In movimento




Ho divorato i primi due terzi di questo libro, più autobiografici che tecnici, meno l'ultimo a "proporzioni invertite". Sacks compie in gioventù un viaggio nel mondo e negli eccessi (record di sollevamento pesi in accosciata nel 1961), nella psichedelia e nella droga rischiando di non uscirne) e poi si inoltra in altri eccessi (trentacinque anni di cast(r)ità, le degenerazioni, disfunzioni e patologie del sistema cervello-mente, passare dal gotha scientifico alla prassi clinica con contatto quotidiano con tutti i tipi di pazienti, di sovente problematici) e sempre più in quella disciplina di frontiera che è la neurologia. Uno degli aspetti interessanti e che mi affascina di questa autobiografia è il tentativo abbastanza compiuto di avvicinarsi all'uomo leonardiano, arte e scienza, corpo e mente, emozioni e raziocinio.
L'ultimo terzo del libro è via via più tecnico fino ad arrivare a Gerald M. Edelman e alla sua teoria del darwinismo neurale [ ... ].

UnUomoInCammino


1
 

UnUomoInCammino ( UUIC ) mantiene fede a un motto a lui caro ( “In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate.” ) nella scrittura del blog omonimo del nickname [ 1 ] che è sovente trascrizione di esperienze vissute nel quotidiano di un soggetto singolo [ 2 ].
Pertanto, non poteva non essere affascinato dalla personalità poliedrica di Oliver Sacks [ 3 ] neurologo abituato a mettere in gioco sé stesso nel rapporto con i pazienti e, scambiando, nel ruolo di paziente osservato; consigliato da un'amica, il blogger ha letto e recensito bellamente “In movimento” ( 2015; ed. ita. Adelphi, 2015 ) : [ 4 ].

2

A suo tempo, all'inizio degli anni '90, lessi “Su una gamba sola” ( 1984; ed. ita. Adelphi, 1991 ), la personale esperienza di Sacks nel perdere e riacquistare il controllo di una gamba in seguito a un incidente occorsogli mentre faceva trekking sui fiordi norvegesi ( se ricordo bene ).
Il ricordo di quella lettura è sfumatissimo, ero, evidentemente, preso da altri argomenti ed anche altre sostanze; bene, il primo passo per ri-approcciare l'autore britannico potrebbe essere quello di recuperare il testo nella mia libreria e ri-leggerlo oggi, adulto.


[ ... ]

Bookmark and Share

9 commenti:

  1. Bello quel libro.
    Sacks si spaventó per l'incontro con un toro, corse giù dal sentiero e si fratturò una gamba.
    Lui medico
    Provò sulla sua pelle la condizione di paziente.

    RispondiElimina
  2. Grazie Marco per le citazioni.
    Troppo buono.
    Interessante l'idea di rileggere un'opera (in questo caso “Su una gamba sola”) dopo tanti anni. La percezione dell'opera, le reazioni possono essere sorprendentemente diverse.
    Attendo, allora, una pagina a seguire su “Su una gamba sola”.
    :)

    RispondiElimina
  3. A volte appare l'errore 502 in effetti .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stamattina, infatti, non riuscivo a caricare sul mio Pc né questo blog, né il tuo;
      ieri ( o l'altroieri ) non venivano caricati gli Ultimi commenti nella spalla;
      mah.

      ===

      Elimina
  4. Sono tornata a "bloggare"! Buona estate...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere, Francesca !
      Anche io, ho ripreso la scrittura di questo mio ...
      buona estate anche a te !

      ===

      Elimina
    2. Una buona strategia per un diario longevo è di concedergli delle pause.

      Elimina
    3. Beh ...
      talvolta la pausa è determinata da una scelta, talvolta è forzata.

      ===

      Elimina