Città a zero emissione di carbonio ed alcuni casi di studio

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Archivio

di Marco Poli


Qualsiasi costruzione totalitaria [1] dev'essere puntellata a singoli fatti concreti e convincenti per essere proposta alle masse iliche e soprattutto alla sezione semi-acculturata.
E' anche il caso della ''società circolare'' proposta = imposta dal World Economic Forum ( WEF ).

1

Riproduco la traduzione di una pagina programmatica del WEF :


trad.

Trasformazione urbana

Un futuro a zero emissioni di carbonio per le città

● Le città ospitano più della metà delle persone nel mondo e sono responsabili di oltre due terzi delle emissioni globali di CO2

● È necessaria una rapida trasformazione nei modelli aziendali e nelle politiche per raggiungere un futuro integrato a zero emissioni di carbonio

● Il programma Net Zero Carbon Cities riunisce leader dei settori pubblico e privato per accelerare le transizioni urbane verso un futuro a zero emissioni di carbonio

L'impatto del raggiungimento di città a zero emissioni di carbonio.

Le città di tutto il mondo sono responsabili della maggior parte delle nostre emissioni di carbonio e del consumo di energia, ma coprono solo il 3% della superficie terrestre. Con la crescita della popolazione globale, aumentano anche le nuove costruzioni, il consumo di energia e le emissioni di carbonio.

Il programma Net Zero Carbon Cities del World Economic Forum riunisce aziende di 10 settori con leader di governi cittadini, regionali e nazionali per accelerare le transizioni urbane verso un futuro a zero emissioni di carbonio. Riunendo leader globali impegnati che stanno implementando una serie di soluzioni attraverso lo city sprint, mira a localizzare i progressi verso lo zero netto.

Dalla riqualificazione di un edificio universitario degli anni '70 per riutilizzare il suo carbonio a Singapore, a un'innovativa rete di teleriscaldamento collegata a quasi il 90% degli edifici a Stoccolma, Svezia, le soluzioni includono un'ampia gamma di modelli politici, aziendali e finanziari per ridurre le emissioni di carbonio.

Il programma Net Zero Carbon Cities sta creando un ambiente favorevole per l'elettrificazione pulita e la circolarità che si tradurrà in decarbonizzazione e resilienza urbana. Lo fa promuovendo la collaborazione pubblico-privato per colmare il divario nei settori dell'energia, dell'ambiente edificato e dei trasporti.

Qual è la sfida nel raggiungere lo zero netto?

Gli impatti del cambiamento climatico saranno sperimentati dagli 8 miliardi di persone nel mondo, la maggior parte delle quali vive nelle città.

Le città ospitano più della metà della popolazione mondiale e rappresentano il 70% delle emissioni di CO2 che sono al centro della crisi climatica. Entro il 2050, il 68% dell'umanità vivrà nelle città, con conseguenti maggiori consumi energetici, maggiori esigenze infrastrutturali e maggiori emissioni di carbonio. È necessaria una rapida trasformazione nei modelli aziendali e nelle politiche per raggiungere un futuro integrato a zero emissioni di carbonio.

Gli edifici possono svolgere un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico. La costruzione e la gestione degli edifici sono responsabili del 38% delle emissioni globali e c'è un urgente bisogno di soluzioni per aiutare ad accelerare la decarbonizzazione dell'ambiente urbano edificato per limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.

Il nostro approccio per un futuro a zero emissioni di carbonio.

All'Agenda di Davos 2021, rappresentanti di governo, aziende e società civile hanno evidenziato gli approcci necessari alle città per la transizione verso un futuro a zero emissioni di carbonio. Il Forum ha risposto convocando una serie di stakeholder con un ruolo da svolgere affinché le città globali abbiano la possibilità di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050.

Il programma Net Zero Carbon Cities del Forum, co-presieduto dal CEO di Enel Francesco Starace e dal CEO di Schneider Electric Jean-Pascal Tricoire, sta lavorando per localizzare zero emissioni nette e abilitare ambienti integrati e multi-stakeholder in grado di fornire un ecosistema urbano decarbonizzato, altamente elettrificato e resiliente attraverso edifici ultra-efficienti e infrastrutture energetiche intelligenti.

I leader del settore privato coinvolti nel programma includono ABB, Arup, Accenture, EDGE Technologies, Eletrobras, ENEL, Jacobs Engineering, JLL, Johnson Controls, Royal Dutch Shell, Schneider Electric, The Carlyle Group e Vattenfall. Scopri tutti i partner coinvolti qui [3].

In che modo il World Economic Forum supporta lo sviluppo di città e comunità a livello globale?

Il rapporto Data for the City of Tomorrow [4] ha evidenziato che nel 2023 circa il 56% del mondo sarà urbanizzato. Quasi il 65% delle persone usa Internet. Presto, il 75% dei lavori nel mondo richiederà competenze digitali.

Il Centro per la trasformazione urbana del World Economic Forum è in prima linea nel promuovere la collaborazione pubblico-privato nelle città. Consente comunità ed economie locali più resilienti e pronte per il futuro attraverso iniziative verdi e l'uso etico dei dati.

Scopri di più sul nostro impatto:

● Net Zero Carbon Cities: attraverso questa iniziativa, condividiamo oltre 200 pratiche leader per promuovere la sostenibilità e ridurre le emissioni in contesti urbani e consentire alle città di intraprendere azioni coraggiose per raggiungere la neutralità carbonica.

● G20 Global Smart Cities Alliance: ci impegniamo a stabilire norme e standard politici per l'uso sicuro ed etico dei dati nelle città intelligenti, guidando iniziative di governance delle città intelligenti in oltre 36 città in tutto il mondo.

● Potenziare le PMI brasiliane con l'adozione dell'IoT: stiamo rimuovendo le barriere all'adozione dell'IoT per le piccole e medie imprese in Brasile, con le aziende partecipanti che hanno registrato un ritorno sull'investimento del 192%.

● Sicurezza IoT: il nostro Council on the Connected World ha stabilito i requisiti di sicurezza IoT per i dispositivi rivolti ai consumatori. Coinvolge oltre 100 organizzazioni per proteggere i consumatori dalle minacce informatiche.

● Città e comunità sane: attraverso partnership a Jersey City e Austin, negli Stati Uniti, nonché a Mumbai, in India, questa iniziativa si concentra sul miglioramento della vita dei cittadini promuovendo migliori scelte nutrizionali, attività fisica e pratiche igieniche.

Il Forum, in collaborazione con Accenture, ha sviluppato un Toolbox of Solutions [5] nel 2021, una piattaforma digitale contenente oltre 200 pratiche leader e casi di studio per aumentare la sostenibilità e ridurre le emissioni nelle città. La piattaforma si concentra su soluzioni provenienti da 110 città in tutto il mondo che affrontano l'elettrificazione pulita, l'efficienza e le infrastrutture intelligenti in settori quali energia, edifici e mobilità.

Il Toolbox è gratuito per i leader delle città, i governi nazionali e le aziende ed è particolarmente efficace se abbinato al processo City Sprint, una serie di workshop intersettoriali che riuniscono leader aziendali, governativi e della società civile per consentire la decarbonizzazione localizzata attraverso l'elettrificazione pulita e la circolarità. I ​​City Sprint aiutano ad avviare e/o accelerare la pianificazione e l'azione net zero selezionando politiche e modelli aziendali pertinenti. Il processo City Sprint è già stato implementato a Cagliari, Italia; Freetown, Sierra Leone, Manchester, Regno Unito, San Paolo, Brasile; Shanghai, Cina, Singapore, Surat, India ed è stato dimostrato alla COP26 [6].

A gennaio 2022, il programma Net Zero Carbon Cities ha lanciato un Building Value Framework per aiutare ad accelerare gli investimenti necessari per realizzare un ambiente urbano più verde. Integrando un approccio olistico nel processo decisionale, questo framework mira a facilitare i flussi di capitale verso progetti e soluzioni di decarbonizzazione.


Il Building Value Framework è stato sviluppato per evidenziare i vantaggi più ampi che derivano dall'integrazione di valori non finanziari nelle decisioni di investimento, valutando anche in che modo le tecnologie digitali possono abilitare la transizione verso la decarbonizzazione.

— Jean-Pascal Tricoire, Amministratore delegato e Presidente, Schneider Electric


Il programma Net Zero Carbon Cities supporta la trasformazione del settore attraverso un approccio integrato per aiutare le città a ripensare gli ecosistemi urbani, assicurando che siano sostenibili e resilienti e colmando il divario tra i settori dell'energia, dell'ambiente edificato e dei trasporti.

Come puoi partecipare?

Il programma Net Zero Carbon Cities è un'iniziativa del Centre for Urban Transformation del Forum.

Le aziende sono invitate a unirsi a una delle piattaforme di cui sopra per contribuire a plasmare gli ecosistemi cittadini affinché diventino a zero emissioni di carbonio netto.

[2]


1.1

A questo punto è bene ch'io specifichi il mio punto di vista, cioè reputo virtuosa l'economia energetica, l'uso ponderato delle risorse materiali, il riutilizzo di seconda mano e il riciclo dei prodotti finiti.
Ma diffido dell'impianto di queste azioni positive nello schema imposto dalla cupola economica-finanziaria – la cosiddetta Élite apolide – attraverso organismi quali il WEF. Tale schema sta trascinando la popolazione terrestre verso una sorveglianza estremamente capillare delle esistenze dei popolani travestita da ''responsabilità ecologista e sociale'' e offerta come risposta alla richiesta di una maggiore sicurezza ( che progressivamente è in calo soprattutto a causa di una mass-immigrazione eseguita sui grossi numeri e senza discernimento e della de-industrializzazione del continente europeo-occidentale, sulla quale si innestano crisi volute dai burocrati a servizio della suddetta cupola ), e gestita da un sistema fortemente centralizzato che consta di apparati come l'intelligenza artificiale.

Anche nel documento tradotto, come nel precedente, sono palesi i segnali di tale politica.
Evidenzio alcuni passaggi :

● il solito slogan clima-catastrofista ( ''gli impatti del cambiamento climatico saranno sperimentati dagli 8 miliardi di persone nel mondo, la maggior parte delle quali vive nelle città'' );

● il solito allarme psico-terroristico del ''fate presto !'' ( ''è necessaria una rapida trasformazione'', ''è necessaria una rapida trasformazione nei modelli aziendali e nelle politiche per raggiungere un futuro integrato a zero emissioni di carbonio'', ''c'è un urgente bisogno di soluzioni per aiutare ad accelerare la decarbonizzazione dell'ambiente urbano edificato per limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.'' );

● il solito scenario del mondo iper-connesso come Destino dell'umanità, e tutto si collega e si tiene :


Il rapporto Data for the City of Tomorrow ha evidenziato che nel 2023 circa il 56% del mondo sarà urbanizzato. Quasi il 65% delle persone usa Internet. Presto, il 75% dei lavori nel mondo richiederà competenze digitali. [ ... ]. G20 Global Smart Cities Alliance: ci impegniamo a stabilire norme e standard politici per l'uso sicuro ed etico dei dati nelle città intelligenti, guidando iniziative di governance delle città intelligenti in oltre 36 città in tutto il mondo.
[2]


● infine, grande attenzione alla ''Internet of Things'' ( ''Internet delle Cose'' ) cioè ai dispositivi che già catturano ed in misura progressivamente crescente cattureranno i frammenti di vita dei giocosi popolani trasmettendoli al server, mentre interagiscono con loro.

Ma lo fanno per il nostro bene ... giusto ?

2

Vengono posti un paio di esempi virtuosi.

2.1

A Singapore, come sede di due scuole ( SDE1 e SDE3 ) del College of Design and Environment ( National University of Singapore, NUS ), è stato scelto un grande edificio ristrutturato secondo un progetto di Erik L'Heureux ( design ), College of Design and Engineering, e CPG Consultants [7].
La realizzazione è parte del programma ''Adaptive Re-Use for Embodied Carbon'' ( ''Riuso adattivo del carbonio incorporato'' )[8] messo a punto dal College of Design and Engineering [9].

L'edificio è stato costruito nel 1976, è stato ristrutturato tra il 2015 e il 2023 per ridurre quasi a zero le emissioni, ed ospita 23.000 mq di aule e spazi per l'istruzione progettuale di architetti e futuri professionisti, nonché aree d'incontro e svago. Ogni studio è collegato a uno spazio espositivo che può essere usato come un laboratorio creativo condiviso con altri gruppi di lavoro, così da rendere visibile al pubblico l'intero processo. Lo stesso edificio è oggetto di studio accademico, e modello di integrazione e basso impatto energetico nell'habitat asiatico-orientale.

Le strutture architettoniche dialogano con spazi verdi nei quali è stata riprodotta la flora tropicale locale simile alla giungla e, tra le caratteristiche notevoli, c'è la canalizzazione delle correnti d'aria al fine di ridurre al minimo il ricorso all'aria condizionata : il 65+% dell'area complessiva è raffreddata in modo ibrido, con aria temperata oppure ventilazione naturale.
Cito : ''L'estesa facciata occidentale è progettata come un involucro equatoriale che interagisce con il clima tropicale. Protegge l'edificio dall'aumento di calore creando un velo profondo, un'espressione estetica che combina design formale e capacità di prestazione'' [10].

Possiamo criticare negativamente questo progetto realizzato a Singapore ?

Credo di no.

2.2

Secondo caso di studio, è la rete di teleriscaldamento di Stoccolma ( Svezia ) che raggiunge e serve quasi il 90% degli edifici della città ( la media nel Paese è del 50% circa ) e utilizza anche il calore in eccesso da più data center [11]: la società Stockholm Exergi prevede di fornire il 10% del fabbisogno di riscaldamento della città con calore recuperato dai data center il cui numero è globalmente in crescita. Viene usato il teleraffreddamento con acqua di mare e acque reflue purificate, viene incrementato l'uso di fonti rinnovabili [12].
Quella del teleriscaldamento della capitale svedese non è una novità, ma è una storia già lunga : il primo impianto è stato collegato alla rete presso il porto di Värtan, nel 1969 [13].
L'impianto di Hammarbyverket è in funzione dal 1986 ed è il più grande impianto di pompe di calore al mondo che estrae teleriscaldamento e teleraffreddamento dalle acque reflue purificate [13].

Navigando il sito-web, ho trovato l'immancabile applicazione dell'intelligenza artificiale alla distribuzione di calore : si tratta della rete di teleriscaldamento del Comune di Karlshamn ( Contea di Blekinge, Svezia meridionale, 31mila abitanti ).
Cito :


[ ... ].

Ispirare l'innovazione attraverso una stretta collaborazione

Il sistema di teleriscaldamento nel comune di Karlshamn è in fase di ulteriore sviluppo in un sistema intelligente. La società energetica di proprietà del comune Karlshamn Energi sta collaborando con NODA Intelligent Systems, che utilizza l'intelligenza artificiale per applicare comunicazioni sofisticate ai sistemi energetici. NODA utilizza le previsioni per rendere il sistema di teleriscaldamento di Karlshamn più efficiente e sostenibile.

Serra a basse emissioni di carbonio

Il sistema di teleriscaldamento intelligente serve 1.500 edifici, tra cui edifici privati, commerciali e pubblici come le scuole. Il cliente più grande è Elleholms Tomater, la seconda serra di pomodori più grande della Svezia. Consuma circa 17.000 MWh all'anno e fa affidamento su energia pulita, intelligente e a basse emissioni di carbonio dal teleriscaldamento. Elleholms Tomater prevede anche di costruire un allevamento ittico accanto alla serra, per ridurre ulteriormente le temperature di ritorno nel sistema.

Sfruttare il calore in eccesso

Circa il 99 percento dell'energia nel sistema di teleriscaldamento di Karlshamn proviene da fonti rinnovabili. Il 93 percento della fornitura principale di acqua calda al sistema di teleriscaldamento proviene dal calore in eccesso della cartiera Södra a Mörrum, che ha una capacità installata di 63 MW. Il resto proviene da AAK, un'azienda specializzata in oli vegetali per prodotti di consumo, che funge da principale fornitore di riserva, con 22 MW installati e disponibili come riserva da settembre ad aprile. Karlshamn Energi ha anche diverse caldaie più piccole a Karlshamn e nei dintorni per supportare il sistema, alimentate principalmente da biocarburante.

Lo sviluppo del teleriscaldamento supportato dall'intelligenza artificiale è uno dei tanti passaggi del piano di Karlshamn Energi per un teleriscaldamento al 100% rinnovabile, che sottolinea l'importanza della collaborazione innovativa e il ruolo dell'intelligenza artificiale in un futuro più sostenibile.

[14]


Non è ben chiaro come l'avori l'IA implementata. Dai video, si evince che il codice sia impegnato nelle previsioni del consumo di energia da parte degli utenti domestici e industriali, ma i software previsionali esistono quasi da quando esiste l'informatica ... pertanto, non si capisce cos'abbia di speciale questa leggendaria ''intelligenza artificiale''.

A parte questo, possiamo criticare negativamente questi progetti realizzati in Svezia ?

Credo di no.

2.2.1

Sul teleriscaldamento e telerinfrescamento in Svezia, consiglio la lettura di uno studio dedicato [15].

=

Note

[1] : ''Archivio, e Commento'', Marco Poli, VK, 21 ottobre 2024, [ https://vk.com/wall170191717_4050 ];
ODB : [ https://orlodelboccale.blogspot.com/2024/10/c19n-non-si-puo-dire-che-si-nascondano.html ].
[2] : trad. da ''A net zero carbon future for cities'', World Economic Forum ( WEF ), 7 aprile 2022 ( agg. il 10 settembre 2024 ), [ https://www.weforum.org/impact/net-zero-carbon-future-for-cities/ ].
[3] : ''Net Zero Carbon Cities'', World Economic Forum ( WEF ), pagina salvata nell'Internet Archive il 26 maggio 2023, [ https://web.archive.org/web/20230526032140/https://www.weforum.org/nzcc/leadership ];
nuova sezione dedicata : [ https://initiatives.weforum.org/net-zero-carbon-cities/home ].
[4] : ''Data for the City of Tomorrow: Developing the Capabilities and Capacity to Guide Better Urban Futures'', World Economic Forum ( WEF ), 19 giugno 2023, [ https://www.weforum.org/publications/data-for-the-city-of-tomorrow-developing-the-capabilities-and-capacity-to-guide-better-urban-futures/ ];
{ PDF } : [ https://www3.weforum.org/docs/WEF_Data_for_the_City_of_Tomorrow_2023.pdf ].
[5] : ''TOOLBOX OF SOLUTIONS'', in ''Net Zero Carbon Cities'', World Economic Forum ( WEF ), [ https://initiatives.weforum.org/net-zero-carbon-cities/toolbox-of-solutions ].
[6] : ''Urban Energy Transitions: A Clean Electrified Future | COP26 | Accenture'', Accenture, YouTube, 3 novembre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=D7BaSlraJKE ].
[7] : ''Collaborative process. New College of Design and Environment by Erik L’Heureux'', Antonio Corredera, Metalocus, 13 febbraio 2023, [ https://www.metalocus.es/en/news/collaborative-process-new-college-design-and-environment-erik-lheureux-nus-sde ].
[8] : ''Adaptive Re-Use for Embodied Carbon'', in ''Net Zero Carbon Cities'', World Economic Forum ( WEF ), [ https://initiatives.weforum.org/net-zero-carbon-cities/case-study-details/adaptive-re-use-for-embodied-carbon/aJY68000000fxxnGAA ].
[9] : College of Design and Engineering, National University of Singapore, [ https://cde.nus.edu.sg/ ].
[10] : trad. dal riquadro ''Project description by NUS College of Design and Engineering (CDE)'', fonte #7.
[11] : ''The city where the internet warms people’s homes'', Erin Biba, BBC, 13 ottobre 2017, [ https://www.bbc.com/future/article/20171013-where-data-centres-store-info---and-heat-homes ].
[12] : ''Innovative District Heating Networks'', in ''Net Zero Carbon Cities'', World Economic Forum ( WEF ), [ https://initiatives.weforum.org/net-zero-carbon-cities/case-study-details/innovative-district-heating-networks/aJY68000000fy4jGAA ].
[13] : ''Stockholm Innovates District Heating with New Solutions and Renewable Sources'', Smart City Sweden, [ https://smartcitysweden.com/best-practice/401/stockholm-innovates-district-heating-with-new-solutions-and-renewable-sources/ ];
vedi : ''Stockholm Exergi - This is how it works'', Stockholm Exergi, YouTube, 15 marzo 2018, [ https://www.youtube.com/watch?v=4fv-WEIqYCA ].
[14] : ''The Intelligent District Heating System – Makes Use of AI'', Smart City Sweden, [ https://smartcitysweden.com/best-practice/430/the-intelligent-district-heating-system-makes-use-of-ai/ ];
vedi : ''The intelligent district heating system 2 min'', NetPort Science Park, YouTube, 28 settembre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=DHbRot9JbyE ];
vedi : ''The intelligent district heating system 10 min'', NetPort Science Park, YouTube, 27 settembre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=t8l-bljO38E ].
[15] : ''District heating and cooling in Sweden'', Sven Werner, ScienceDirect, Elsevier, 18 marzo 2017, [ https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360544217304140 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 22 ottobre 2024 [16] }.

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4 commenti:

  1. I signori hanno scambiato cause ed effetti. Solo un cenno al problema zero da cui tutti i problemi conseguono ovvero la sovrappopolazione.
    Essendo questa il fornitore di potere e risorse di questi oligarchi, si guardano bene dall'indicarla come problema principale.

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    1. Ricordando come nei romanzi della fantascienza classica gli esseri umani – la parte umana del Sistema complessivo – erano definiti unità a base carbonio ... ecco che possiamo leggere la riduzione dell'emissione di carbonio in altro e sinistro modo.

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    2. Le "unita' a base di carbonio" forniscono potere e risorse alle castalie.
      Impossibile credere che queste oligarchie si impegnino per contrastarne la crescita esponenziale (che attualmente e' solo in Africa e nell'Asia islamica).

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    3. Come dici tu, la crescita esponenziale è solo in alcune aree, ed anche là è prevista l'attenuazione della curva demografica nei prossimi anni.
      Con l'IA e l'hardware robotico calerà bruscamente la necessità di lavoratori umani nelle società più avanzate.
      Verremo pasciuti con il reddito di cittadinanza, come gli animali di uno stabilimento zootecnico ... ma, allora, a cosa serviremo ?
      Beh ...
      cavie per gli esperimenti genetici – via ''vaccini'' ad mRNA, ed altro – e per la sperimentazione di impianti hardware nelle fisionomie biologiche – l'ibrido uomo-macchina detto cyborg e preconizzato concretamente da Elon Musk.

      Corpi per il Transumanesimo.

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