I padroni del mondo




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L'illustratore Luca Oleastri aka Innovari [ 1 , 2 ] ispirato dalle linee e dalla comunicazione promozionale della Pontiac Catalina [ 3 ] ha scritto uno status che sottolinea l'identità concettuale e fattiva nel corso di alcuni decenni del secondo dopoguerra, tra lo spazio occupato e codificato dal sistema imperiale ( dell'Impero Americano ora in decadenza ) e lo spazio individuale dei cittadini sottoposti.
E lo riproduco :



I padroni del mondo

di Luca Oleastri


Quando guardo queste auto statunitensi degli anni '60, visualizzate in questa maniera per le illustrazioni pubblicitarie, capisco che gli americani si sentivano totalmente i padroni del mondo, ma non tanto dei popoli (o non solo) ma della Terra come pianeta. Un sereno orgoglio globale e diffuso, popolare e trasversale alle classi sociali, un potere non isterico ma tangibile e presente, un potere ignorante ma rilassato che faceva sembrare quello della Germania nazista o della antica Roma una barzelletta.
Rappresentare una auto in quella maniera, come questa Pontiac Catalina del 1967, arancione, con quelle dimensioni, quel muso, quella carreggiata, e mostrarla utilizzata per andare a giocare a golf e fare quattro chiacchiere insulse, era come andare a fare la spesa con un drago, incuranti del drago.
Loro si sentivano talmente tanto così, in quella maniera contagiosa, che facevano sentire anche noi così, seppure fossimo molto diversi e nella periferia del loro impero.
Anche se era una assurda illusione, anche se era la totale celebrazione del consumismo più dissennato e aberrante indotta dal sistema industriale, vorrei ancora che qualcuno ci facesse sentire così o che ci sentissimo ancora così noi.
Percepisco che io stesso, nella mia vita di tutti i giorni starei veramente meglio, sarei veramente più felice, coccolato ed ammansito da questa illusione di potere sulla realtà diffusa, perchè questo mesto presente in confronto è veramente da straccioni per tutti, anche per i super ricchi.


Luca Oleastri

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( prima pubblicazione dell'articolo su Facebook, venerdì 6 novembre 2015 [ 4 ] ).


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