C19/N – Charlotte Bellis è stata respinta dalla Nuova Zelanda


Notizie

di Marco Poli


Una giornalista neozelandese in stato di gravidanza è stata respinta dal suo Paese in base alle folli e rigide norme ''anti-Covid'', e, al contrario, ha ricevuto ospitalità dai talebani.

1

Chi è Charlotte Bellis [1]?

36 anni, giornalista freelance di stanza a Kabul ( Afghanistan ).

Nata e cresciuta a Christchurch ( Nuova Zelanda ), ha studiato al St. Margaret's College prima di trasferirsi negli USA per laurearsi in Arti all'Università del Missouri-Columbia, dove si è specializzata in Giornalismo, ha ricevuto un Premio Emmy per le produzioni audiovisive [2], e ha fatto parte della squadra di tennis [3].

Dopo gli studi, ha lavorato per l'edizione locale di SkyNews, 60 Minutes ( storica trasmissione della CBS ), BBC News, per approdare all'edizione in lingua inglese di Al Jazeera : 6 anni tra Londra e Doha, con esperienza biennale di reportage dall'Afghanistan [4][5].

Nell'agosto del 2021, fu ammessa alla conferenza stampa dei talebani [6] che da pochi giorni avevano occupato Kabul dopo il ritiro degli statunitensi [7] e chiese al portavoce Zabiullah Mujahed quale sarebbe stata la condizione femminile nel nuovo assetto politico, ricevendo una laconica risposta di garanzie e diritti così come sono prescritti dalla legge islamica là applicata ( Sharia ) [5][8].
La settimana successiva ha dato alla luce la primogenita [9] concepita assieme al compagno Jim Huylebroek, fotografo del New York Times [10].

2

Poche settimane fa, Charlotte ha scoperto di essere incinta per la seconda volta e ha espresso il desiderio di partorire nel suo Paese nativo, ma è stata respinta dai burocrati in ottemperanza alle rigide e psicotiche regole ''anti-Covid''.
Ha spiegato le cose nel dettaglio in una lettera pubblicata dal New Zealand Herald [9]: tornata a Doha ( capitale del Qatar e sede principale del network Al Jazeera ), avendo il ciclo in ritardo ha fatto un test, che è risultato positivo.

Problema #1 : in quel Paese arabo, la Legge condanna le donne non sposate che hanno rapporti sessuali, pertanto non le era possibile ricevere assistenza medica ( anche il medico sarebbe stato a rischio di galera ).

Ha pertanto deciso di licenziarsi ( perdendo reddito, assicurazione sanitaria e residenza nel piccolo e ricco Paese del Golfo Persico ), e ha prenotato voli e quarantena in Nuova Zelanda per la fine di febbraio.
A novembre è volata in Belgio, Paese nativo del compagno.

Problema #2 : il visto per i cittadini extra-Schengen ha una durata di soli 3 mesi.

Non ce l'avrebbe fatta a soggiornare fino al giorno prenotato per il ritorno in Oceania, e l'unico altro Paese per il quale aveva un visto valido era l'Afghanistan : ha chiesto di potere tornare, e la risposta è stata positiva.
In aggiunta, lo psicotico Governo neozelandese ha posticipato la data di riapertura delle frontiere.
A gennaio Charlotte ha tentato la procedura d'emergenza, a fronte di statistiche ufficiali raccapriccianti : il 95% dei cittadini neozelandesi che hanno dichiarato di non potere rimanere nel sito estero in cui si trovano ( e l'86% di coloro che hanno addotto ragioni di sicurezza e salute ) è stato respinto dal proprio Paese !

Problema #3 : la mattina del 24 gennaio, nonostante 59 documenti inoltrati per via legale al MIQ ( Managed isolation and quarantine, l'ufficio che si occupa degli ingressi nel tempo della psico-pandemia e della quarantena ) [11], la richiesta avanzata ha ricevuto risposta negativa.

Secondo i burocrati, non è ammissibile che la donna abbia prenotato il volo oltre i 14 gg. dalla richiesta d'ingresso, non avrebbe presentato alcuna prova valida ( ! ), e nel Paese in cui si trova potrebbe avere adeguata assistenza medica ... l'Afghanistan, appunto.
La sua pratica è stata pertanto chiusa.


trad.

Ho pensato di inviare loro una storia che ho fatto in ottobre in un ospedale per la maternità a Kabul, dove non avevano elettricità, quindi partorivano con i cellulari di notte. Non potevano fare il parto cesareo e l'unica medicina che avevano erano pastiglie di paracetamolo avvolte in un giornale stropicciato. Il personale dell'ospedale ha detto che anche quelli si sarebbero esauriti nel giro di un mese. Le Nazioni Unite hanno scritto di recente che si aspettano che 50.000 donne in più moriranno durante il parto in Afghanistan entro il 2025 a causa dello stato di cura della maternità. Nota "extra": il totale sarà più vicino a 70.000.
Qui, rimanere incinta può essere una condanna a morte.

[9]


A questo punto, la giornalista ha contattato amici e un politico neozelandese, chiarendo che era intenzionata a raccontare la storia ai media ...

toh !

Il 26, ha ricevuto una seconda lettera dal MIQ, stavolta possibilista. La sua richiesta è stata ripristinata ed è attualmente sotto esame, ed è stata chiesta una prova dello stato d'immigrazione del compagno belga.
In realtà, egli aveva già fatto richiesta di un visto per ''ragioni critiche''.

Il 27 – con una tempistica insolitamente breve per qualsiasi apparato burocratico – è arrivata la risposta positiva : il visto è stato repentinamente approvato, e il belga può richiedere un posto MIQ d'emergenza.

Commenta così, la Bellis :


trad.

Il mio avvocato, che ha rappresentato quasi 30 donne neozelandesi incinte rifiutate da MIQ, non ha mai assistito a una tale inversione di tendenza. Perché noi? Dovrei essere grato per il fatto che sembra che stiamo ricevendo un trattamento preferenziale e che il nostro caso stia andando avanti dopo che l'ufficio del ministro Hipkins ha sentito di un incombente mal di testa politico? [ ... ] Il mio avvocato ha portato MIQ in tribunale otto volte per conto di kiwi rifiutati e in gravidanza. Appena prima del caso, ogni volta, MIQ trova loro miracolosamente una stanza. È un modo efficace per annullare un caso ed evitare di creare un precedente legale che riterrebbe che MIQ violi effettivamente la Carta dei diritti della Nuova Zelanda.

[9]


E ancora :


trad.

Anche se io e Jim non abbiamo ancora ricevuto l'approvazione per tornare in Nuova Zelanda, non mi siederò a Kabul, sperando che ci facciano scivolare attraverso la porta sul retro di MIQ. Ci hanno rifiutato, come se avessero così tante migliaia di altri neozelandesi disperati, e apparentemente, a causa di chi siamo e delle risorse che abbiamo. Hanno silenziosamente ribaltato la loro sentenza e ora stanno "esaminando la nostra domanda".

[9]


E' semplicemente paranoica ed aberrante la trafila che una persona con cittadinanza neozelandese, oltretutto gravida, deve fare per tornare nel SUO ( tale, dovrebbe essere ) Paese.
La Nuova Zelanda ha accolto migliaia di profughi afghani, e respinge i propri cittadini.
Così, la donna ha deciso di rendere pubblica la sua situazione :


trad.

Lo scrivo per le persone che ogni giorno mi mandano messaggi: ho bisogno di cure, mio padre ha mesi da vivere, mi sono perso il funerale della persona amata, sono in pericolo, o il mio visto è scaduto, non ho nessun posto dove andare ... e sono stato rifiutato. Non ho un percorso verso casa.

La nostra storia è unica nel contesto, ma non nella disperazione.

[9]


Ad agosto dell'anno precedente, aveva chiesto ai leader talebani cosa avrebbero fatto per garantire i diritti delle ragazze e delle donne afgane.
A gennaio è stata respinta dal suo Paese, un ''democratico'' Paese della parte più ricca del mondo.

2.1

Vi esorto a leggere la ridicola replica del piccolo burocrate a capo del MIQ, sul fondo dell'articolo sopra tradotto [9]: il classico ''muro di gomma'' ad autodifesa, e la negazione della Realtà Concreta di un Paese problematico come quello centro-asiatico, in cui i collegamenti aerei con il resto del mondo sono irregolari.
Più la paranoia bio-securitaria :


trad.

Vogliamo che ogni neozelandese attualmente all'estero che voglia tornare a casa sia in grado di farlo. Tuttavia, vogliamo che tornino a casa in una Nuova Zelanda sicura, in modo sicuro. Negli ultimi due anni il nostro sistema di isolamento gestito è stato ciò che ha tenuto al sicuro i neozelandesi.

La nostra storia è unica nel contesto, ma non nella disperazione.

[9]


L'aggettivo ''sicuro'' ( ''safe'', in lingua inglese ) ricorre 3 volte in due righe.
Infine, il piccolo burocrate cita una regola che, chiaramente ed anche secondo il minimo buon senso, non può essere applicata a una donna gravida [9]:


trad.

I criteri - La categoria 1a potrebbe applicarsi a una persona incinta se ha bisogno di accedere a cure mediche urgenti che sono state programmate in Nuova Zelanda e non sono disponibili o inaccessibili nella loro posizione attuale.

[9]


Sottolineo : ''cure mediche urgenti che sono state programmate'', ma come diamine si fa a prevedere esattamente la settimana del travaglio, se non pianificando barbaramente una induzione del parto ?
Questa regola assurda è stata attaccata dalla donna assieme ad altri punti, nella lettera aperta di risposta, pubblicata con un tweet sulla sua bacheca [12].

3

E' stata senza dubbio una pensata audace della donna, combinata ad una mossa mediatica ad effetto e davvero azzeccata, da parte dei talebani : un vero-e-proprio cortocircuito culturale ed uno shock per il sazio, timorato, piccolo borghese occidentale che, magari, crede ancora a quanto il mainstream gli racconta sul fenomeno bio-mediatico ancora in auge.

Ad ulteriore testimonianza della paranoia australe, lo scorso agosto il primo ministro Jacinda Ardern istituì un lockdown nazionale di livello 4 per soli 43 casi testati positivamente in tutto il Paese [13].

=

Note

[1] : Charlotte Bellis, Facebook, [ https://www.facebook.com/charlotte.bellis ];
Instagram : [ https://www.instagram.com/charlottebellis/ ];
Twitter : [ https://twitter.com/CharlotteBellis ].
[2] : ''National Student Production Awards'', sito-web, [ https://theemmys.tv/nspa/ ].
[3] : ''Charlotte Bellis'', 2006-07 Women's Tennis Roster, University of Missouri Athletics, [ https://mutigers.com/sports/womens-tennis/roster/charlotte-bellis/1178 ].
[4] : Charlotte Bellis, LinkedIn, [ https://www.linkedin.com/in/charlotte-bellis-b7932a196/?originalSubdomain=nz ].
[5] : ''What You Don’t Know About Kiwi Al Jazeera Journalist: Charlotte Bellis'', Wasif Abbas, Medium, 20 agosto 2021, [ https://medium.com/@wasifakber2020/what-you-dont-know-about-kiwi-al-jazeera-journalist-charlotte-bellis-b34aec45072d ].
[6] : ''Talebani'', Enciclopedia on line, Treccani, [ https://www.treccani.it/enciclopedia/talebani ].
[7] : ''Archivio'', Marco Poli, VK, 25 gennaio 2022, [ https://vk.com/wall170191717_1830 ].
[8] : ''Kiwi journalist for Al Jazeera only 1 of 3 women at Taliban conference'', Shireen Khalil, NZ Herald, 18 agosto 2021, [ https://www.nzherald.co.nz/world/kiwi-journalist-for-al-jazeera-only-1-of-3-women-at-taliban-conference/2X3I2KYNGOMIF6KETBPUZR3XA4/ ].
[9] : ''Exclusive: Pregnant TV reporter Charlotte Bellis' full, open letter on MIQ - 'NZ said you're not welcome''', Charlotte Bellis, NZ Herald, 28 gennaio 2022, [ https://www.nzherald.co.nz/nz/covid-19-omicron-charlotte-bellis-an-open-letter-on-miq/U4WQGYTJHUP36AGVOBN3F6PJSE/ ].
[10] : Jim Huylebroek, sito-web, [ https://www.jimhuylebroek.com/ ];
Instagram : [ https://www.instagram.com/jimhuylebroek/ ].
[11] : Managed isolation and quarantine, sito-web, [ https://www.miq.govt.nz/ ].
[12] : tweet, Charlotte Bellis, 30 gennaio 2022, [ https://twitter.com/CharlotteBellis/status/1487909901435351041 ].
[13] : ''LOCKDOWN E COPRIFUOCO CON POCHI CASI IN AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA'', Francesco Capo, Byoblu, 17 agosto 2021, [ https://www.byoblu.com/2021/08/17/lockdown-e-coprifuoco-con-pochi-casi-i-casi-nuova-zelanda-e-australia/ ];
vedi : ''COVID-19 (novel coronavirus) update – 17 August, 2021 6.00pm | Ministry of Health NZ'', Ministry of Health - Manatū Hauora, YouTube, 17 agosto 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=-jJUUp27Bbo ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 1° febbraio 2022 [ 14 ]; su FB : [ 15 ] }.


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