Jacques Attali , il pensiero dietro Macron


Il "mondo nuovo" di Jacques Attali: su nascita, morte, matrimonio, Vaticano...

[ ... ] Ma Attali si è già prodotto in ben più ambiziose esercitazioni visionarie, che hanno fatto di lui un guru di fama mondiale, riverito interprete dello spirito del tempo. L'editore Armando ha appena tradotto un suo "Lessico per il futuro" che descrive come egli vede il mondo nei decenni venturi.
Eccone alcune perle, alle rispettive voci:

MATRIMONIO - Banalizzazione dei matrimoni successivi, nascita dei matrimoni simultanei. L'apologia dell'autenticità porterà alla scomparsa della fedeltà come dovere e dell'infedeltà come colpa. Ognuno avrà il diritto di amare più persone alla volta, in modo aperto e trasparente. Ognuno avrà il diritto di formare contemporaneamente più coppie. Poligamia e poliandria torneranno a essere la regola.

NASCITA - Sempre meno dipendente dalla sessualità. Già ora ciò accade con la possibilità di concepire in vitro. Accadrà ancora di più con il concepimento extra-uterino. Poi, più tardi, con le matrici animali o artificiali. E, ancora più tardi, con la clonazione. Alla fine, si assisterà anche a una forma di concepimento che ha come punto di partenza una banca di geni e non più la coppia di un genoma. Ogni essere umano diverrà allora un essere senza padre né madre, senza antenati né discendenti, senza radici né posterità, nomade assoluto.

MORTE - Dal momento che l'uomo avrà più vite, avrà anche più morti. Come una macchina muore una prima volta quando diviene un rottame, una seconda volta quando si smette di produrre il suo modello e un'ultima volta quando ci si dimentica persino che forma avesse e nessun'altra le assomiglia in alcun modo, così anche l'uomo morirà tre volte. La prima, morte minore, quando il suo corpo, già supporto per protesi, crollerà per usura del fenotipo. Per resistere a tale morte verranno immagazzinati degli organi, dei ticket di vita. Per vincere la propria morte, la si sceglierà. Si acquisteranno "diritti di morte", forme di suicidio e diritti di omicidio, di eutanasia. Ognuno, inoltre, perpetuerà la propria esistenza grazie ai cloni genetici che potranno replicarsi gli uni agli altri. Dopo un po' di tempo il genotipo ripetuto di clone in clone si logorerà, come uno stampo, per usura del codice, per errore o per caso. Questa sarà la seconda morte, o morte maggiore. Più in là nel tempo ne subentrerà una terza, quella del ricordo del genoma nella memoria di tutti i vivi e nel codice di tutti gli altri genomi con i quali il suddetto genoma si è riprodotto. Nessuno avrà più la minima somiglianza con un bambino o con una chimera che da esso discende. Sarà la morte assoluta, quella della specie [ ... ].

L'Espresso


1

Siccome le idee non scadono ed anzi capita che crescano, recupero questo pezzo del – lontano, su scala temporale informatica – 7 febbraio 2008, firmato da Sandro Magister sul suo blog Settimo Cielo [ 1 ] accasato nel sito de la Repubblica/L'Espresso.

E' utile perché, in pochi passaggi, vengono esposti alcuni cardini del pensiero filosofico di Jacques Attali, ideologo di riferimento del Presidente della Repubblica Francese appena eletto [ 2 ] e consigliere particolare dei predecessori.

2

Ora, io non sono contrario a priori al transumanesimo [ 3 ] siccome affezionato alle società distopiche e al genere fantascientifico nelle sue molteplici declinazioni.

Però, come cittadino del QUI E ORA – tralasciando, per il momento, ramificazioni discorsive su cosa siano queste due entità e come vi siamo correlati – ho il dovere di costruirmi una opinione politica ( cioè una opinione che riguarda la società cioè la Realtà Estesa anche oltre l'approccio diretto dei miei sensi basilari ) su questa corrente di pensiero e trend post-umano.
Ad esempio : chi si può avvantaggiare di una simile dimensione, cioè di un upgrade ( h+ ) dell'homo sapiens ?
Al momento non il popolo, ma l'élite.
Ma l'élite che applica nuovi paradigmi – ad esempio – su nascita e famiglia, è simultaneamente avanguardia e punto di riferimento di una legislazione del prossimo futuro, che codifichi tali istanze come diritto per tutti i cittadini dell'Occidente.
Tra i più esposti negli ultimi anni, c'è il caso delle acquisizioni di bambini partoriti da schiave umane, da parte di Elton John e moglio [ 4 ].
Lentamente, con tale esempio che progredisce quotidianamente su tabloid e settimanalidi gossip, viene fatta accettare l'idea che un bimbo figlio di due uomini sia un fatto normale, celando completamente l'identità della donna che ha portato in grembo la creatura per 9 mesi. La disumanizzazione di tale persona ( la madre ) è l'anticamera della futura gravidanza extra-uterina.
E questo è solo un esempio tra i tanti che si possono fare, nelle finestre di Overton [ 5 ] già configurate.

3

Ma, ripeto, non sono contrario a priori al transumanesimo.
Quello che non accetto, è l'incoscienza delle masse che acriticamente supportano tutto quanto è “nuovo”, “moderno”, “futuristico” ( in senso volgare, cioè semplicemente afferente il futuro ).
E' un atteggiamento stolido, conformista, che necessita di una bassa energia mentale ( diciamo minima ) per essere eseguito sia ripetendo i mantra diffusi dai mass media mainstream che facendo la crocetta nella casella giusta.
Ma le parole-chiave suddette funzionano alla grande, anche in politica : da anni, vediamo eletti nelle posizioni più importanti alcuni personaggi dalla retorica vuota, una palese fuffa, eppure ricevono un sostegno popolare eccezionale.




Renzi e Macron avanti insieme per l'Europa; fotomontaggio pubblicato sulla pagina faccialibresca ufficiale di Matteo Renzi.

Di fronte a questo sbandamento prima intellettuale e poi morale ed etico, il Livello Superiore ha due opzioni chiare, ed immaginando che anche all'interno della élite apolide che balocca il pianeta Terra vi siano fazioni che discutono e lottano per affermare la propria ragione, vedrei due partiti :


– quello della semplificazione del continente europeo ai minimi termini, come si ottiene attraverso una guerra materiale devastante;
– quello della complessificazione della società attraverso la frammentazione in mille quartieri etnici ( detti volgarmente ghetti ) nei quali vige la Legge del finanziatore di riferimento e non più dello Stato all'interno del quale tali agglomerati umani sono collocati.
{ che poi, è quello che sta avvenendo }.

4

Tornando al topic di questo post, ecco qualche nota sul rapporto umano e professionale tra Attali e l'imberbe Macron :


Attali: "Per Le Pen il Paese era meglio ieri, per lui domani"

L'economista padrino di Macron: "È bipartisan e coraggioso, può risollevare la Francia"

PARIGI - "Non è l'uomo della Provvidenza, ma l'uomo della Ragione". Jacques Attali ha conosciuto Emmanuel Macron molti anni fa, quando era solo un giovanissimo banchiere da Rothschild. "Sono io che l'ho presentato a Hollande per farlo lavorare all'Eliseo" ricorda l'intellettuale francese che già prima, durante il mandato di Sarkozy, l'aveva preso come collaboratore nella commissione per la "liberazione della crescita" che aveva stilato un catalogo di riforme indispensabili per la Francia. "Mi aveva colpito in lui l'ambizione impaziente" ricorda.

Eppure fino a qualche mese fa era contrario alla discesa in politica di Macron. Perché?

"Pensavo fosse un errore lanciarsi senza avere un programma. Ma evidentemente avevo torto. Poi ho deciso di sostenerlo perché ha dimostrato di voler difendere riforme che erano già nel rapporto per liberare la crescita al quale avevamo lavorato insieme. Per esempio sulla questione dell'Europa, dell'immigrazione, delle pensioni, l'importanza di rafforzare l'insegnamento nella scuola materna, di fare le riforme istituzionali".

Il suo programma è quel che serve alla Francia?

"Quello di Marine Le Pen non è neanche da commentare, ci porterebbe nel caos. Macron vuole modernizzazione il Paese e il suo essere bipartisan potrebbe aiutare a creare il consenso necessario. È l'unico che può tentare l'impresa senza paralizzare il Paese con le proteste. Detto questo, non è ancora sicuro che Macron abbia vinto" [ ... ].

la Repubblica


Dice Mario Monti di Macron :


Mario Monti: "Macron vuole realizzare quello che io ho provato a fare in Italia"

Intervista all'ex presidente del Consiglio: "Lo conosco da 10 anni e gli do del tu. Ha un grande fiuto politico"

Vince Macron in Francia e in Italia tutti vanno a chiedere a Mario Monti (cioè al senatore a vita, all'ex Presidente del Consiglio e ministro dell'Economia, al Presidente dell'Università Bocconi), se lui, il professor Monti, è un "macroniano". In attesa di una risposta scontata ("Sì") a una domanda mal posta. Perché semmai è Macron che è un montiano (di una generazione dopo). Anzi Monti potrebbe dire: "Macron c'est moi".

Appena sicuro l'esito del voto, lei ha parlato di "un magnifico successo..."

Gli ho mandato questo telegramma: "La tua elezione a Presidente della Repubblica, caro Emmanuel, dà speranza a tutti gli europei. Sotto la tua guida, la Francia tornerà a dare un forte impulso alla costruzione europea. Soprattutto, hai dimostrato ai politici di tutta Europa che si possono vincere le elezioni dicendo la verità ai cittadini, chiedendo loro di impegnarsi per cambiare il paese, non facendo promesse impossibili da mantenere".

Gli dà del tu? Da quanto tempo lo conosce?

Sì gli do del tu. Lo conosco dal 2007, fanno dieci anni, ricordo con soddisfazione il nostro comune impegno nella Commissione Attali.

Nel 2007 Macron non aveva neppure trent'anni...

Ai tempi della Commissione Attali essendone vicesegretario aveva un compito direi molto tecnico, curava la redazione dei testi, ma aveva un'intelligenza veramente viva. Cinque anni dopo, durante la pesantissima crisi del 2012, Macron - che non faceva ancora parte del governo francese, ma era l'assistente del presidente Hollande e io ero presidente del Consiglio italiano - giocò un ruolo chiave nel vertice del 28 e 29 giugno. Fu lui a gestire la trattativa con la Germania e riuscire in un accordo per cui la Cancelliera Angela Merkel fu criticata in patria, ma che permise alla Banca centrale europea di operare negli anni successivi così come è avvenuto. Lì Emmanuel Macron fu utilissimo [ ... ].

Huffington Post


E così torniamo ad Attali, il cerchio si chiude.
 

5

Vi consiglio, come ultima lettura, questo post su ScenariEconomici.it : “Il mentore di Macron (Attali) ha previsto il fallimento dell’Italia, per salvare l’EU. Pessime notizie per il futuro” [ 6 ].
La “Italia” ( ed altri Paesi europei periferici ) verrà fatta a pezzi dall'asse franco-tedesco ?

Gli ingredienti ci sono.

{ sarà bello }.


[ ... ]

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8 commenti:

  1. Risposte
    1. Beh ...
      io trovo “sorprendente” che questo post, dopo solo 1 giorno, abbia scalzato [ Malena e l'Agnello ] – cioè l'argomento fica – dalla top ten dei post più letti del mese ( vedi classifica qui a destra, nella spalla ).

      :O

      ===

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  2. Monti ha avuto la virtù encomiabile di ricordare la necessità delle sostenibilità del bilancio (che significa, nelle condizioni attuali, un bilancio in sensibile attivo per decenni, per poter appianare il debito).

    Per il resto, predicava bene e razzolava male (sosteneva il TAx in Val di Susa, uno dei più insensati e ciclopici devastazioni del bilancio statale).

    Macron è un'altro di plastica.

    Nota
    Per dirla alla Greenpeace la plastica è un problema senza soluzione.

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    1. Molto costoso e quindi sprecone, il [ memorandum di Monti al Popolo ].

      ===

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    2. Il problema è che, come tutti, il popolo vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
      Poiché questo non è possibile, non lo è neppure per il popolo.
      I vertici diventano demagogici per ottenere il consenso del popolo e questo li vota: la risonanza "botte piena e moglie ubriaca" si compie con risultati e prospettive funeste.
      I sinistri invasati e sinistranti, che riescono sempre a superare in peggio persino la demagogia nazionalpopolare, hanno aggiunto e imposto che la cuccagna debba essere per più tutti.
      Il risultato è il deficit perenne e debiti sempre più pesanti. Molte persone si baloccano pensando che gli stati non possano fallire, questa è un'altra delle credenze assurde.
      Persino imperi enormi, come quello romano o sovietico, sono crollati, come decine e decine di intere culture (prego leggere la "simpatica" trattazione Collasso - Come le culture decidono di morire o vivere, di Jared Diamond).
      Nulla da inventare o scoprire nel 2017.
      Il campo degli ori zecchini non è mai esistito.

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    3. Sono grossomodo d'accordo, Uomo.
      Ma il periodo montiano, introdotto da un assalto mediatico al presidente del Consiglio in carica ( Silvio Berlusconi ) ed allegata speculazione finanziaria internazionale, ha avvicinato il momento del fallimento dello Stato “italiano”, peggiorandone drammaticamente i conti, e di 20 punti il rapporto tra debito pubblico e PIL ( vatti a guardare i grafici ).

      Molte persone si baloccano pensando che gli stati non possano fallire, questa è un'altra delle credenze assurde.

      Questa credenza popolare è una stupidaggine, condordo.
      Mi sono rotto i coglioni di farlo presente, con tono pacato e con qualche argomento macroscopico, perché ottenevo il classico muro di gomma della mente e la nomea di menagramo.

      prego leggere la "simpatica" trattazione Collasso - Come le culture decidono di morire o vivere, di Jared Diamond

      E lo terrò presente.
      Certo, dovrei battezzare la sezione Comodino qui di fianco, nella spalla del blog, per tenere a mente i testi da leggere nelle proprie settimane.

      ===

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  3. C'è da dire una cosa: queste elezioni francesi hanno tuttavia mostrato come l'élite non abbia più nessun bisogno di nascondersi e come certi argomenti (distruzione delle sovranità nazionali, immigrazioni di massa a scopo sostituzione popolazioni, transumanesimo digitale, genetico e sessuale, provatizzazione dell'economia e delle risorse) non siano più celate in nessuna "hidden agenda" ma siano bellamente proposte come argomento di campagna elettorale. E la gente lo ha votato perché sa tutto ciò e gradisce. Il sentimento di auto distruzione non è allagato all'ignoranza (hanno votato Macron perché non sapevano), ma al contrario alla conoscenza (votano Macron perché distruggere il prossimo è più importante che salvaguardare se stessi).

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    1. Le pulsioni nichiliste, autodistruttive, sadiche per essere, infine, masochistiche, sono un segno della corruzione di queste società di plastica.
      Basta osservare le isterie di massa, consumistiche o di ideologie di plastica, che comportano il degrado sempre più veloce delle anche proprie condizioni di vita, a cui aderiscono masse giulive di lobotomomizzati nella catechesi dell'oppio chiesastico e in quella, gramsciana, di quello marxista.

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