3... 2... 1... Biden


Essere larve in tempo di guerra

di Riccardo Paccosi


In America, ritorna la sinistra al potere e ritornano, a ruota, le guerre di sinistra.
E' notizia di pochi giorni fa che gli Stati Uniti abbiano inviato, infatti, un nuovo contingente di truppe blindate sul teatro di guerra siriano [1][2].
Trump aveva dovuto proseguire per un po' l'agenda politica del predecessore: ovvero generare caos nella regione e finanziare il terrorismo jihadista. Due anni fa, però, finì con lo smobilitare l'impegno americano sul teatro di guerra siriano.
Se ora la partita ricomincia, è bene ricordare cos'abbiamo rischiato dal 2014 al 2018.

Durante la Guerra Fredda, USA e URSS si sono sempre combattuti per interposta persona: i sovietici foraggiavano i Vietcong contro cui combattevano gli americani, gli americani foraggiavano i mujaheddin contro cui combattevano i sovietici e così via. Se le truppe sovietiche e americane avessero avuto anche un minimo scontro a fuoco diretto, sarebbero scattati in automatico i protocolli nucleari.
Nella guerra siriana, ebbene, abbiamo trovato per la prima volta gli eserciti americano e russo attivi e contrapposti sul medesimo teatro di guerra.

Quando Trump, proseguendo l'agenda del suo predecessore, bombardò la Siria nell'aprile 2018, i giornali riportarono – ma solo nel corpo del testo, non nei titoli, negli occhielli o nei sommari – che durante i colloqui per la formazione del nuovo governo italiano, Mattarella avesse parlato con tutti i leader politici del fatto che, in caso di scontro a fuoco diretto fra le due superpotenze, l'Italia avrebbe dovuto istituire immediatamente un Governo di Guerra con tutti i partiti dentro.

In tutte le guerre di tutte le epoche, governare in uno stato di guerra implica non solo il dover fronteggiare il piano militare, ma anche la necessità di garantire coesione al proprio paese.
Ora, nel caso di un eventuale scontro militare diretto tra Nato e Russia – che sarebbe estremamente pericoloso anche nell'ipotesi che si riuscisse a contenere l'escalation termonucleare – i governanti avrebbero l'indubbio vantaggio di trovarsi di fronte a delle opinioni pubbliche già assoggettate; si troverebbero di fronte, cioè, a una massa pronta ad accettare qualsiasi menzogna propagandistica e qualunque retorica neo-nazionalista (con l'Europa e l'occidente al posto della nazione e dell'etnia).
Dopo dieci mesi di reclusione accettati pedissequamente e passivamente e dopo dieci mesi di sospensione dei diritti costituzinali incassati senza battere ciglio, gli esseri umani risultano essere ridotti a delle larve, felici di contorcersi e strisciare sotto il comando degli apparati di potere.

Dunque, se da una parte la guerra è una tragedia sempre e comunque, dall'altra il sapere che un eventuale accensione di conflitto bellico verrebbe vissuta nell'accondiscendenza più totale da parte della popolazione, risulta oltremodo sconfortante.
Non è auspicabile ritrovarsi in uno stato di guerra: ancor meno lo è il ritrovarcisi in compagnia delle larve.

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Note

[1] : ''Arriva Biden, e gli USA tornano potentemente in Siria. Nuovo “Nobel per la Pace” in arrivo'', scenarieconomici.it, 22 gennaio 2021, [ https://scenarieconomici.it/arriva-biden-e-gli-usa-tornano-potentemente-in-siria-nuovo-nobel-per-la-pace-in-arrivo/ ].
[2] : ''Biden mostra il suo vero volto: Siria invasa da elicotteri d’attacco e caccia USA nel suo primo giorno di mandato'', Diego Fusaro, Radio Radio, 23 gennaio 2021, [ https://www.radioradio.it/2021/01/biden-mostra-il-suo-vero-volto-fusaro/ ];
su YouTube : [ https://www.youtube.com/watch?v=LGa62-MOD0I ].

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{ prima pubblicazione del post su FB, il 24 gennaio 2021 : [ 3 ]; su VK : [ 4 ] }.


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