Buongiorno


Aggredita di mattina in pieno centro: «Mi ha presa a pugni, ora ho paura»

Via Begatto, la vittima è una studentessa di 22 anni: ha riportato ferite alla testa, ma non sono gravi. L'uomo voleva rubarle lo zainetto. «Ma io non ho lasciato la presa e ho iniziato a urlare».

[ ... ]

Eleonora, che è successo?

«Erano circa le 11:30, stavo rientrando nell'appartamento che condivido con alcuni inquilini – risponde lei, dolorante, con un cerotto sulla fronte e sangue su naso e sopracciglio – [ ... ] Lui mi ha detto, con un forte accento straniero: “Quello zaino è mio”, indicando lo zainetto che portavo su una spalla [ ... ]. Probabilmente mi sono trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato, però questo non deve più succedere. Servono controlli e tutele»

Federica Orlandi

QN – Il Resto del Carlino Bologna, 28 gennaio 2020, pag. 17


1

Puntuale.

Una ''meravigliosa'' ''risorsa'' ha così deciso di dare il benvenuto al secondo quinquennio di LVI Bonaccione, nella città [ 1 ] e nella regione [ 2 ] che da svariati anni sono al vertice della classifica italica della criminalità. Ma non si deve dire ... ''sono tutte balle'' rispondono i beoti piddini che eleggerebbero anche un cavallo ( cit. Raffaele ) purché ''anti-fascista''.
Lo spurgo è probabilmente un seriale di questo tipo di crimine : nell'articolo si legge che si è allontanato tranquillamente dal luogo dell'aggressione, camminando e non correndo, parlando addirittura con una donna che gli aveva chiesto spiegazioni. Ed è sparito.
E' la calma di chi l'ha fatta franca tante volte, e sa che la farà franca ancora tante volte.
Come talvolta lascio a commento di questi casi, e rimarcando la gravità dell'episodio nonché l'auspicio ch'esso venga punito celermente ( speranza che statisticamente è però assai esigua ) spero, nella disgrazia, che la sventurata sia una ''sardina'' ''no border'' di quelle che vanno in piazza con i cartelli ''Welcome to the refugees'', ''Abbasso i confini'', contro le forze dell'ordine, e simili.
E non lo scrivo per sadismo né per meschina “rivalsa” né per altro tipo di piacere personale “di pancia” : giusto per la coerenza tonda del rapporto causa-effetto.


2

Secondo appunto sulla chiusura dell'intervista : l'auspicio di “più controlli e tutele”, che, senza citare una pena certa, giusta e severa per chi commette reati e magari l'espulsione da questo Paese, suggerisce l'idea del contenimento del danno cioè una mentalità iper-garantista che ha radicato in E-R come la zizzania.
Una visione del tutto insufficiente – anzi a boomerang – stante uno Stato che ha fatto entrare di tutto e di più, e un sistema giudiziario bonaccione con chi delinque.

[ ... ]

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3 commenti:

  1. https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13559373/matteo-salvini-citofono-pilastro-tunisini-arresti-banda-blitz-anti-droga.html

    Il sinistro teatrino dei sinistranti contro il dito e' sempre piu' grottesco con la luna che diventa sempre piu' grande, chiara.
    Osservavo il grottesco video di Cathy la Torre, intervista al ragazzo del Pilastro, uno degli innumerevoli panettoni di odio, di antagonismo, di antiquesto e antiquello con glassa zuccherina arbcobaleno a ricoprire la massa scatologica, talmente rozzo che non ci sarebbe miglior campagna promozionale per i resistenti al degrado, alla crominalita' arcobalenghi e alle forze che resistono, che la parte finale.
    Ah, la signora, all'indomani si e'ritovata l'auto con i cristalli in frantumi.
    Predicazione e realta', fatti.

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    1. Per "la signora" intendo la signora del Pilastro che racconto' a tale signor Salvini cosa succede nel paradiso multiculturale del Pilastro.

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    2. Sì.
      La meccanica consequenziale dei fatti ci racconta di un ambiente sociale guasto, in cui i problemi si risolvono a mazzate. La signora che forse a torto ha indicato quell'appartamento, gira armata di rivoltelle da anni : è lei la cattiva, oppure c'è stato un guasto di cui la forza politica che ha governato la città quasi ininterrottamente per 75 anni – PCI → PD – è pienamente responsabile fin dalle origini ?

      Il quartierino del Pilastro è arcinoto a 051, e praticamente da quando venne costruito, per essere il principale quartiere della mala locale.
      Negli ultimi anni, sono state iniettate famiglie e singoli sani, tipo dipendenti e pensionati delle Poste Italiane. La situazione sembra essersi un po' calmata, ma semplicemente i delinqui autoctoni – che persistono, vedi [ la coppia del veleno ] – vengono progressivamente sostituiti da famiglie problematiche alloctone.
      Tra le quali ci sono senz'altro soggetti che si rimboccano le maniche e si danno da fare per risalire la scala sociale onestamente, e pertanto vanno rispettati, tuttavia l'impronta criminale rimane una caratteristica precipua della zona.

      Peraltro il quartierino ( incluso nel Quartiere San Donato ) venne progettato e realizzato sulla base di un progetto urbanistico buono, mutuato dalla filosofia del kvartal sovietico che ho sperimentato in prima persona a Tashkent in Uzbekistan, nel 2008-9 : un mini-quartiere auto-sufficiente in sé, con un centro commerciale, un poliambulatorio, campi sportivi per praticare gli sport più popolari, ampi giardini e, in più, garage sistemati su un livello diverso ( inferiore ) da quello dei pedoni.
      Ma la gestione delle case popolari insiste sull'allocare le mele marce in mezzo alle mele sane, corroborata da una classe politica che per ignavia e/o interesse dissimulati dall'iper-garantismo sociale intriso di “tolleranza”, “integrazione”, e altre parole-chiave che in Verità contengono l'esatto contrario della forma dichiarativa, non agisce perentoriamente per tagliare di netto e cauterizzare le appendici cancerogene.
      Persiste la [ limitazione del danno con iniziative di “integrazione” ], la carota in vece del bastone. Servirebbe l'uso di entrambi gli strumenti, ma viene prediletto di gran lunga il primo.
      Il risultato, è la rigenerazione della mala sul territorio.

      Ora, di fronte a tutto questo, la citofonata di Salvini – al limite oppure oltre la linea rossa tra campo legale e illegale – mi fa sorridere.

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