300 - L'alba di un impero





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Ogni produzione cinematografica multimilionaria viene realizzata con un messaggio chiaro e per un target preciso di pubblico, non si buttano via nemmeno i centesimi.
E' stato così per “La grande bellezza” [ 1 , 2 ] ( un film che doveva vincere premi importanti e doveva piacere agli americani della Academy cui piaceva tanto Fellini ), lo è stato per “300” e ora per “300 - L'alba di un impero” [ 3 ] dai fumetti di Frank Miller, con il loro carico ideologico della chiamata alle armi per un Occidente sonnolento.
UUIC è andato a vederlo con il bipede di sua responsabilità, ha gettato uno sguardo sulla fisicità intrinseca nello schermo e su quella estrinseca dei corpi in sala, in una recensione a 360° cruda quanto la fotografia scelta per esaltare le fisionomie degli attori in scena, tornite da estensive sessioni di palestra al fine di tendere al modello di bellezza greco : [ 4 ].

( continua )

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2 commenti:

  1. Tutti piuttosto palestrati e strafichi àsti contadini e commercianti ateniesi.
    Diciamo che se poteva tornare per i guarrieri lottatori di Sparta, per gli ateniesi pare un po' forzata la tornitura da palestra.

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  2. Sì ...
    In “300”, gli ateniesi venivano dileggiati come dei bimbominkia prestati al servizio militare.
    Si vede che hanno imparato qualcosa dagli spartani, nel mezzo ...

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