Sul braccio robotico e l'implementazione della IA #1




Nuove installazioni di robot industriali nell'anno 2022, in migliaia di unità – da Statista [9].




Robot industriali installati nel mondo ( in milioni di unità, totale ) – da Statista [10].



Glossario, e Qualche numero

di Marco Poli


Percepisco una tensione avversa ( radicalmente avversa ) alla tecnologia, negli ambienti social che frequento e nell'area della controinformazione.
Ancora una volta, ho assistito alla binarizzazione delle posizioni cioè all'anteposizione tra l'accettazione totale spacciata dal mainstream ( ah, l'inderogabile Progresso ! Il Destino ! ) e il rifiuto totale che trapela dall'altra parte, tra l'abiura neoluddista e l'anatema religioso contro certi manufatti creati dall'essere umano, fino alla vera e propria fobia { [1][2][3] ... }.

1

Allego una definizione preliminare del disagio profondo che alcune persone provano nel contatto con vari tipi di macchine automatiche :


Cos'è la robofobia?

La parola robofobia deriva dalla parola ceca robota che significa "fatica" e dal greco phobos che significa "paura".

Le persone con questa malattia possono trovare difficile convivere con il disturbo, poiché fanno di tutto per evitare i robot e le situazioni che scatenano il loro panico e ansia. Eviteranno alcune macchine e computer e preferiranno i telefoni cablati rispetto all'utilizzo di telefoni cellulari come gli smartphone in grado di rilevare la posizione, la posizione, ecc.

Secondo il libro "Fobie: un manuale di teoria e trattamento", pubblicato da Wile. Coyote, tra il 10% e il 20% delle persone in tutto il mondo sono affette da robofobia. Anche se molti di loro presentano sintomi gravi, una percentuale molto piccola riceve un qualche tipo di trattamento per il disturbo.

[4]


2

Quella che dovrebbe essere l'area critica – e che, l'ho detto e lo ripeto, ha espletato efficacemente il ruolo per più di 3 anni – ha magnificato notizie come questa con l'intento di stroncare tout court l'intelligenza artificiale :


Corea del Sud, robot scambia un operaio per un contenitore di verdure e lo uccide

Il robot aveva il compito di sollevare le scatole e metterle sul nastro trasportatore. "Pare che la macchina abbia funzionato male identificando l'uomo come una scatola" ha detto la polizia

[5]


Un paio di cose :

* nemmeno è chiaro il livello dell'errore, cioè se è davvero colpa della intelligenza artificiale implementata nell'hardware ( IA, talvolta espressa come AI dall'espressione inglese artificial intelligence ) oppure dello strato superiore, quello che si occupa della connessione con gli apparati periferici ed eventualmente dell'arresto del movimento : pare che quando è avvenuto l'incidente il tecnico stesse controllando proprio i sensori della macchina, e, forse, aveva disattivato il dispositivo di stop per verificarne il funzionamento a mano libera, osservarne il comportamento, e individuare i problemi;

* il punto da mettere a fuoco dovrebbe essere : CHI controlla l'IA ?

2.1

Ed infatti : leggendo adesso una fonte più accurata [6] apprendo che il robot in questione non era una macchina sofisticata, dotata di intelligenza artificiale, ma piuttosto una macchina semplice progettata per la movimentazione delle scatole.
E il filmato della telecamera di sicurezza ha mostrato che nel momento dell'incidente il tecnico teneva una scatola in mano, così il braccio ha agguantato entrambi causando all'unità a carbonio ferite fatali al volto e al petto.

2.2

Negli Stati Uniti d'America, durante il periodo tra il 1992 e il 2017 – 26 anni – sono stati registrati 41 casi in cui si è verificato un incidente mortale causato da un'interazione erronea con il robot industriale [7].
Un rateo decisamente basso.

Ma uno studio dell'Università di Syracuse ( Stato di New York, USA ) evidenzia i benefici dell'uso dei robot per la salute dei lavoratori umani :


trad.

Riepilogo

[ ... ]. Dal 2000 al 2007, abbiamo riscontrato che un robot in più esposto ogni 1.000 lavoratori ha ridotto il tasso di incidenti OSHA [Occupational Safety and Health Administration, trad. : Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro] in media del 15,1%. Abbiamo inoltre riscontrato che l’esposizione dei robot ha ridotto le violazioni dell’OSHA e gli incidenti che hanno maggiori probabilità di essere influenzati dalla penetrazione dei robot, in particolare quelli che coinvolgono macchinari o apparecchiature elettriche.

[8]


3

Nel 2022, la RPC ha continuato a dominare il mercato dei robot industriali : ne ha installati 290mila, più di tutto il resto del mondo ( 263 ).
Cito [9]:


#
Paese
n. * 10³
1
RPC
290
2
Giappone
50
3
USA
40
4
Corea del Sud
32
5
Germania
26
6
Italia
12
7
Taiwan
8
8
Francia
7


Il totale dei robot industriali installati e operativi nel mondo è di circa 3,9 milioni [10].

=

Note

[1] : ''Perché abbiamo paura dei robot?'', Andrea Daniele Signorelli, Wired, 13 giugno 2018, [ https://www.wired.it/attualita/tech/2018/06/13/perche-paura-robot/ ].
[2] : ''Robofobia nella società'', Swisslog, 14 luglio 2019, [ https://www.swisslog.com/it-it/informazioni-su-swisslog/newsroom/news/2019/06/blog-post-robophobia ].
[3] : ''La Robofobia: distorsione dei bias nella direzione opposta'', Raffaella Aghemo, Medium, 21 giugno 2022, [ https://raffa-aghemo.medium.com/la-robofobia-distorsione-dei-bias-nella-direzione-opposta-4c7f10611752 ].
[4] : trad. da ''Robophobia: an Irrational Fear of Robots'', S. A. Tire, Robots and Androids, [ http://www.robots-and-androids.com/Robophobia.html ].
[5] : ''Corea del Sud, robot scambia un operaio per un contenitore di verdure e lo uccide'', Sky TG24, 9 novembre 2023, [ https://tg24.sky.it/mondo/2023/11/09/robot-uccide-operaio-corea-sud ].
[6] : ''An industrial robot fails to differentiate between a human and a box, kills a man'', The Economic Times, 9 novembre 2023, [ https://economictimes.indiatimes.com/news/international/us/an-industrial-robot-fails-to-differentiate-between-a-human-and-a-box-kills-a-man/articleshow/105100480.cms ].
[7] : '' Robot-related fatalities at work in the United States, 1992-2017'', Larry A. Layne, PubMed, giugno 2023, [ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36850052/ ];
vedi : American Journal of Industrial Medecine, [ https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ajim.23470 ].
[8] : trad. da ''The Effect of Industrial Robots on Workplace Safety'', Ling Li e Perry Singleton, Università di Syracuse, febbraio 2021, { PDF }, [ https://surface.syr.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1277&context=cpr ].
[9] : ''China Leads Growth of Global Industrial Robot Stock'', Felix Richter, Statista, 27 novembre 2023, [ https://www.statista.com/chart/31337/new-installations-of-industrial-robots-by-country/ ].
[10] : ''Rise of the Robots'', Felix Richter, Statista, 27 novembre 2023, [ https://www.statista.com/chart/26210/operational-stock-of-industrial-robots/ ].

===



---

{ prima pubblicazione del post su VK, il 3 dicembre 2023 [11]; su FB : [12] }.



[ ... ]

32 commenti:

  1. A casa ho due robot: uno è la lavatrice a cui voglio molto bene perché mi lava panni, lenzuola e vestiti un paio di volte la settimana, liberandomi da un lavoro MOLTO gravoso.
    Poi un robot aspirapolvere che Rosa Canina volle comprare nonostante il mio scetticismo che aspirava/puliva così male che lo abbiamo rivenduto subito (a suo fratello).
    Mi chiedo, peraltro, quali siano gli standard di pulizia dell'abitazione di questo se si fa aspirare i pavimenti da quel cesso di macchina statunitense.

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    1. Eh ... in quel caso, si vede che agisce bene l'incantesimo robofilo. Magari associato a una spiccata e persistente indolenza.
      Ho conosciuto persone che passavano parte del loro tempo a guardare il robot con le spazzole mentre puliva il pavimento di casa.
      Altre che, pur avendo pochissime stoviglie da lavare ogni giorno, magnificavano il robot chiamato lavastoviglie come una delle più grandi invenzioni dell'umanità ...

      Tu, invece, hai un approccio pragmaticamente sano, né robofilo né robofobo.

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  2. In fondo sono robot che obbediscono, quindi schiavi (come dice il termine. Russofono credo).
    Ma la prima IA della storia credo sia il semaforo, che invece con inaudita autorità ci impartisce ordini da decenni senza scandalizzare nessuno. Anche là ci siamo imposti una IA per colmare la nostra carenza di cautela agli incroci. Ergo, ne evinco, che le IA ritenute più tollerate non sono quelle che ci fanno risparmiare tempo, ma quelle che servono a colmare le nostre lacune. L'IA, insomma, diventa sempre una necessità dove latita l'intelligenza biologica

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    1. Il termine robot è stato esportato in tutto il mondo dalla lingua ceca, dopo il successo di un dramma teatrale.
      Cito dalla [ voce dedicata ] nel Vocabolario Treccani :

      robòt (o ròbot) s. m. [nel sign. 1, der., attrav. il fr. robot, dal cèco Robot 〈ròbot〉, nome proprio, der. a sua volta di robota «lavoro», con cui lo scrittore cèco Karel Čapek denominava gli automi che lavorano al posto degli operai nel suo dramma fantascientifico R.U.R. del 1920; nel sign. 2, der. direttamente dal cèco robota nel senso di «lavoro servile; servizio della gleba»].

      Sì, la parola è presente anche nel russo ( работа; trasl. : rabota ) e in altre lingue slave.

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    2. No, il semaforo classico che è ancora quello in uso nel nostro Paese e altri non è una IA.
      E' uno schema semplice di meccanismi che rispondono a un temporizzatore che, secondo un'impostazione rigida data dal tecnico, sincronizza l'accensione e spegnimento delle diverse lampadine.
      Non mi risulta che nello schema del semaforo vi siano nodi decisionali discrezionali.

      Aspettiamo i semafori dotati di telecamera e riconoscimento delle sagome umane – chissà, forse nella RPC e nell'Estremo Oriente sono già in uso – con l'abilità di interagire con i pedoni – ad esempio, riconoscendo che un pedone è in difficoltà magari per un infortunio, e sta fermo sulle strisce pedonali mentre dovrebbe cambiare il colore e riprendere il traffico veicolare – e con la capacità, conseguentemente agli eventi in corso, di mutare il proprio comportamento.
      Nell'esempio dato, bloccando il cambio del colore, avvisando il pedone con una voce sintetica, e allertando la centrale operativa con la descrizione del problema.

      Allora sì, potremo parlare di “semafori intelligenti”.

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  3. Pensa tu. Quindi siamo già abituati a obbedire a una macchina che non si qualifica neppure intelligente. Figuriamoci come diventeremo con quelle ultra-intelligenti , coi loro 'nodi discrezionali' nuovi di zecca, messe in giro con la scusa che ti può prendere una storta alla caviglia mentre attraversi (chissà se i giap hanno prontamente stilato una casistica sull'eventualità) o, che so io, ti può cogliere un infarto al miocardio . Grazie per le precise informazioni, ma non mi fanno sentire più tranquillo. Non voglio pensare cosa potrà succedere se ti beccano passare col rosso e nella fretta caschi tanto male da romperti un perone, proprio quello sfinito e malconcio eroicamente sopravvissuto alla delicatezza dei terzini terza categoria anni Settanta. Già mi vedo il vigilone tutto bulloni e microcip , incorporato al dispositivo semaforico col suo bip lampeggiante, mentre ti appioppa una bella multa che ti vedi recapitare direttamente all'ospedale, appena fuori dalla chirurgia ortopedica. Ma forse con le ultime versioni si potrà arrivare a ricevere la sanzione direttamente sulla barella dell'ambulanza. Chissà che ci riservano le utilissime meraviglie del progresso.
    Si scherza, eh

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    1. Grazie per le precise informazioni, ma non mi fanno sentire più tranquillo.

      Oh ...
      il Destino delle coscienze vive è – ahimé –quello di essere in perenne tensione elettrica.

      Sì ...
      con l'identità digitale universale – sarà la volta buona ?
      Ricordo che 30+ anni fa già il tesserino del codice fiscale italiano era provvisto di banda magnetica per l'accesso a più servizi, poi non mi sembra che l'intento sia stato messo in effettivo esercizio.

      Ci vogliono ingabbiare totalmente in un mondo automatizzato.
      Ma la tecnologia non è maligna in sé, contano le intenzioni e le pratiche di chi la programma.

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    1. Non penso né ho mai pensato che il luddismo possa essere la risposta giusta.

      Come ho scritto poco sopra, la tecnologia non è maligna in sé, contano le intenzioni e le pratiche di chi la programma.
      Dunque, la prima domanda che dobbiamo fare è : CHI controlla la tecnologia ?
      E nella stanza dei bottoni troveremo quelle grandi famiglie che da secoli baloccano il mondo.

      La seconda : quali sono gli scopi dei controllori della tecnologia ?
      E credo che vi sia, a monte, la necessità di gestire il Popolino come un allevamento zootecnico tout court ... cioè come si merita.

      Tieni anche presente che il Sistema ha una potenza repressiva molto superiore a quella dei possibili ribelli sulle barricate.
      A parte che non vedo quella massa critica che possa dare una minuta chance alla ribellione muscolare contro il Sistema ...

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    2. L'automazione via via più spinta serve ad eliminare parte via via maggiore del costo lavoro, a renderlo una dimensione sotto controllo.
      Tuttavia crea il programma della distribuzione dei consumatori.
      Ludd aveva trovato risposta nella distruzione dell'automazione.
      Il grande capitale trova risposta nel mercato globale. A sinistra credono che la soluzione sia in un reddito a prescindere.
      C'è ancora un problema: vari prodotti industriali hanno qualità media se non mediocre: ecco che rientra la importanza del lavoro umano di qualità.

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    3. no, mi riferivo al mio commento: puzzava di luddismo, con un retrogusto d'ironia. Un pasticcio cremoso venuto così così.

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    4. @ Uomo : L'automazione via via più spinta serve ad eliminare parte via via maggiore del costo lavoro, a renderlo una dimensione sotto controllo.

      Certo.
      E nel momento in cui il Sistema tecno-comunista gestirà integralmente la forza lavoro, gestirà integralmente e capillarmente la società umana.
      Da cui : sei stato un cattivo cittadino ?
      Ad esempio : non ti sei fatto le 4 pere di pozione maggica per la Covid-24 ?
      Allora, anche se hai due lauree, il Sistema ti rilegherà a spalare la merda ... e ringraziare SE ti darà ancora un tozzo di pane.
      Potrebbe anche toglierti tout court il reddito, com'è accaduto durante la ''pandemia di Covid-19''.

      C'è ancora un problema: vari prodotti industriali hanno qualità media se non mediocre: ecco che rientra la importanza del lavoro umano di qualità.

      Rientrerà nel momento in cui più persone si riapproprieranno delle nozioni e del percorso produttivo storico.
      Sono pessimista : tenere bene nutrita e allenata la Coscienza → Consapevolezza è una fatica supplementare al tran tran quotidiano che parecchi umani non vogliono fare.
      Si accontentano del pastone che viene servito loro a fine giornata, magari con partita pallonara in televisione.
      Sono felici fino alla beatitudine d'essere trattati né più né meno come animali di un grande allevamento zootecnico.

      = La beatitudine dei maiali.

      @ Fabio : succede.

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  5. Ma tornando a cose serie
    Scrivi: ' La tecnologia non è maligna in sé...
    Come te, seguo da tempo le posizioni di Enzo Pennetta, è da lui che ho acquisito e sviluppato i concetti che proverò a rivisitare col classico esempio della corda. Anch'essa - a ben vedere - può essere utilizzata come cappio al collo, o come strumento per salvare qualcuno. Ma se forniamo una corda a un carcerato, possiamo star certi che la userà ad un preciso scopo, ovvero, con un grado di libertà piuttosto ridotto, così come possiamo immaginare, all'opposto, che uso ne farà un drappello di coraggiosi alpinisti. La qualità dell'utilizzo dipende allora dall'ambiente e alle necessità specifiche, a prescindere dalla vocazione naturale o dalle (buone) intenzioni del singolo. Allora si tratta - come Pennetta insegna - di valutare a fondo a quale ambiente il liberismo ci ha abituato, e perciò le condizioni definite a priori. Il nostro apparente libero arbitrio, può esser stato programmato e indotto subliminalmente (con l'educazione) dalla società/cultura in modo da suggerire condotte specifiche, solo limitatamente e apparentemente autonome, ma in realtà vincolate a uno scopo predefinito. La gravità newtoniana poteva esser sviluppata in tante maniere, ma le più impellenti, e perciò quelle che magnetizzarono i grandi finanziamenti statali, furono le ricerche sulla balistica, imprescindibile per le arti belliche. La tecnologia è una gran cosa se non vi fossero priorità culturali. anche Galimberti ha espresso pensieri condivisibili sullo sviluppo delle tecnica in occidente.

    Per quanto riguarda la 'massa critica' di cui dicevi, in effetti a guardarsi attorno non vedo ancora tanti giovani col coltello fra i denti.

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    1. Concordo.

      anche Galimberti ha espresso pensieri condivisibili sullo sviluppo delle tecnica in occidente.

      Prima di bruciarsi in un vero fall-out pandemico e impazzire rabbiosamente – ricordo bene gli insulti e le [ cazzate tout court ] ringhiate contro noi “no-vax” da quell'uomo miserabile : solo ( vedovo ), vecchio, malato, impaurito, e senza fede – Galimberti aveva tenuto ottime conferenze sulla Medicina ( sul corpo ) e sulla Tecnica, descrivendo la Medicina occidentale come una visione del corpo morto, inerte, e la Tecnica come ente sostitutivo di Dio.
      Concetti del tutto afferenti il folle biennio psico-pandemico che abbiamo subito, ma che lui medesimo si è dimenticato.
      Vittima egli stesso della comunicazione mainstream terroristica, dopante un fenomeno biologico il cui impatto naturale era [ nel range delle influenze stagionali ] ed è stato cresciuto a dismisura dalle famigerate misure amministrative “anti-Covid” : tachipirina e vigile attesa, mascherina ovunque, divieto di movimento all'esterno, vietata anche la vicinanza dei propri cari in ospedale, articoli della Costituzione Italiana stracciati ... eccetera.

      Vecchio miserabile.

      +++

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  6. E in quel mio 'ancora', trapela un ricciolo di incantato ottimismo che allo stato attuale, a saltellare qua e là per il web, sembra davvero merce preziosa

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    1. Già.
      Non dico l'essere ottimisti, ma il non soccombere a un pessimismo realistico è un impegno quotidiano tosto.

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  7. così Margherita Hack sul nucleare in Italia (e sappiamo quanto quella donna fosse favorevole allo sviluppo della tecnologia nucleare): ' improponibile'. Si affettò a precisare al microfono di un giornalista.. I motivi ve li lascio immaginare.

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    1. Paradossale abiura del nucleare, nel Paese che ha formato tanti fisici di livello mondiale.

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  8. Nessuna abiura da parte sua. Lucida come la canna di una spingarda e sempre pronta a sparare, fino all'ultimo, la vecchia Maga Magò. Ricordavo la sua celebre intervista perché tornava il teorema della 'corda'. Tecnologia indiscutibilmente utile (A su modo di vedere), ma in un ambiente intossicato dal clientelismo criminale delle cosche, del tutto improponibile , in termini soprattutto di sicurezza.

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    1. Sì ...
      avevo colto il senso.
      Allora diciamo abiura fattuale degli impianti nucleari sul nostro territorio, e non abiura concettuale.

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  9. M@rco, su Galimba.
    Anch'io , anni addietro accumulai livore contro galimberti, mi cogli però in un momento in cui sto rivisitando la ragione per cui ha tanta presa sui giovani. Se vogliamo comprendere questa ragione – converrai - Il livore dobbiamo metterlo da parte, anche perché, entrando nel merito del suo pensiero ritengo vi siano elementi da lui dati per scontati, che meritano un contraddittorio serio, dal quale credo possa venir fuori quel gradino su cui è inciampato così malamente rispetto covid e dintorni, di cui peraltro mi era sfuggito il suo accanimento. Stento a credere alle tue parole , davanti alle tesi della sua ultima fatica (che sto leggendo). Rispetto al ruolo della tecnica nel mondo occidentale Galimberti aveva manifestato, e manifesta ancor oggi, condivisibili posizioni, inspiegabili però in questa fiducia da lui espressa nei confronti della cosiddetta 'tecnica' in ambito bio-sanitario (uso dell'Rna che riporta al concetto tanto vilipeso di scienza astratta, contrapposta all'empirismo), che è ,o vuole essere appellata come 'medicina scientifica.

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    1. “Persone che rifiutano la Realtà”, “malati mentali” ... così, sì è espresso molte volte nei nostri riguardi.

      = Vecchio miserabile.

      No ...
      nessun perdono, da parte mia. Né a lui, né a B&B, né all'ultimo dei bottegai che sorridendo lasciava fuori i clienti sprovvisti di Green Pass, oltretutto con maniere cafone.
      Sono LORO che devono chiedere perdono.

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    2. Comunque sia, leggo con piacere le tue analisi. Anche quando afferiscono a certi turpi soggetti, meritevoli delle fiamme eterne.

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    3. Nessun perdono. HAi ragione! Provo solo a seguire quella parte del suo cervello schizoide. Quella buona, rispetto all'altra

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    4. Oh ... applicazione encomiabile, la tua.
      Dovremmo sempre cercare cocciutamente il Buono che c'è in ogni essere vivente.

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  10. Partirei da un fatto che credo avvallerai senza sforzo: quanto abbiamo subìto in ambito pandemico riflette un atteggiamento di fiducia assai ambiguo verso 'vizi di metodo' già felicemente collaudati, e da nessuno mai opportunamente segnalati. Ho visto che parli di tecnologia robotica, gettando nel mucchio, senza discriminazioni, applicazioni industriali, sanitarie ortopediche e neurologiche. Ti pregherei di darmi fiducia (Argomentare significherebbe portarci troppo in là rispetto le finalità del tuo blog) quando affermo: in neurologia riabilitativa si portano avanti pratica cliniche spacciate per terapeutiche, mentre la loro efficacia è da decenni magnificata accademicamente, né più né meno quanto quella della brodaglia vaccinale . Son pronto a scommettere che in vari ambiti della medicina scientifica (Parte dell'oncologia, ad esempio) si seguano procedure di verifica sperimentale tanto fittizie quanto quelle della neuro-riabilitazione, ma non posso dilungarmi. Non ora , non adesso. Ciò che volevo rimarcare è la contraffazione di risultati scientifici (sperimentalismo di facciata perché praticato in misura arbitraria: parametri non attendibili, riferimenti astratti ad ipotetici modelli funzionali) ampiamente collaudate e date in pasto alla mandria (utenza, accademia) senza suscitare il benché minimo clamore. Insomma, se l'effetto vaccino si è così facilmente diffuso nella coscienza popolare lo dobbiamo soprattutto al fatto che la nostra mente era già abituata a sorbirsi pastrocchi molto redditizi e mai verificati da corrette procedure metodologiche sperimentali. In molti settori della medicina (non generalizziamo però, il metodo tecnico applicato in altri ambiti è perfettamente congruo alle richieste del metodo sperimentale propriamente detto) siamo purtroppo fermi all'uomo macchina del più nostalgico positivismo settecentesco, con tutto quello che ha scritto contro, lo schizofrenico Galimba.

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    1. Non mi sorprende, quanto scrivi.
      Se vuoi argomentare, fa' pure ... questo luogo è una taverna binaria ma anche un porto di mare.

      E ...
      una curiosità : vedo che continui a replicare nel thread principale.
      Nella visualizzazione sul tuo dispositivo – pc ? Smartphone ? ... OS ? ... browser ? – non vedi la strutturazione della discussione in thread principale e vari subthread ?

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  11. Oddio! Non sapevo nemmeno esistessero altri modi di commentare. Dal mio pc vedo solo i commenti sugli specifici post

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    1. Uhm ... però, nel tuo terz'ultimo commento ( 19:14 ) hai replicato nel posto giusto ... vabbè. Dacci un'occhiata e amin ( come dicono i cristiani ortodossi ).

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  12. Allora, il commento a cui fai riferimento dovrebbe essere quello fatto sul post dell'abbassamento dell'età per la patente C e B, tutti gli altri sembrano nel posto giusto, cioè in questo post. Questo è il 30° commento . Sul primo post della patente ho commentato per primo. Spero di averci azzeccato

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  13. Scusa. Ho capito adesso cosa chiedevi. Forse intendevi dire che devo scrivere il commento dov'è indicato 'Rispondi' ? Se è così starò più attento . Grazie per l'avviso, pensavo si capisse lo stesso.

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    1. Sì ...
      devi cliccare su Rispondi per indentare ( subordinare ) un commento di risposta a 1 precedente, anziché cliccare su Aggiungi commento.

      Questo accorgimento rende più leggibile il flusso delle conversazioni ai lurkatori e agli utenti occasionali.
      Ma anche a noi stessi, se torneremo su queste discussioni dopo tempo.

      Grazie.

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