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A dicembre [ 1 ] Pino Santarsiere ha scattato una foto con lo smartphone alla vetrina di un noto negozio di gastronomia nel centro storico di Bologna, con le descrizioni dei tipici tortellini in lingua russa e cinese : una foto simbolica dello scambio commerciale tra Occidente e Oriente [ 2 ].

Qualche mese dopo - e dopo lo scoppio della Crisi ucràina - i foglietti in lingua straniera sono scomparsi dalla vetrina : [ 3 ].
Sarà stata una casualità ?
Sarà stato che il commerciante ha eliminato tali foglietti perché le quote di clienti russi e cinesi erano irrilevanti ?
Meglio non pensare che a causa delle sanzioni alla Federazione Russa abbaiate dagli Usa e pedissequamente sostenute anche dal Governo Renzi, la sola Emilia-Romagna ci possa rimettere un export pari a 2.000.000.000 € [ 4 ] ?
Oppure ...
siamo di fronte al classico guareschiano del “Contrordine, compagni !” [ 5 ] in fedele ottemperanza ai dettami del Partito Unico ?

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Effetti collaterali della Crisi Ucràina.
Il 4 - 5 % dell'export regionale ( ad esempio ) sarebbe una quota di produttività e denaro non sottostimabile in tempi di vacche magre.
Comunque sia è poca roba se rapportata alla più vasta e radicale crisi di un Sistema economico da flettere ( se non da cambiare ) e da relativizzare a homo e alle sue esigenze primarie.

( continua )

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