Ne ver', ne boisya, ne prosi




Spinto a 201 km/h

Un video decisamente “malato” fino al parossismo : colori acidi e blu - montaggio leggermente sfalsato sul sonoro - fotogrammi invecchiati (tutto è già stato visto, tutto è già stato consumato, non ci rimane che leccare la carta della cioccolata).
Ma soprattutto una quasi-fobica e adrenalinica “tensione elettrica” resa con le riprese in spalla e frames assortiti di scontri sociali più incidenti
generici, alternati ad una insistenza ossessiva sui primi piani e i corpi di Julia Volkova e Lena Katina (anche a velocità subliminale) di cui sono inserite anche immagini di repertorio meno recenti.
Forse è la violenza a forte accelerazione che hanno subito in prima persona le due ragazze : il progetto t.A.T.u. è partito nel 1999 - quando avevano solo 14 e 15 anni - e da subito sono diventate stelle del continente sovietico, poi internazionali.
Da questo lancio spaziale ne sono uscite alla grande e sono diventate due splendide donne-icone moderne e malate (vedi prossimi post) in questo mondo cane : c'è qualcuno che crede davvero di essere “sano” ?
ИДИОТ (idiota).
Il pezzo è stato inserito come bonus track nell'album dell'esordio internazionale “200 km/h in the wrong lane”, il video qui linkato è del 2003 e non mi risulta sia stata fatta una versione in lingua inglese : meglio così, in russo suona decisamente bene.
Un video che piacerebbe ad Alessandro Zanotti ... “non credere, non avere paura, non chiedere” : forse è l'unico viatico per sopravvivere quaggiù, nella sterminata e sporca metropoli globale ch'è uno zoo recintato/linkato.
(vi ricordate il set di “All the things she said” ?).

Link

Ne ver', ne boisya, ne prosi = video in Youtube.com


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