“d” eufonica


D (EUFONICA)

La grammatica italiana (2012)

Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), evitando la sequenza di due vocali consecutive.

In realtà, l’effetto di cacofonia (ovvero ‘suono sgradevole’) si verifica soltanto quando c’è una sequenza di due vocali uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in quello scritto – è consigliabile ricorrere alle forme ed e ad solo quando la parola successiva comincia con la stessa vocale

ed eccoci, ed era, ed Enrico, ed elencò ma e aprì, e obiettò, e inverno, e urlava ad arrivare, ad avere, ad Ancona, ad altro ma a esibirmi, a indicare, a Ostia, a uso e consumo

Fanno eccezione, perché ormai consolidate dall’uso, sequenze fisse come tu / lui / lei ed io, ad esempio, ad eccezione, fino ad ora, dare ad intendere.

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USI

Fino a non molto tempo fa, la d eufonica veniva aggiunta anche alla congiunzione o, dando vita alla forma od, in disuso ormai da qualche decennio

Versi tronchi od ossitoni (P. P. Pasolini, Passione e ideologia).

STORIA

Secondo alcuni la d eufonica non è un elemento artificiale, ma trova la sua origine nelle consonanti finali delle basi latine et (da cui l’italiano e), ad (italiano a) e aut (italiano o). Le regole dell’eufonia e della cacofonia, peraltro, sono soggette al gusto e alla sensibilità del tempo e variano dunque di epoca in epoca. Nei secoli passati, la d eufonica poteva essere usata anche con le forme (ned), se (sed) e che (ched).

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Treccani


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Dell'argomento se n'è discusso di nuovo nella comunità di Wiki ITA qualche giorno fa : [ 1 ].

Uso spesso la “d” eufonica ed oltre la casistica consigliata, sia nella forma scritta che in quella parlata.
Mi sembra che l'incontro di due vocali non di rado produca l'interruzione della pronuncia, causando un inciampo, uno sforzo, mentre aggiungendo la “d” finale alla congiunzione la dizione sia scorrevole nonché più piacevole ( vedi etimo di “eufonia” ).
Certo, con l'esclusione delle ridondanze del tipo “studio ed edizione”, “suoni od odori” [ 2 ].

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