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Salotto precario - il webmagazine dei precari [ 1 ] cessa l'attività pure rimanendo on-line, con il post “Ultimo articolo di Salotto Precario. Non ce l’abbiamo fatta. E voi neppure.” [ 2 ] di Riccardo Paccosi [ 3 , 4 ].
Il redattore riepiloga l'attività del sito, che nei 4 anni di vita è stato associato a un progetto politico, un esperimento nato qualche tempo prima e poi portato in seno al Pd ( ma spesso critico della linea generale e particolare del partito ), finalizzato al dare voce alla massa dei precari italiani, tentando di farne un soggetto politico solido.
Una necessità popolare cui il partitone del centro-sinistra s'è dimostrato insensibile, continuando a coccolare i tesserati over 60 pensionati e i discendenti in linea diretta per diritto feudale acquisito, con il risultato pratico ( ad esempio ) di avere regalato milioni di voti al m5s ...
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Ma non solo.
Paccosi rivede anche la propria esperienza umana degli ultimi anni, intrecciata al progetto sulla precarietà.
Sarcastico è l'epitaffio scelto come titolo, davvero concreto e realistico. Questo Paese che scivola verso il default con il sorriso di Enrico Letta, sembra non avere capito che occorre movimentarsi per ottenere qualcosa dalla classe dirigente installata.
Segue l'analisi del momento storico e degli sviluppi possibili, un ultimo paragrafo a favore del sovranismo contro il mercato globale e le sue regole ( e su questo, ci sarebbe da discutere a lungo ).
( l'autore continuerà a scrivere articoli nel www ma in uno spazio nuovo, ora in cantiere ).
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