%, e non ti sottrae il minimo sostentamento materiale ( cibo - vestiti - casa - lavoro ) e culturale ( il www ... che ti piaccia o meno, quanto passa attraverso la rete ? ).
    Molto dovere, essenziale o inessenziale che sia, e un po' di svago.

    I piccoli e grandi burocrati del Paese Pummarola sono stati e sono talmente ingordi + stupidi, ognuno al proprio grado di competenze, che la struttura sta collassando e - con l'eccezione dei papocchi - cadrà addosso anche a loro, tanto quanto ai cittadini privati.
    E' notizia di questi giorni, il netto primato europeo per la corruzione e lo spreco nel settore pubblico ( http://www.lastampa.it/2014/02/03/italia/politica/lue-bacchetta-la-politica-italiana-preoccupano-corruzione-e-criminalit-5G9WzKHPEOHeHqNt1k4gEJ/pagina.html ).

    ...

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  3. Aggiungo : il tuo pensiero è radicale, da tenere presente come “ultima ratio”, ultimo ... anzi primo livello, più intimo, di lotta.
    Dovremmo farlo intimamente nostro.
    E metterlo da parte, nella cassetta degli attrezzi, come un arnese che potrebbe diventare necessario, indispensabile, nel futuro immediato.

    Ma dammi del “romantico digitale” ( o del “coglione digitale”, se vuoi e in amicizia ) se, nel frattempo, continuo a pensare che quest'area virtuale nelle nostre vite abbia anche una valenza positiva.
    E che quindi, meriti d'essere vissuta anche con un certo agonismo ...
    ( d'altronde, pure tu la usi, e la sai usare ).

    ...

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