Feedback


Facebook tests 'downvote' button for feedback on comments

This isn't the long-desired "dislike" button. Instead, Facebook is trying out a feature that lets some people mark comments as "offensive" or "misleading."
by Ian Sherr, Steven Musil / February 9, 2018 11:41 AM PST


It's one of the easiest ways to express your opinion: like or dislike.

Yet for a more than a decade, Facebook only offered the happier option, the thumbs-up. That's about to change.

The social networking giant is testing a new feature that lets some people register a negative reaction to comments with a button called "downvote."

The goal, Facebook said, is to allow people to weigh in on comments people leave on public pages, like those for President Donald Trump. When selected, the button offers reporting options like "offensive," "misleading" and "off topic."

[ ... ].

c|net


1

Quindi.
Da un mesetto, Facebook ha messo a disposizione degli utenti Usa il bottone Downvote per disistimare pubblicamente un post.

Ma gli utenti “italiani” possono comunque coadiuvare il lavoro degli schiavi meatware [ 1 ] segnalando i post ritenuti scorretti.
Una funzione collaborativa che può diventare strumento per la battaglia politica, per tacitare chi non la pensa al proprio modo : i kapò della porta accanto.
 



Cliccando sui tre puntini in alto a destra, si ottiene un menu di azioni eseguibili sul post e sull'autore.
Scegliendo l'opzione “Fornisci un feedback su questo post” è possibile spedire una segnalazione alla Censura faccialibresca.





Gli argomenti opzionabili per la segnalazione.


Ho utilizzato, ad esempio, un post [ 2 ] dell'adorabile Charlotte Matteini [ 3 ] proprio perché è un'utentessa molto corretta, al di sopra di tali critiche.

2

Un aneddoto sulla ridicola censura applicata in FB : alcuni amici si stanno lamentando perché loro post e commenti in cui citano Toni Negri [ 4 ] sono stati cancellati dal social, siccome contengono la parola unpolitically correct [ 5 ] “negri”.

3
 

Tornando al post di Charlotte, l'ho scelto come campione d'esempio anche perché concordo sull'astensione dal voto nelle elezioni di dopodomani, 4 marzo.
Ed anche la blogger e scrittrice Gaia Baracetti si asterrà dal voto : “Non voterò – ma voglio fare qualcosa lo stesso” [ 6 ].

Io non voterò, perché nessuno dei partiti dell'arco costituzionale soddisfa il requisito minimo della messa in discussione di un sistema economico giunto al capolinea del proprio ciclo, che è iniziato nel Dopoguerra.
Uno dei cicli più lunghi e pacifici ( forse, il più lungo e pacifico ... ma non può essere eterno, nulla lo può essere ).
SE indubbiamente sono d'accordo con la Lega sulla questione del flusso mass-immigratorio che sta terminando lo spappolamento delle società occidentali ( già cerebralmente devastate e condizionate ) e del Lavoro ( che ne è ... era il pilastro ) ed è funzionale al Piano dell'élite apolide ... l'argomento ( e il trattamento proposto da Salvini ) non è esaustivo della questione massima, la conclusione del ciclo capitalista nella “Italia” e nell'Europa Occidentale.

L'astensione E' un atto politico.

E' la comunicazione, data dal Popolo ai suoi amministratori, del termine della pazienza, della credibilità della farsa democratica in corso.
La percentuale di astenuti, è la misura proporzionale di tale chiusura di credito popolare.

[ ... ]

Bookmark and Share

Nessun commento:

Posta un commento