Succede a 051 ( # 2 )


“È preoccupante” dice l’assessore Frascaroli, eletta a Palazzo d’Accursio nella lista di Sel e fin dall’inizio impegnata nella gestione dell’accoglienza dei profughi e dei campi rom e sinti. “Si tratta senza dubbio di razzismo, risultato anche di un certo tipo di deriva politica, come quella della Lega Nord. [ ... ] I proprietari possono dire quello che vogliono, ma questo è razzismo puro. Se un ragazzo nero ha fatto qualcosa, si colpisce il singolo, non tutti. Anche gli italiani commettono reati. Se si applicasse lo stesso principio e si tenessero fuori tutti, il locale chiuderebbe domani”. Per questo, continua, “invito i ragazzi a non andare in quella discoteca, almeno fino a quando non si sarà aperta una discussione seria sull’argomento. Bologna è una città accogliente e civile. Così deve rimanere.”
il Fatto Quotidiano - Emilia-Romagna


In qualità di Assessore al commercio chiederò personalmente spiegazioni al locale Arteria in merito a quanto è successo. A ‪#‎Bologna‬ non ci può essere spazio per alcun atteggiamento di razzismo e questo episodio non va sottovalutato. Spero che l'episodio si chiarisca.
Matteo Lepore, su Facebook ( pagina personale )


Non entro nel merito della gestione della sicurezza di quel locale, ma faccio anche io l'operatore di sicurezza privata e immagino benissimo quello che accade. Nessun gestore di discoteca sputa sui soldi e non gli importa da quali tasche vengano. Ma è anche responsabile penalemte per quanto succede nelle pertinenze del locale, parcheggio incluso. Quindi decisioni drastiche come quelle di far fuori gruppi interi di persone dalla clientela vanno sapute leggere senza andare a tirare la giacchetta al razzismo e ai leghisti. A viterbo gli ultras della viterbese non possono piu entrare in nessuna discoteca. Non sarà giusto, ma dopo qualche coltellata sono state prese decisioni drastiche, sicuramente discriminatorie. Noi non chiediamo i documenti, ma riconosciamo i grupppetti di scalmanati e li lasciamo fuori includendo anche la coppietta di amici loro che hanno avuto la malaugurata idea di farsi trovare al cancello con i violenti riconosciuti. Ieri per esempio ne abbiamo respinti molti, ma non tutti. Il risultato è che ora scrivo con un grosso taglio sul dorso della mano destra. Quello che trovo fuoriluogo è che basta che ci sia una persona di colore coinvolta per parlare di razzismo. E che un assessore si permetta di invitare al boicottaggio un'attività privata; lui ha poteri che gli permettono di contrastare le discriminazioni, e se fossero state effettivamente discriminate le persone di colore avrebbe potuto far sospendere la licenza al locale. La sua azione politica si è invece tramutata nella populistica criminalizzazione di un imprenditore e dell'agenzia che gestisce la sicurezza.
Diego Sposetti, operatore di sicurezza privata, su Facebook

   
La spiegazione fornita - perché competente del settore - dal mio conterraneo Diego Sposetti mi pare assolutamente ineccepibile. Se a mettere a repentaglio la sicurezza sono persone di una rete di relazioni caratterizzate sul piano etnico, il locale tiene fuori non tutte le persone di quell'etnia, ma quelle che il personale di sicurezza ritiene possano appartenere a quel "giro". A farne le spese, purtroppo, possono essere persone che non c'etnrano. Ma tutti i locali adottano queste misure. E forse sarebbe il caso di chiedersi perché media e politici mettono in atto questi "casi" sempre e solo contro i locali d'intrattenimento e sempre e solo contro quei locali che non hanno copertura da parte di qualche partito. Infine una piccola nota biografica: il titolare di quel locale che oggi viene accusato di razzismo, HA LA MOGLIE AFRICANA E I FIGLI DI COLORE. Quindi, io chiamo questa vicenda con il nome che merita: MONTATURA POLITICA.
Riccardo Paccosi, ex-gestore di locali pubblici, su Facebook


[ ... ]

1

Il fatto commentato è l'esclusione, per una sera, di un gruppo di ragazzi di colore da un locale di 051 ( Arterìa - si scrive così, con l'accento sulla “i” [ 1 ] ) sotto le Due Torri, dopo una rissa avvenuta pochi giorni prima : [ 23 , 4 ... ].
I primi due commenti sono quelli di Amelia Frascaroli, Assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Associazionismo e partecipazione, Sussidiarietà, Politiche attive per l'occupazione ( alla stessa sono delegate le funzioni di tutore e curatore nei casi deferiti alla competenza del Sindaco ) del Comune di Bologna [ 5 ] in quota SEL, e Matteo Lepore, Assessore all'Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale del Comune di Bologna [ 6 ] in quota PD ...

che stanno sfruttando biecamente in chiave politica un normale episodio di gestione di una discoteca.
Il terzo e quarto commento, sono di un lavoratore e di un ex-lavoratore del settore dei locali pubblici ad uso ricreativo, che hanno discusso del fatto sul popolare social di Zukka : [ 7 ].

2

Il comune denominatore tra il gruppo dell'altra sera all'Arterìa e il gruppo citato da Sposetti, è che determinati gruppi umani ( come i “profughi” di un certo centro di accoglienza a 051, come un certo gruppo di ultrà della Viterbese di calcio, etc. ) che hanno già rotto il cazzo in un locale, è normale che vengano lasciati fuori le sere successive, finché non si raffreddano i bollenti spiriti.
Il distinguo, è che quelli con la pelle nera la possono buttare sul “razzismo” ( che abbiano imparato da Balotelli [ 8 ] ? ), quelli con la pelle bianca no.

E così hanno fatto i primi, aiutati dai buonisti terzomondisti locali : i mass media, oggi, gridano al “razzismo” e all'“apartheid”, segno che si è persa completamente la misura metrica dialettica.
E le persone che agiscono cariche pubbliche - come la Frascaroli e Lepore - dovrebbero 1 ) depositare una querela contro i gestori e i cosiddetti “buttafuori” o “bodyguard” ( operatori della sicurezza privata ) del locale, nel caso abbiano prove di infrazione di qualche legge ...
oppure 2 ) tacere.
Piuttosto che puntare il dito contro uno staff usando il più infame degli insulti nella neo-lingua corrente ( razzista! ), esortare la cittadinanza al boicottaggio del locale, e mettere a rischio di rappresaglie chi ci lavora.
Ma no.

L'occasione era troppo ghiotta, per spargere la solita chiosa buonista terzomondista e non senza secondi fini : 051 ( ancóra ed immotivatamente - giacché di “bolognese” ormai non c'è più nulla - definita “Bologna” sulle cartine geografiche ) deprivata della sua produzione industriale già da parecchio tempo ( delocalizzata nell'hinterland ben prima della successiva delocalizzazione “cinese” e verso altri luoghi ), sterminate le piccole botteghe ... ha un'economia che si regge sui centri commerciali, sulle imprese edili ( spesso coop ) che costruiscono tante belle casette nuove, sulla carta e sulle tante non-?-profit.
Per questo le incarnazioni di Xeno sono trattate come tanti piccoli Buddha e sono intoccabili, pena l'ostracismo dalla città e - chissà, un domani - la lapidazione in Piazza Maggiore.

Per contro, il modus operandi dei buttafuori o bodyguard dell'Arterìa mi è sembrato improntato al buon senso :


Il buttafuori del locale lo ammette senza fare una piega. "Il weekend scorso – dice – abbiamo trovato un nero con un coltello nascosto nel giubbotto. Io capisco che sicuramente ci andranno di mezzo anche delle persone che non c'erano niente, anche dei bravi ragazzi". Scusi, ma i delinquenti si distinguono dal colore della pelle? "Noi non ci possiamo fare niente, per un po’ è così, non li facciamo passare neanche se sono accompagnati. Poi quando si saranno calmate le acque ricominceremo a farli entrare. Anche noi, come voi, vogliamo tornare a casa tutti interi la mattina, dobbiamo salvaguardare il locale e noi".
la Repubblica - Bologna
    
...

( segue )
 
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20 commenti:

  1. La Frascaroli penso incorpori veramente, in realtà, tutte le peggiori caratteristiche del cattocomunismo. Questa parola, spesso abusata, però ha un senso e una accezione propria e la Frascaroli ne è è un assessora campione che dovrebbe essere portata a Parigi, accanto al metro universale.

    Un insieme sconclusionato di teorie bislacche e relative catechizzazioni.
    La miglior pena del contrappasso sarebbe farle fare la buttafuori e responsabilizzarla con la gestione di quei locali e chiamandola a rispondere delle conseguenze delle sue scelte e azioni.
    Ihihih, immaginate cosa uscirebbe....

    Ecco, noi abbiamo dei dementi irresponsabili così alla guida del paese, delle città.

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  2. Ragazzi ...
    vi devo bacchettare : abbiate più rispetto dell'Assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Associazionismo e partecipazione, Sussidiarietà, Politiche attive per l'occupazione ( alla stessa sono delegate le funzioni di tutore e curatore nei casi deferiti alla competenza del Sindaco ) del Comune di Bologna !

    EH !

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    1. Ecco, già la delega la dice lunga.
      sussidiarietà
      politiche attive per l'occupazione
      ...
      Sarebbe tragicomico se non fosse vero.

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    2. E' la balia di Merola ( il Sindaco dalla faccia-di-gomma, sembra uscito da un fumetto di Max Bunker + Magnus ), in poche parole.

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    3. Follia pura.
      =
      Ci si sparerà nelle strade, dov'è il problema ?

      ^_____^

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  3. Oltretutto, mi sta raccontando un altro amico su Faccialibro che ha frequentato spesso il locale in questione, la filosofia del gestore è stata sempre molto aperta e sensibile ai migranti.
    Perciò si tratterebbe di una sorta di “fuoco amico”.
    =
    Bene.
    Qualcun altro che ha preso contatto con la Realtà concreta !

    ^_____^

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    1. Vedi malumori tra comunità zerocinquantunesi : [ link ].

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    2. "Impossibile visualizzare la pagina richiesta in questo momento. È possibile che la pagina non sia disponibile, che il link su cui hai cliccato sia stato rimosso o scaduto, oppure che tu non disponga dell'autorizzazione per visualizzare questa pagina."

      Non sono sul faccialibro o quel collegamento è obsoleto o guasto.

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    3. Questione di privacy ( visibile solo agli amici degli amici ).
      Uno degli operatori culturali che hanno a disposizione certe ore e giorni il locale, ha scritto un po' risentito a Vincenzo Branà ( credo sia il Presidente dell'ArciGay zerocinquantunese ) che ieri ha ripostato sulla sua bacheca il post di Lepore ( vedi in testa a questa pagina ).

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  4. io penso che qui si correndo troppo, l'integrazione nn avviene in 2 giorni! Un leghista salviniano come me dce:prima accettano il ns modo di vivere e sanno aspettare il loro turno, fanno un esame di lingua italiana come avviene dappertutto nel mondo e poi s'integrano...nn che noi dobbiamo integrarci a loro....ovvio che ci sono eccezzionali come quelli dei veri profughi, degli ex prigionieri politici , ma martin luther king nn è ancora vissuto da queste parti, e poi in america hanno creato la naacp (national advancement of colored people, prima di integrare i colored nella vita pubblica) se l'integrazione è ordinata ok, se no a casa loro ! e poi blocco sulle coste libiche senza se e senza ma de rolandis aka federico galassi

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    1. Eh.
      Guarda caso, è quello che ha postato UUIC stasera ...
      Nelle comunità sensate, l'ottenimento della cittadinanza è subordinato, oltre che alla residenza, a un lavoro, a un periodo minimo di permanenza sul suolo del Paese, anche alla conoscenza della Lingua, della Storia, della Cultura della comunità della quale si desidera diventare parte.
      Sarebbe normale così.
      A 0039, invece, ha sfondato il panmixismo della Sinistra quale cultura istituzionale, sono stati santificati i Piccoli Buddha re-incarnazioni di Xeno ( divinità ufficiale del non-Paese ) ...

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    2. Io non sono culturalmente un leghista perché molte antipolitiche di quel partito le considero dei veri e propri problemi.
      Ma certamente voterò la Lega alle politiche (dopo averlo fatto alle europee) se proseguirà nel suo progetto di resistenza all'invasione e lo farà con una certo raziocinio e durezza.
      Io considero la crescita demografica il problema n° 0 e lo tsunami immigratorio che ne è conseguenza quello n° 1 a cui, tutto il resto, può soccombere.

      > il panmixismo della Sinistra
      La sinistra internazionalista, sì global, marxista è una derivazione religiosa del ebraismo e del cristianesimo.
      Purtroppo non c'è solo la sinistra, c'è un sostrato morale, religioso su quale cresce e prolifera il panmixismo filomassmigrazionista.
      Lorenzo citava la Bonino, radicale, che si dichiarava fedele nei diritti dell'uomo.
      Quella dichiarazione storta dei diritti ma non dei doveri dell'europeo non ha alcuna attinenza con la realtà, è il credo, la professione dell'illuminismo scritto sull'emotività della fine della 2a guerra mondiale.

      Se anche i radicali perdono i lumi della ragione, significa che questa società è proprio corrotta, inetta, regredita ad una serie di posizioni psicologicamente patologiche in cui il raziocinio e la capacità di osservare la realtà prima e di risolvere i problemi è definitivamente persa.

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  5. Ci sono anche i dementi da eccesso di buonismo nel sangue.
    E sarebbero da ricoverare - volenti o nolenti - anziché ricoprire cariche pubbliche.
    Per dire.
    Ma a parte questo, scusa, chi di noi sarebbe in disaccordo con quanto hai appena enunciato ?

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  6. Problemi così gravi e complessi hanno sempre una molteplicità di cause.
    Certamente c'è un sostegno ideologico, un progetto di scocietà a scoppio e max, di recente, ha accennato al ruolo della massoneria in questa idea.

    Direi che, ricordando un paio di articoli citati da Nuvola Sospesa sullo studio, da parte di fisici, delle teorie economiche, questi sistemi hanno più le caratteristiche di sistemi caotici che lineari.

    Certamente esiste un conflitto multisecolare, millenario, tra le due sponde settentrionale e meridionale del mediterraneo e il rancore e l'odio abbastanza frequenti nei magrebini che vivono in Europa lo rende manifesto.
    Ci sono pure questioni tra l'etologia e la sociologia, come spiegato molto bene da Gunnar Heinsohn con la sua teoria del bubbone demografico giovanile (youth bulge).
    Aggiungiamo la dimensione religiosa e il fatto che sa sempre i sistemi religiosi cercano di prevalere sugli altri.
    Il capitalismo e la globalizzazione sono degli ottimi catalizzatori di azioni-reazioni sempre più violente, patologiche e correlate.

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  7. ...

    Oggi è arrivato il rincaro della Kyenge su la Repubblica e ce lo aspettavamo : [ link ].

    ''Le migrazioni sono un fenomeno naturale.''

    Un super-classico.
    E si fa fatica a capire se questa è ideologizzata-ignorante, oppure ideologizzata-disonesta ( con tutto che l'ideologia buonista filo-mass-migrazionista ha la disonestà in sé, necessaria allo stacco dalla Realtà per sostenere idee altrimenti insostenibili ).
    Comunque è diventata una emiliana-romagnola d. o. c., della scuola retorica ''se ce n'è per noi, ce n'è anche per gli altri !'', dove gli altri nel 2015 saranno 500.000 - 1.000.000 ( vedi post sui dati Frontex : [ link ] ).

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  8. Mezza verità come in tutte le chiese moschee sinagoghe sezioni_di_partito, think tank, ... .

    Infatti è altrettanto naturale che alla violenza migratoria si è sempre reagito con violenze e/o che essa sia scoppiata in seguito.

    Purtroppo in questa colossale truffa ideologica ci sono più concause
    o - la malafede della buonafede panmixista, globalista
    o - la speculazione su quelle posizioni (categoria 3, v. tassonomia lorenziana)
    o - gli interessi personali
    o - la faziosità
    o - ego
    o - disonestà intellettuale
    o - ignoranza e/ o disprezzo per scienza e conoscenza
    o - interessi economici
    o - interessi politici e geopolitici
    o - problemi di specie (sostanziale incapacità rispetto al non-breve termine)
    o - ...

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  9. Io dico falsità intera sulla naturalezza delle migrazioni.
    Una mia amica su FB, ha cercato di convincermi che esse sono un ''fatto antropologico'' perché si ripete dalla notte dei tempi ...
    chiaramente, questo pensiero non tiene conto di come e quanto la società contemporanea ( europea, soprattutto ) sia stata artificiosamente adulterata.

    Sì, sono d'accordo sugli ingredienti, ma credo che in molte figure-chiave dell'immigrazione di massa verso 0039 ci dia VERO ODIO verso la comunità autoctona.
    Non so se sia il caso della Kyenge, che - per farla breve - o è scema, oppure odia gli italiani.

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  10. Annoto che il dibattito social e mediatico si sta spostando sulla frase del buttafuori ( “tu stai fuori perché sei nero” ), scontornata dal normale contesto selettivo di gruppi umani all'ingresso di un locale ( e un certo gruppo di profughi - pare sudafricani - di cui sono stati riconosciuti alcuni ragazzi, avevano fatto casino poche sere prima ) e quindi ritagliata dalla Realtà, in altre parole ASSOLUTIZZATA ( e nella Realtà nulla è assoluto ).

    Questo è l'orientamento che sta emergendo congiuntamente tra assessorato al commercio e difensori civici del locale, mentre l'inqualificabile “la Repubblica” continua a sbraitare di “apartheid” e a tacciare di “razzismo” chiunque dissenta dalla gogna mediatica.

    A casa mia, si chiama “scaricabarile”.

    D'altronde, il patibolo è stato montato, e una testa dovrà pure cadere.
    Per la soddisfazione di Xeno.

    +++

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