Stimolazione cerebrale non invasiva


La stimolazione cerebrale non invasiva contro pregiudizi e stereotipi sociali

(A cura di Maddalena Marini, ricercatrice IIT)

Nel corso degli ultimi decenni, la globalizzazione ha portato a un’intensificazione degli scambi internazionali nella nostra società, favorendo su una scala senza precedenti il crescere dell’economia mondiale e la coesistenza di differenti gruppi socioculturali.

Tale processo, però, oltre ad avere certamente aspetti positivi molto rilevanti per l’evoluzione della società moderna come il superamento dei confini spazio-temporali, la velocità e la circolazione delle comunicazioni, e l’arricchimento culturale, ha portato a ripercussioni e scontri a livello sociale dovuti allo scambio culturale tra civiltà e culture molto diverse tra di loro.

Infatti, nonostante la nostra società sia ora popolata da individui appartenenti a diverse culture, la nostra mente riflette ancora le tracce di un’eredità evoluzionistica dove gli esseri umani vivevano in piccoli gruppi composti da individui con caratteristiche genetiche e sociali simili tra loro, portandoci tuttora a preferire le persone che sono socialmente e culturalmente “simili a noi” rispetto a quelle che “differiscono da noi”.

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L’idea che sto portando avanti con la mia ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia è che questi stereotipi siano così instillati nella nostra mente che l’unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi.

In particolare, i miei studi sono volti all’utilizzo di una procedura, chiamata stimolazione cerebrale non invasiva: tecnica appartenente al campo scientifico delle neuroscienze.

Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento.

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L'HuffPost, 16 agosto 2019


1

Non è stato uno scherzo ferragostano.
Metodi degni della letteratura distopica, ma tutto è lecito per consolidare il Mondo Nuovo, anche queste tecniche manipolative della Coscienza dell'essere umano.

Metodi in corso di progettazione all'interno di un istituto finanziato dallo Stato per i quali mi sembra che nessun politico, intellettuale, giornalista, scienziato, medico “italiano” si sia indignato, né abbia chiesto una indagine etica e amministrativa a mezzo stampa e/o nelle opportune sedi istituzionali, complice una opinione pubblica sopita e rimpinzata di “urgenze” quali gli Odiatori della Rete.
Ogni regime si sorregge grazie a una larga collaborazione sia attiva che passiva ( omertosa ) e vale anche per questa forma di finta democrazia che ha ammorbato la “Italia” e l'Europa Occidentale.

2

Qualche informazione sulla bella scienziata che sta realizzando la macchina fantastica che cancellerà dalle nostre menti le nozioni e le opinioni non gradite al Sistema, tratta da “Studiare i pregiudizi per raggiungere l'eguaglianza di genere”, post dell'8 marzo 2019 a firma della stessa ricercatrice [ 1 ] [ 2 ] – pagina successivamente rimossa dal sito dell'IIT :



Studiare i pregiudizi per raggiungere l'eguaglianza di genere

Maddalena Marini

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Maddalena Marini è ricercatrice postdoc presso il Center for Translational Neurophysiology dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Ferrara. Laureata in Psicologia Clinica (110 cum laude) all’Università di Padova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Neuroscienze Cognitive all’Università di Modena e Reggio Emilia. Dal 2011, è una ricercatrice per Project Implicit [ 3 ], organizzazione internazionale no-profit fondata dall’Università di Harvard, Università di Washighton [ scritto così nel testo originale ] e Università della Virginia che studia la cognizione sociale implicita. È stata ricercatrice (postdoctoral associate) per 3 anni nel dipartimento di Neurobiologia dell’Harvard Medical School di Boston, per 2 anni nel dipartimento di Psicologia dell’Harvard University e 1 anno nel Berenson-Allen Center for Noninvasive Brain Stimulation (Beth Israel Deaconess Medical Center) dell’Harvard Medical School.

fonte


Qualche informazione sull'Istituto Italiano di Tecnologia :


Istituto italiano di tecnologia

L'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è un centro di ricerca scientifica.

La sede scientifica è a Genova, nel quartiere di Bolzaneto, mentre quella amministrativa si trova a Roma. Genova ospita anche la seconda sede scientifica dell'istituto (il Centro per le Tecnologie Umane presso il parco scientifico tecnologico degli Erzelli), mentre altri centri distaccati di ricerca sono attivi in diverse città (dodici in Italia e due a Boston negli Stati Uniti), in collaborazione con diverse università.

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Finanziato dallo Stato italiano (100 milioni all'anno secondo quanto stabilito dalla legge,[12]) l'IIT è nato con lo scopo di diventare un centro di riferimento per la ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico, oltre all'auspicio di fornire una piattaforma per il rientro dei cosiddetti "cervelli in fuga" italiani emigrati all'estero.

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Wiki ITA


{ da una mia discussione su FB : [ 4 ];
vedi anche : “Il metodo scientifico che «ti cura» dal pregiudizio”, Corriere.it, 1° aprile 2019 [ 5 ] }.

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