Sul film “Barbie” e sul Pantone 219C




Il particolare punto di rosa usato per le confezioni delle celebri bambole snodabili, e dominante nel film [1].




Una delle foto di lancio del film, con Margot Robbie e Ryan Gosling nei ruoli di Barbie e Ken [14].



Archivio, e Commento


No. Credo che non sarei capace di guardare per intero un film dominato da questo colore.
E' il celebre ''rosa Barbie'' ( in lingua inglese : Barbie Pink ) che corrisponde al codice 219C nella scala Pantone [1].
Altre codifiche [2]:

* Hex [3]: #DA1884;
* RGB [4]: 218, 24, 132;
* CMYK [5]: 0%, 95%, 0%, 0%;
* RAL [6]: 4010 ( circa; colore inverso : #18DA6E );
* Web safe [7]: #CC0099 ( circa; colore inverso : #25E77B ).

2

Nel film ''Barbie'' di Greta Gerwig ( regia, e sceneggiatura assieme a Noah Baumbach )[8][9] prodotto dalla stessa casa produttrice della action figure ( bambola snodabile ) divenuta un'icona della cultura popolare statunitense esportata in tutto il mondo [10], la Mattel [11], è stato fatto un tale uso di quel punto di rosa che l'azienda produttrice Rosco [12] ha terminato le scorte [13].

Pochi giorni fa, l'opera cinematografica ha superato ufficialmente il miliardo di dollari d'incassi in tutto il mondo, cui va aggiunto il merchandise [14].

3

Chi ha avuto il fegato di andare a vedere il film al cinema, è stato Riccardo Paccosi [15][16].
Riproduco la sua recensione [17]:


Barbie: o del fondare la propria causa sul Nulla.

So che per molti è un'impresa ardua, ma per analizzare il film di Barbie è necessario operare una separazione tra piano estetico e piano teorico-filosofico.

Dal punto di vista stilistico-estetico, il film è potente, innovativo e soprattutto il cast - e l'attrice protagonista in particolare - mettono in campo una tecnica di recitazione a livelli di eccellenza. Se Barbie ha avuto un enorme successo, dunque, è probabile che uno dei motivi sia collegato a quello della crisi cronica dei cinecomic supereroistici, ovvero la standardizzazione estetica. In altre parole, anche da parte dei film commerciali, oggi, il pubblico pretende fantasia e inventiva, dal che conseguono tanto i recenti flop Marvel/DC quanto, in maniera opposta e speculare, il successo di Barbie.

Sul piano teorico-filosofico, il film certamente fa parte del cosiddetto Pensiero Unico, ma ciò non si declina in termini di becera propaganda. Il tema della fluidità è a malapena accennato grazie alla presenza di personaggi minori di contorno e anche la critica al patriarcato, tutto sommato, non pesa più di tanto perché viene svolta con una robusta dose di auto-ironia.
Quello per cui il film risulta inquietante non consta dunque di quel catechismo woke che ormai vediamo impazzare ovunque, bensì della medesima ideologia formulata però in forma etico-filosofica e perciò stesso ben più insidiosa e profonda.

Il tema centrale dell'opera è, in buona sintesi, l'allontamento definitvo dell'uomo dalla donna nonché dell'essere umano dall'amore.
Barbie - in un percorso iniziatico di formazione da giocattolo a essere umano che ricorda neanche troppo vagamente quello di Pinocchio - comprende che la prospettiva esistenziale della donna è l'autorealizzazione professionale, al limite anche l'essere madre, ma certamente non vi è in lei alcuna necessità dell'uomo e tantomeno della relazione di coppia.
L'evoluzione che i personaggi conseguono, quindi, vede l'uomo che necessita di de-virilizzarsi e rinnegare se stesso: in pratica, l'essere-maschio deve venire a coincidere con un divenire-nulla.
Nel caso della donna, le caratteristiche della femminilità sono invece ammesse, purché de-erotizzate e del tutto avulse da qualsivoglia concatenamento erotico-sentimentale.

Il messaggio transumanistico del film - per quanto alla fine a Barbie spunti quella vagina che la bambola notoriamente non possiede - sentenzia la necessità di emanciparsi dalla propria biologia riproduttiva perché, così facendo, agli esseri umani si aprirebbe un orizzonte ricco di possibilità di autorealizzazione.
Un insieme di possibilità così ampio da essere indefinito e facente sì che l'individuo - separato ormai non solo dalla comunità di popolo ma anche dalla diade sessuale - fondi, per dirla con Max Stirner, la propria causa sul Nulla.

Riccardo Paccosi


12 – 29

Maurizio De Paola [18][19] ha scritto una recensione da un altro punto di vista ancora, e la riproduco [20]:


Elogio di Ken

Non avevo avuto tempo di vederlo finora e stasera ho rimediato. Ho quindi visto in TV "Barbie" e devo dire che l'ho trovato un film estremamente interessante e drammatico.
Questo perché non è un film su Barbie, ma su Ken.
Probabilmente senza volerlo (ma perché è un percorso interiorizzato, logico e quasi scontato), gli autori e la regista Greta Gertwig hanno fatto un incredibile elogio di Ken, relegando Barbie ad un ruolo sostanzialmente di spalla. E anche in un'ottica leggermente maschilista.
Ken, infatti, è l'unico personaggio dichiaratamente "umano", ovvero capace di provare sentimenti e amare.
Lui ama veramente Barbie, che lo respinge costantemente e lo relega nella "friendzone" per motivi che non spiega mai e che non è dato sapere.
Ed allora Ken, come un Edward Leedskalnin (la cui storia andrebbe insegnata in ogni corso di "educazione affettiva") muscoloso, inizia a costruire il suo personalissimo Castello di Corallo per la sua amata, offrendosi di esserle utile in qualsiasi modo possibile, nella speranza che alberga in ogni maschio che l'opera faccia cambiare il giudizio, che il "fare" possa creare l'amore.
Lo stravolgimento di Barbieland che lo stesso Ken opera è in primis una ripicca che ricorda "Il Sogno di un Buffone" di Giampiero Artegiani, ma che in definitiva è tutto finalizzato a conquistarla, a cantarle quella canzone sulla spiaggia nella speranza che la sua ennesima trovata faccia improvvisamente scattare quella scintilla che tarda ad accendersi.
E in quella scena si capisce la vera differenza tra i Ken e le Barbie: quello che fanno i Ken - giusto o sbagliato che sia - lo fanno perché vogliono avere le Barbie accanto, vogliono essere ammirati da loro e contare per loro, essere importanti, anche necessari. Le Barbie invece sognano un mondo dove i Ken sono superflui, autosufficiente, isolato e isolante dove "bastare a se stesse".
Nell'unica scena in cui Barbie mostra un minimo di empatia per Ken lo fa solo per incentivarlo a togliersi dai piedi con la scusa che deve "trovare se stesso". Ken è umano, troppo umano. Accetta la volontà della sua sognata dama e si defila.
Barbie non riesce mai a trovarla quell'umanità, come un Pinocchio irrealizzato a cui hanno dato carne, ossa e genitali, ma non la capacità di amare il prossimo.

Maurizio De Paola


Credo che tanti uomini ( me compreso, eh ) siano finiti in quello schema tossico almeno una volta nella vita, ma non lo dicono per Orgoglio.
Al contrario, tante femmine delle volpi hanno imparato che frignare e lamentarsi pubblicamente nel mondo odierno rende, e talvolta rende assai bene.

=

Note

[1] : posta ( tweet ), Pantone, X ( Twitter ), 24 luglio 2023, [ https://twitter.com/pantone/status/1683520747086520349 ].
[2] : ''Barbie Pink Color'', Color-Name[punto]com, [ https://www.color-name.com/barbie-pink.color ].
[3] : ''Colors HEX'', W3Schools, [ https://www.w3schools.com/colors/colors_hexadecimal.asp ].
[4] : ''Colors RGB and RGBA'', W3Schools, [ https://www.w3schools.com/colors/colors_rgb.asp ].
[5] : ''Colors CMYK'', W3Schools, [ https://www.w3schools.com/colors/colors_cmyk.asp ];
vedi : CMYK Tool Online, [ https://cmyktool.com/ ].
[6] : ColoriRAL[punto]it, [ https://www.coloriral.it/ ];
vedi anche : RALcolor[punto]com, [ https://www.ralcolor.com/ ].
[7] : ''Web Safe Color Chart'', HTML Color Codes, [ https://htmlcolorcodes.com/color-chart/web-safe-color-chart/ ].
[8] : ''Barbie'', Comingsoon[punto]it, [ https://www.comingsoon.it/film/barbie/53626/scheda/ ];
MYmovies[punto]it : [ https://www.mymovies.it/film/2023/barbie/ ];
trailer in lingua originale ( inglese ): ''Barbie | Main Trailer'', Warner Bros. Pictures, YouTube, 25 maggio 2023, [ https://www.youtube.com/watch?v=pBk4NYhWNMM ];
trailer in lingua italiana : ''Barbie, trailer italiano del film con Margot Robbie: uno spettacolo!'', Movieplayer[punto]it, YouTube, 25 maggio 2023, [ https://www.youtube.com/watch?v=_rEQ6f28c0U ].
[9] : ''L'ennesimo commento (inutile) sul film dell'estate: "Barbie" aldilà del bene e del male'', Erika Bertossi, BolognaToday, 12 agosto 2023, [ https://www.bolognatoday.it/cronaca/barbie-film-commento-recensione.html ];
vedi anche : ''Il finale di Barbie, il ginecologo e tutte noi'', Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair, 10 agosto 2023, [ https://www.vanityfair.it/article/finale-barbie-ginecologo-spiegazione ].
[10] : ''Barbie Doll'', National Museum of American History, [ https://americanhistory.si.edu/collections/search/object/nmah_1155897 ];
vedi : World of Barbie, [ https://www.theworldofbarbie.com/ ].
[11] : ''Giocattoli Barbie'', Mattel, [ https://shopping.mattel.com/it-it/collections/barbie ];
vedi : ''Dopo Barbie, Mattel ha in progetto 45 film basati sui suoi giocattoli'', Paolo Armelli, Wired, 5 luglio 2023, [ https://www.wired.it/article/mattel-barbie-altri-film-giocattoli-he-man-uno/ ].
[12] : ''The First 100 Years: The Miller Years'', Rosco, [ https://spectrum.rosco.com/index.php/2010/11/the-first-100-years-the-miller-years ];
vedi : ''Rosco Inc. history'', Zippia, [ https://www.zippia.com/rosco-careers-1161500/history/ ].
[13] : ''Il film di Barbie è talmente rosa da aver provocato una carenza globale di vernice'', Chiara Crescenzi, Wired, 5 giugno 2023, [ https://www.wired.it/article/barbie-film-vernice-rosa-rosco-carenza-globale/ ];
vedi : ''‘Barbie’ production emptied a company’s worldwide supply of pink paint'', Jonah Valdez, Los Angeles Times, 3 giugno 2023, [ https://www.latimes.com/entertainment-arts/movies/story/2023-06-03/barbie-production-design-shortage-pink-paint-greta-gerwig ].
[14] : ''Barbie ha superato un miliardo di dollari al botteghino'', Chris Murphy, Vanity Fair, 7 agosto 2023, [ https://www.vanityfair.it/article/barbie-ha-superato-miliardo-di-dollari-botteghino ];
vedi anche : ''Spazzolini, scarpe e candele: tutte le collab con i brand e le curiosità sul film di Barbie'', Ilenia Valleriani, Ninja, 20 luglio 2023, [ https://www.ninjamarketing.it/2023/07/20/film-di-barbie/ ];
vedi anche : ''Taylor Swift, Beyoncé e il film «Barbie» spingono verso l'alto il PIL degli Stati Uniti'', Blue News, 8 agosto 2023, [ https://www.bluewin.ch/it/attualita/borsa-economia/taylor-swift-tira-il-pil-usa-dal-suo-tour-spinta-da-5-miliardi-1841739.html ].
[15] : Riccardo Paccosi, bacheca, Facebook, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi ];
su Telegram : [ https://t.me/riccardopaccosi ].
[16] : Amorevole Compagnia Pneumatica, sito-web, [ http://www.amorevolecompagniapneumatica.it/ ];
su Facebook : [ https://www.facebook.com/amorevolecompagniapneumatica/ ].
[17] : ''BARBIE: O DEL FONDARE LA PROPRIA CAUSA SUL NULLA.'', Riccardo Paccosi, Facebook, 1° agosto 2023, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi/posts/10231153229004661 ];
[18] : Maurizio De Paola, Facebook, [ https://www.facebook.com/mauriziodepaolaxxx ];
Wikipedia : [ https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_De_Paola ].
[19] : Ambrosia Libri, sito-web, [ https://www.ambrosialibri.it/ ];
Facebook : [ https://www.facebook.com/AmbrosiaLibri/ ].
[20] : post, Maurizio De Paola, Facebook, 28 dicembre 2023, [ https://www.facebook.com/mauriziodepaolaxxx/posts/10232498674717554 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 13 agosto 2023 [21]; su FB : [22] }.

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8 commenti:

  1. Ho ricevuto via-mail questo commento di UUIC che ha difficoltà a loggarsi nei blog Blogger dal suo smartphone, e lo riproduco :

    Con Rosa Canina eravamo arrivati alla questione del ritorno di Barbie.
    File la prima bambola che, in massa, sostituì i bambolotti "bimbo" che, in precedenza, erano ciò con cui giocavano le bambine.
    Nuovo modello, sono donna in quanto tale, non sono affatto solo madre => nuovo giocattolo per formare a quel modello.
    Paradossalmente un modello centrato sull'affermarsi (maschile) che, di fatto, negando e allontanando la maternità come prospettiva per le future donne, massimamente ne nega l'essenza più profonda, biologica.
    Giusto? sbagliato?
    Come laico, agnostico chiedo :- gli effetti sono più positivi o più negativi?
    Come ecologista, pure, non riesco ad avere una posizione netta: con continenti come Asia e Africa in esplosione demografica riportare le femmine al fatto che sono anche esseri viventi, donne, oltre che madri, è un passo fondamentale nella loro emancipazione e in prospettiva, per contenere la demografia.
    Per quanto riguarda le donne [delle società] "liquide" il numero enorme di esse senza prole coincide con un numero enorme di persone con malesseri esistenziali e pulsioni di bilanciamento/ compensative insane.
    Nella mia osservazione "intima" del femminile, in milonga, riesco ad osservare questi scompensi/malessere.
    La disarticolazione delle basi (biologiche) dell'esistenza crea un sacco di problemi: il grosso della nostra etologia è profonda e cablata da decine di migliaia di generazioni.

    Dovremmo sperare in bambolotti per le bimbe europee e in Barbie per quelle africane o islamiche asiatiche?


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    1. Devo dire che non riesco più a commentare questo diario (e pure il mio) da furbofono poiché la piattaforma non riconosce la mia identità.
      Ora scrivo da piccio.
      Grazie per la pubblicazione.

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    2. Mi sono espresso male: non riesco più a commentare questo diario perché esso NON accetta commenti anonimi e come tale risulto da furbofono che non riconosce la mia identità.
      Sul mio diario sono ammessi i commenti anonimi e in esso risulto come tale (quindi riesco a commentare ma risulto impropriamente come anonimo).

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    3. Dipende dalla configurazione del tuo smartphone, io dal mio riesco a fare tutto con la piattaforma Blogger ( nei limiti della risoluzione dello schermo che oggi è comunque abbastanza buona anche sui dispositivi di fascia bassa ).

      Allora, ti faccio due domande nel caso ripassassi da questa pagina :

      * Qual è il sistema operativo ?

      * Quale browser usi per la navigazione ?

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  2. Io uso linux ma con Brave riesco a commentare col mio utente solo sul mio blog: su tutti gli altri l'autenticazione fallisce.
    Per risolvere allora devo usare Firefox dove, non sempre al primo tentativo, riesco ad autenticarmi su Google.

    Il problema non c'era un anno fa (o forse due, non ricordo)...

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    1. Alcune volte, questo problema ( interno all'ecosistema di Google ) può essere risolto banalmente ricaricando la pagina.

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    2. Ecco, ricaricando alcune volte la pagina, da qualche tempo, blogger riesce a riconoscere l'identità (via Firefox).
      Su molti diari avevo smesso di commentare, per impossibilità, da furbofono.

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  3. Ho aggiungo la recensione ''Elogio di Ken'', scritta dall'amico Maurizio De Paola.

    I buoni testi non hanno scadenza, e il suo è un punto di vista originale, diverso da quello di Riccardo Paccosi.

    Buona lettura.

    ===

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