C19/N



Qualche numero

di Marco Poli


Consiglio la lettura integrale di un post abbastanza crudo sui bambini e la scuola, sostenuto da opportune e valide fonti, consigliatomi dall'amica Giulia Inverardi : ''Covid-19: cosa è successo ai bambini e ai ragazzi?'' [1].

Mentre la gran parte dei Paesi europei ed altri nel mondo hanno eseguito un lockdown scolastico limitato nel tempo, e già a maggio riaprivano alcuni livelli didattici [2], il Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina all'inizio di aprile annunciava un perentorio ''tutti a casa'' fino a settembre, e magari oltre [3].

Quindi, sono seguite ipotesi raccapriccianti per la didattica in aula, tra alunni instabulati come polli d'allevamento in parallelepipedi di plexiglas [4] { idea dapprima promossa dallo stesso Ministro, poi ritirata malamente dopo le opportune critiche [5], e con coda stucchevole sulla grafia del termine [6] } e il voto in condotta Covid proposto dai presidi italici [7].

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Nel frattempo, apprendiamo [1] che nel quadro del disagio diffuso { [8] ... } la maggioranza dei bambini sta soffrendo conseguenze psicologiche rilevanti per il dissennato lockdown declamato dal Dittatore Giuseppi [9], nel quale, come detto, è stato inclusa la chiusura sine die delle strutture scolastiche fisiche.
Chiusura meramente dannosa, siccome gli studi condotti in Francia, Germania, Olanda – ma anche quello condotto da Crisanti a Vo' in Veneto – evidenziano che i bambini non sono veicoli significativi di contagio [1] :


Che ruolo hanno i bambini nella trasmissione del virus?

Stanti gli studi scientifici e le evidenze dagli altri paesi ad oggi disponibili sul ruolo dei bambini nella trasmissione del virus, l’apertura delle scuole non dovrebbe creare paure perché i dati sono rassicuranti: i bambini e i ragazzi si ammalano meno e hanno meno probabilità di trasmettere il virus alle persone con cui entrano in contatto. Mentre è noto che i bambini siano veicolo di infezione per malattie come l’influenza stagionale, gli studi finora condotti mostrano che ciò non sia vero nel caso del COVID-19 [ ... ].

Una indagine condotta nella regione francese Crépy-en-Valois, a nord-est di Parigi, recentemente pubblicata, ha analizzato l’andamento dell’epidemia su un campione di 1.340 persone, di cui 510 bambini di sei diverse scuole elementari. Prima che le scuole chiudessero per le vacanze di febbraio e per il successivo lockdown, sono stati riportati solo tre casi di infezione riconducibile al Sars-Cov-2 nei bambini i quali, peraltro, hanno manifestato sintomi lievi della malattia [ ... ]. La bassa percentuale degli infettati tra il personale docente (7,1%) e non docente (3,6%), contrapposta all’alta percentuale degli infetti tra i genitori dei bambini (61,0%) ha portato alla conclusione che i bambini non siano stati il veicolo per la trasmissione del virus. I ricercatori ipotizzano che, al contrario, possano essere stati i genitori ad infettare i figli e non viceversa.

Un altro studio condotto tra aprile e maggio a Parigi, la regione più colpita dall’epidemia in Francia, su 605 bambini e ragazzi di età compresa fra gli zero e i 15 anni conferma i risultati dell’indagine preliminare appena descritta: i bambini sembrano essere meno suscettibili alla malattia e sono probabilmente anche poco contagiosi [ ... ]. I ricercatori hanno combinato i risultati di tamponi e test sierologici con lo scopo di valutare la diffusione del virus tra i più giovani. Si è visto che fratelli e sorelle all’interno di famiglie con almeno un membro affetto non risultavano più facilmente positivi al tampone né all’esame sierologico e questo conferma che il contagio dei bambini avvenga attraverso i genitori.

Anche lo un recente studio condotto da Andrea Crisanti a Vò Euganeo, che uscirà a breve su Nature, conferma che i bambini non si ammalano anche in presenza di una forte esposizione: dei 234 bambini sotto i 10 anni presi in considerazione, nessuno è risultato positivo al virus, nemmeno i 13 che hanno vissuto a contatto con positivi in grado di trasmettere l’infezione [ ... ].

Le scuole hanno ricominciato la didattica in presenza in diversi stati europei. In Germania la spinta alla riapertura è seguita ai risultati di uno studio preliminare di quattro università tedesche (Heidelberg, Friburgo, Tubinga e Ulm) su 2.500 bambini di età compresa fra uno e dieci anni e i loro genitori. Dai test effettuati è emerso che nel periodo preso in esame, tra aprile e maggio, un bambino e un genitore si sono ammalati, mentre 64 sono risultati positivi al test sugli anticorpi, dunque avevano contratto il virus senza accorgersene. Meno di un terzo dei contagiati erano bambini. Nella maggioranza di casi di genitori contagiati, poi, non si osservava l’infezione nei figli, confermando che i bambini sono meno suscettibili al virus Sars-Cov-2 [ ... ].

In Olanda alla riapertura delle scuole, avvenuta gradualmente fra l’11 maggio e l’8 giugno, senza misure di distanziamento sociale stringenti, non è conseguita l’insorgenza di focolai e i test condotti sul personale scolastico dal 6 maggio in poi non ha mostrato un aumento dei casi in percentuale positivi al Sars-Cov-2 [ ... ].

L’esperienza olandese conferma, ancora una volta, l’impatto minimo della riapertura delle scuole sull’evoluzione della pandemia.

[ ... ].

Pillole di Ottimismo


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Note

[1] : ''Covid-19: cosa è successo ai bambini e ai ragazzi?'', Pillole di Ottimismo, Facebook, 8 luglio 2020, [ https://www.facebook.com/pillolediottimismo/posts/143191087421371 ].
[2] : Notizie, Facebook, 6 giugno 2020, [ https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10221686751294563 ].
[3] : ''Azzolina: “Tutti ammessi a esami maturità e terza media. Ipotesi scuola a distanza a settembre”'', Susanna Picone, Fanpage.it, 5 aprile 2020, [ https://www.fanpage.it/attualita/azzolina-tutti-ammessi-a-esami-maturita-e-terza-media-ipotesi-scuola-a-distanza-a-settembre/ ].
[4] : ''Dopo gli aeroplani e le spiagge, ecco gli alunni di plexiglass'', Stefania Carini, Linkiesta, 6 giugno 2020, [ https://www.linkiesta.it/2020/06/scuola-plexiglass-azzolina-banchi-plastica/ ].
[5] : ''Retromarcia, dietrofront. Niente scatole di plexiglas attorno ai banchi degli alunni alla riapertura delle scuole a settembre, assicura la ministra Azzolina dopo giorni in cui se ne dibatte, in cui appaiono foto, disegni, ipotesi. Dopo che nelle interviste aveva parlato di qualcosa di molto, molto simile: "A seconda dello stato del virus, per dare sicurezza agli studenti si potranno prevedere "pannelli in plexiglas nelle aule a compartimentare i banchi" .'';
nell'articolo ''Il dietrofront di Azzolina: "Niente gabbie di plexiglas in classe"'', la Repubblica, 8 giugno 2020, [ https://www.repubblica.it/scuola/2020/06/08/news/azzolina_niente_gabbie_di_plexiglass_in_classe-258746765/ ].
[6] : ''Lite Azzolina-Salvini su come si scrive "plexiglas"'', la Repubblica, 9 giugno 2020, [ https://www.repubblica.it/cronaca/2020/06/09/news/lite_azzolina-salvini_su_come_si_scrive_plexiglas_-258825284/ ].
[7] : ''Scuola: voto a chi rispetta (o meno) le regole anti-COVID. La proposta dei presidi'', Teresa Maddonni, Money.it, 13 luglio 2020, [ https://www.money.it/Scuola-voto-a-chi-rispetta-o-meno-regole-anti-COVID-proposta-presidi ].
[8] : Qualche numero, Facebook, 10 maggio 2020, [ https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10221411854662319 ].
[9] : Qualche numero, Facebook, 6 giugno 2020, [ https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10221783780680237 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 18 luglio 2020 [ 10 ]; su FB : [ 11 ] }.


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