C19/N



Grafico della ripartizione dei soggetti positivi al test del tampone, da Lab24, Il Sole 24 Ore.



Glossario

di Marco Poli


Altro termine deformato e abusato ripetutamente dalla ''editoria seria e responsabile'' è ''contagio'', da cui ''contagiato''. Ho stigmatizzato l'errore linguistico con finalità retorica chiaramente peggiorativa del contenitore delle nostre vite più volte, nelle discussioni su questo ed altri social net, ma non gli avevo ancora dedicato un post di glossario.

''Contagio'' e ''contagiato'' sono parole che immediatamente richiamano alla mente la malattia, eppure la statistica del fenomeno bio-mediatico in corso è assai chiara e bene stabilizzata dal luglio dell'anno scorso : nel 95% circa dei casi, il soggeto che recepisce il coronavirus SARS-CoV-2 è asintomatico oppure vive la convivenza con il microrganismo in modalità paucisintomatica. In altre parole non palesa alcun sintomo, oppure presenta una sintomatologia così ridotta da non stigmatizzare con chiarezza il tipo di malattia in causa ( la Covid-19 ) cioè le conseguenze più pericolose ( ad esempio, la polmonite bilaterale ), e non necessita il ricovero ospedaliero [1].

Come nel caso ( ben più grave ) del virus HIV e dell'AIDS, è possibile essere ''positivo'' cioè contrarre il virus, ma non sviluppare la malattia.
Al contrario di quella combo, il positivo al SARS-CoV-2 si negativizza autonomamente dopo un paio di settimane, oppure dopo una cura a domicilio da eseguire con medicinali di facile reperibilità [2].

2

A tal riguardo, la Treccani è chiara.
Nel Vocabolario, si legge :


contàgio

contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, ecc.), ovvero attraverso insetti o animali trasmettitori dei microrganismi infettivi: il c. del tifo, della peste, del colera; pericolo di c.; comunicare, prevenire, evitare il contagio. [ ... ].

[3]


Nell'Enciclopedia, la nozione viene esposta più succintamente :


contagio

contagio La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata a una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, effetti letterecci ecc.), ovvero insetti o animali trasmettitori dei microrganismi infettivi [ ... ].

[4]


Di conseguenza, ''contagiare'' è ''comunicare una malattia per contagio'' [5].

Ricordo che il prof. Giorgio Palù sottolineò il voluto errore seriale in alcune interviste, enunciando la definizione corretta dei termini e la loro origine [6].

=

Note

[1] : il 94,9% al 14 febbraio 2021, in ''Coronavirus in Italia, i dati e la mappa'', Lab24, Il Sole 24 Ore, [ https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/# ];
nell'immagine allegata, il ritaglio della ripartizione percentuale dei positivi al test del tampone tra isolamento domestico ( rosa chiaro ), ricovero ospedaliero in corsia Covid-19 ( rosa scuro ), e ricovero ospedaliero in terapia intensiva ( rosso ); dati aggiornati al 14 febbraio 2021.
[2] : IppocrateOrg.org, sito ufficiale, [ https://ippocrateorg.org/ ].
[3] : ''contàgio'', Vocabolario Treccani, [ https://www.treccani.it/vocabolario/contagio/ ].
[4] : ''contagio'', Enciclopedia Treccani, [ https://www.treccani.it/enciclopedia/contagio ].
[5] : ''contagiare'', Vocabolario Treccani, [ https://www.treccani.it/vocabolario/contagiare/ ].
[6] : ''Notizie'', Marco Poli, VK, 22 ottobre 2020, [ https://vk.com/wall170191717_632 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 15 febbraio 2021 : [ 7 ]; su FB : [ 8 ] }.


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