Insulti alla capotreno, fermato il convoglio


Insulti alla capotreno, fermato il convoglio

Chiesto l'intervento dei carabinieri. Passeggeri trasbordati sulla corsa successiva, arrivati a Bologna con oltre quaranta minuti di ritardo

Un passeggero insulta e minaccia la capotreno e il convoglio con 150 passeggeri a bordo si ferma per 40 minuti. E' successo ieri mattina a Crespellano sul treno Bologna-Vignola delle 6 e 43. Come effetto-domino (la linea è ad un solo binario) il ritardo ha contagiato anche le corse seguenti e quelle in direzione opposta. Risultato: un'aggressione verbale si trasforma nell'ennesima Caporetto per una tratta che per i motivi più vari nelle ultime tre settimane si segnala per una raffica di ritardi a due cifre.
Questi i fatti, così come sono stati riferiti da Tper (gestore del servizio sulla linea Fer): «Verso le sette la capotreno della corsa 91802 partita da Vignola e diretta a Bologna redarguisce (purtroppo senza esito) alcuni ragazzi che fumavano in vettura e tenevano le scarpe sui sedili. Per tutta risposta due facinorosi del gruppo aggredivano verbalmente la capotreno con pesanti insulti e minacce. Venivano allertati i carabinieri, intervenuti alla stazione di Crespellano, dove il treno veniva soppresso» [ ... ].
«Quando il treno si è fermato e nessuno si è degnato di darci spiegazioni ci siamo preoccupati. C'è chi è arrivato in ritardo sul lavoro, chi a scuola, chi ha perso tutte le coincidenze in stazione. E il tutto per cosa? Per un insulto? Ci abbiamo parlato con il ragazzo, credo che fosse uno studente, che ha esibito il permesso di soggiorno e forse non aveva un documento... I carabinieri sono arrivati molto velocemente, hanno accertato i fatti e il ragazzo ha poi continuato il suo viaggio, a quanto pare la cosa non era così grave... ma di mezzo a questa diatriba ci sono rimasti 150 passeggeri in attesa e in ritardo su tutti i loro impegni. Francamente mi pare eccessivo» commenta un manager utente abituale che ha assistito in diretta al fatto [ ... ].

il Resto del Carlino – Bologna, 11 dicembre 2019, pag. 19

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Avete notato ?

Da qualche tempo, sulle testate “giornalistiche” “italiane” è in uso l'oscuramento dell'identità etnica dei protagonisti negativi delle vicende di cronaca, come già da anni avviene in Francia e in altri Paesi dell'Europa Occidentale. Un dispositivo che credo ipertrofizzerà i pregiudizi nel buio della comunicazione omessa anziché chetarli o cancellarli – per questo risultato, abbiate fiducia nella macchina magnifica in progettazione all'IIT [ 1 ] – facendo incazzare di più gli autoctoni.
Parlando di altra epoca, la si sarebbe definita pubblicamente “censura” eseguita da un regime. Perché tale è. Oggi, nel regime sì-global a basso contenuto di democrazia effettiva : censura.
Guardate, quindi, che razza di peripezie deve fare il cronista onesto per trasmettere l'informazione dell'ennesima “risorsa” extra-comunitaria che rompe il cazzo. 

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Ma il passaggio peggiore è un altro :



[ ... ] «Quando il treno si è fermato e nessuno si è degnato di darci spiegazioni ci siamo preoccupati. C'è chi è arrivato in ritardo sul lavoro, chi a scuola, chi ha perso tutte le coincidenze in stazione. E il tutto per cosa? Per un insulto? Ci abbiamo parlato con il ragazzo, credo che fosse uno studente, che ha esibito il permesso di soggiorno e forse non aveva un documento... [ ... ] Francamente mi pare eccessivo» commenta un manager utente abituale che ha assistito in diretta al fatto [ ... ].
ibidem


E' il menefreghismo degli altri, di cosa capita davanti agli occhi di un travet tutto impegnato nel suo lavoro da eseguire in giornata a ogni costo, anche al costo della dignità di una lavoratrice.
Aggravato da una possibile, sentita superiorità di classe : manager – accipicchia ! Vi rendete conto ? – contro dipendente di un'azienda che fornisce servizio pubblico alla massa e che ogni giorno deve affrontare i conati degli incivili, per giunta.

Cosa volete che sia mai, un insulto ?

Il Sistema ha generato la radicale apatia di questi criceti che corrono incessantemente nella Grande Ruota per meritarsi la pappa quotidiana e, ogni tanto, la pappa extra data dal Padrone ai criceti più fedeli alla Causa e ardimentosi.

Correte, criceti, correte.

Correte sempre più forte e sempre più instupiditi dal Sistema. Arriverà la resa dei conti anche per voi.
E ...

sarà bello.

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6 commenti:

  1. Io sono favorevole alla diffusione della provenienza etnica e pure a quella della provincia nel caso degli italiani.

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  2. Aggiungo che il fatto di aver fatto intervenire i carabinieri è stato giusto, ma sarebbe preferibile che sui treni viaggiassero già di ruolo. Con quello che costano i biglietti è il minimo.

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    1. Mettiamo quattro pattuglie di carabinieri e polizia su ogni treno/autobus e poi continuiamo a im/deportare moltitudini di superiori doni risorse facitoridilavorichegliitalicichenonsivoglionoschiavizzarenonvoglionopiùfare.
      Beh non male, Sara.

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    2. Ovviamente Paola e carambola obbligativa intervenire con la camicia di forza e utilizzandoli fiori di Bach e, solo in casi estremi, pure il Lei.

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    3. ... pola e caramba obbligati a intervenire ...

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    4. Uomo arriva al punto : combattere le manifestazioni sempre più endemiche e virulente della malattia – una mass-immigrazione gestita solo nel rubinetto aperto/chiuso cioè di grana grossa e in sinergia con le mafie di questa e dell'altra sponda del Mediterraneo – non solo sarebbe economicamente già adesso ed in futuro sempre più insostenibile, ma diventerebbe logisticamente impossibile.
      Bisognerebbe stringere le viti di uno Stato miserabile al più presto, per evitare lo sfascio e la guerra civile.
      Dubito che ciò verrà fatto.

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