Autocensura ?



Dettaglio del post commentato.

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Cercando materiale per il mio post precedente [1] e dando in pasto al motore di Google “blogger censorship” [2], tra i primi risultati di circa 19.600.000 pagine-web m'è stato proposto un articolo della blogger, blogger e blogging coach, nonché scrittrice Sabrina Barbante [3]: “About blogging and self-censorship” [4].

Il primo commento che mi sovviene è : “complimenti per il buon lavoro SEO” e “complimenti per avere costruito un'attività professionale E monetizzata con il blogging” → vedi la partita IVA esplicitata nel pié di pagina.

Leggendo l'articolo – per pigrizia, ho usufruito della versione in lingua italiana [5] – ho rintracciato degli argomenti interessanti nel mezzo della magistrale supercazzola espressa da una donna bella quanto verbosa, e spalmata di untuosa auto-ironia :

* il rapporto tra blogger e lettori che può diventare limitativo per il primo soggetto;
* l'autostima del blogger che in una certa misura è necessaria, ma se esonda l'argine è controproducente;
* l'elaborazione dialettica come cura e parte della soluzione dei problemi psicologici.

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Penso che siano tutti punti con i quali qualsiasi blogger che tiene un diario on-line da anni ha fatto i conti.
Con la mia esperienza ventennale di scritture e diverbi social, credo di avere superato bene tali scogli che, comunque, sono solidi e rimangono lì, sott'acqua, a ricordarci che noi stessi necessitiamo di cure tanto quanto le nostre parole lasciate nella rete estesa.

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Annoto che nel sito personale della blogger è presente una cospicua sezione dedicata ai viaggi, tra cui svariate località nell'Est Europa [6], un'altra dedicata ai consigli per i bloggatori [7] e un podcast [8].

Annoto anche che i post mancano della data : lo ritengo un errore oggettivo, siccome la data contribuisce a definire la contestualizzazione dei pensieri e dei viaggi.
Non è affatto elegante il dovere rintracciare l'informazione nei commenti al post, considerando che nei diari pubblici non molto commentati ( come questo ) potrebbero essere stati lasciati settimane, mesi, oppure anni dopo la pubblicazione.

Sintomo di qualche problema con il tempo che scorre ?

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Note

[1] : ''Censura bloggeriana ?'', Marco Poli, Correndo sull'Orlo del boccale, 19 maggio 2023, [ https://orlodelboccale.blogspot.com/2023/05/censura-bloggeriana.html ].
[2] : ricerca di ''blogger censorship'', Google, [ https://www.google.com/search?q=blogger+censorship ].
[3] : Sabrina Barbante, sito personale, [ https://www.sabrinabarbante.com/ ];
Facebook : [ https://www.facebook.com/sabrina.barbante/ ];
Instagram : [ https://www.instagram.com/sabrina_barbante/ ];
Twitter : [ https://twitter.com/SabrinaBarbante ].
[4] : ''About blogging and self-censorship'', Sabrina Barbante, [ https://www.sabrinabarbante.com/about-blogging-writing-and-the-biggest-problem-self-censorship/ ].
[5] : ''Dei blog, della scrittura e del più grande problema: l’autocensura'', Sabrina Barbante, [ https://www.sabrinabarbante.com/dei-blog-della-scrittura-e-del-piu-grande-problema-lautocensura/ ].
[6] : ''travel'' ( ''viaggio'' ), Sabrina Barbante, [ https://www.sabrinabarbante.com/travel/ ].
[7] : ''blogging tips'' ( ''consigli per blogger'' ), Sabrina Barbante, [ https://www.sabrinabarbante.com/blogging-tips/ ].
[8] : ''CONTENT-e Noi'', Sabrina Barbante, Spotify, [ https://open.spotify.com/show/2o0g61wyxOP3TuvakE4Orf ].

[ ... ]

5 commenti:

  1. Se in diariosfera o nelle reti sociali si esprimessero pensieri politicamente scorretti con non siano alle acquine di rose, si verrebbe immediatamente censurati, defenestrati, banditi.
    Sono delle parvenze di libertà di espressione: puoi comunicare tutto quel che vuoi purché sia la Unica e Superiore Verità Ortodossa della quale noi ti illuminiamo.
    Cambiato un cazzo dalla santa inquisizione, dai libretti rossi di mao, ora sono arcobalenghi ma è sempre cacca.

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    1. Questo è un altro problema ancora ... sì ... da decenni c'è una forte pressione ambientale in molti luoghi informatici pubblici ... il fottuto politically correct ha fatto danni alla democrazia reale più delle grandinate record ai territori materici.

      Tuttavia.
      Vedo che negli ultimi 3 anni un po' di utenti si sono risvegliati.
      Evidentemente la stretta data dall'Élite ai popolani ( le misure coercitive spacciate come “anti-Covid” e la propaganda filo-occidentale che ci sta trascinando con entrambi i piedi nella Terza Guerra Mondiale ) ha sollecitato la ripresa dell'attività cerebrale in qualche suddito italiano dell'Impero Anglo-americano.

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  2. Anch'io (come credo tutti coloro che hanno investito tempo e passione in un blog) ho ragionato molto su censura e autocensura. Il pericolo maggiore è che psicologicamente si tende a smettere di pensare ciò che non si può esprimere: e questo è pericolosissimo...

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    1. Ed è lì che il Sistema ci vuole portare.

      E per l'ennesima volta è il caso di citare il lavoro di Orwell sul condizionamento linguistico e psicologico della massa.

      Di fronte a ogni censura brutale oppure subdola – vedi le varie forme dello shadow ban cioè anche [ questo episodio ] – siamo posti di fronte al bivio : restare oppure andare altrove ?

      Cioè : accettare la reprimenda – ingoiare l'amaro boccone e cercare di non farsi troppo condizionare – oppure trasferire l'intera baracca su altra piattaforma oppure proprio dominio ?

      E poi ...
      là dove andremo, saremo davvero al sicuro ?

      E' la stessa domanda che qualche volta sovviene a me ( ed altri ) a proposito dell'allocazione fisica-geografica : e se volessi andarmene in un altro Paese, quale sarebbe il migliore ?

      Ma poi ... ?

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