Il compagno James T. Kirk




Una elaborazione digitale del capitano dell'astronave Enterprise, eseguita dall'artista grafico Rabittooth [ 1 ].

Pd, la Festa dell'Unità celebra Star Trek: e il capitano Kirk sarà a Bologna

Dal 16 al 19 settembre una curiosa iniziativa alla kermesse dei Democratici. E arriva pure l'attore di Hollywood William Shatner

L'Enterprise atterra al Parco Nord nell'ultimo week end della Festa dell'Unità. Tutto all'insegna dell'intrattenimento l'annuncio che il Pd bolognese fa in vista dell'apertura della festa provinciale, il 25 agosto. La kermesse Pd accoglierà infatti negli ultimi tre giorni della festa (17,18 e 19 settembre) William Shatner, l'attore canadese che interpretò il capitano James Tiberius Kirk dell'Enterprise nella serie televisiva Star Trek, nei primi tre anni della sua edizione, dal 1966 al 1969.

[ la Repubblica ]


1

Nessuna sorpresa per questa iniziativa : c'è un continuum ideologico tra la saga fantascientifica Star Trek [ 2 ] e le politiche global del Partito Democratico;

infatti la Federazione dei Pianeti Uniti, entità amministrativa di un futuro immaginato, negli episodi in tv e al cinema procede in linea retta per inclusione e integrazione progressiva dei popoli – anche di quelli più bellicosi, che magicamente vengono ammansiti – scoperti dalle missioni spaziali ai margini dell'universo, e i pistolotti sul lavoro di squadra si sprecano come mantra, nelle serie televisive e nei film;
ma anche nella fiction ambientata nel XXIII secolo c'è un Migliore tra gli uguali della variopinta ciurma spaziale, e non si discute : il capitano della USS Enterprise NCC-1701 – NCC-1701-A ( diciamo pure “l'originale” ) è Lui, James T. Kirk [ 3 ] ... 
e adesso, grazie al lavoro del Partito, finalmente la verità è rivelata : quella “T.” non è l'iniziale di Tiberius – come erroneamente ci aveva fatto credere Gene Roddenberry, e noi eravamo cascati nel tranello della controinformazione di marca CIA – ma di Togliatti.

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8 commenti:

  1. Sì, la saga Star Trek ha vissuto la stessa parabola della Sinistra “italiana” ed europea, la stessa trasformazione genetica.

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  2. Ah ...
    non rinfreschiamo la discussione al sangue su [ Star Wars VII ] ...

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  3. Un amico mi ha scritto in pvt su FB :

    A proposito di riscrittura di saghe dovresti vedere cosa sta succendendo da circa un paio d'anni sui fumetti Marvel: gay come se piovesse, eroi muslmani eccetera...

    Lamadonna.

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  4. Oh ...
    non li ho ancóra visti, ho giusto bisogno di un diversivo di minuti, e vado ...

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  5. Propedeutica per l'accettazione della mitica società multi-etnica di qua, e/o tentativo di contaminazione di là ?
    Carina, l'idea di contaminare il mondo musulmano con i fumetti super-eroistici;
    bisogna vedere come vengono recepiti e con quale spirito, però, sia nell'Islam profondo cioè in società largamente iconoclaste e refrattarie agli impulsi dall'esterno ( se vi arrivano ), che in quello prossimo all'Occidente;
    comunque, un super-eroe musulmano è identitario in sé, auguriamogli qualche crisi d'identità;
    in generale, è la tendenza dei media franchise USA ad includere tutto e di più.

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  6. Letta la scheda wiki, visti il [ trailer ufficiale ] e il [ backstage ];
    prime impressioni :

    – sceneggiatura : buona l'idea di rappresentare una parte tagliata nei film ( semplificazione ) eppure fondamentale, come la missione dei ribelli per carpire i piani della Morte Nera, indispensabile per la vittoria ( mai ) finale;

    – immagine : mi piace molto lo stile grafico, bene accurato, e il robottone retrò;

    – attori : beh, un Forest Whitaker immenso, chissà se gli altri personaggi saranno piatti o avranno profondità.

    Chissà se, almeno in questo episodio di Star Wars la massa cioè l'uomo della strada avrà voce : è quello che manca, mi sembra, nei film visti sinora;
    indiani e cowboy, in compulsiva azione, lottano per il controllo dell'universo ... ma gli esseri che lo abitano, oltre le schiere, sono numerini;
    chissà che ne pensa davvero, l'uomo della strada dell'Impero e dei ribelli che lo combattono.

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  7. Ho visto Star Trek Beyond ... una roba d'azione al 99%, sembra un videogioco nel quale, però, non puoi controllare nulla ma solo assistere alla partita giocata da un altro player ( come al bar, quando si slumava lo schermo - un pezzettino, quello che si riusciva a vedere - quando giocava quello in gamba ... per capire le mosse vincenti e/o solo guardare la grafica, gli avversari e i bonus dei livelli avanzati );
    una robaccia pessima, dialoghi inesistenti, giusto qualche gag del giovane ingegnere Scott ... e dire che la forza della serie originale erano proprio le idee;
    non è stato sviluppato l'elemento di rottura, cioè l'amazzone aliena Jaylah ( notevole l'uso di proiettori olografici nei combattimenti ... tecnica simulativa che è la versione fantascientifica delle tecniche ninja ) - nome che suona mediorientale e interpretata da un'attrice algerina-francese, Sofia Boutella - che si era appropriata dell'astronave USS Franklin e vi abitava;
    troppo facilmente cede il controllo della nave all'equipaggio dell'Enterprise, giusto l'accenno di uno screzio con Kirk quando occupa la poltrona del capitano con mossa felina, anticipando il terrestre;
    e alla fine del film ?
    Ammansita come un animaletto domestico, persino si commuove alla notizia della sua ammissione all'Accademia Spaziale ...
    et voilà !
    Il barbaro è magicamente integrato ( come si diceva sopra ).

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  8. Piano.
    A parte che le pubblicazioni in lingua inglese e francese vengono lette da milioni di musulmani che vennero amministrati dagli Imperi europei, vengono stampate anche le edizioni in lingua araba dei super-eroi geo-localizzati, come [ Ms. Marvel ] ( una teenager paki-americana del New Jersey ).

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