no-Expo




Un manifesto realizzato da Luca Oleastri aka Innovari [ 1 , 2 ] per il progetto The Earth is Flat [ 3 ] sul tema del controllo delle masse; correlato alla manifestazione no-Expo : il controllo interno deficitario, e quello esterno efficiente.



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La fiera Expo 2015 è l'ultimo, disperato tentativo del capitalismo consumistico e speculativo di salvare sé stesso, cioè la ( impossibile ) crescita infinita dei numeri, possibile solo attraverso la ( auto-distruttiva ) crescita demografica della popolazione globale.
“Fate quanti figli volete ( meglio se tanti, s'intende ! ) poi arriviamo noi a vendervi le nostre tecnologie per nutrirli !” è la traduzione degli slogan in lingua volgare.
Una grande “magia” viene proposta ai visitatori, la Tecnologia renderà possibile il salvataggio di contadino, capra e cavoli sulla proverbiale barca ...
mentre già oggi dovremmo rinunciare ai cavoli, probabilmente alla capra e accontentarci dei cavoli.
Dobbiamo avere fede, insomma.

I disordini nel corso della manifestazione “no Expo” del Primo Maggio a Milano ( festa del Lavoro e giorno d'apertura della fiera ) [ 4 , 5 , 6 , 7 , 8 ... ] hanno tuttavia offerto un secondo punto di riflessione sulla passività della massa e la sua incapacità di incidere sul flusso degli eventi deciso dal Sistema.
La tecno-narcosi agisce su entrambi i lati assieme alla dissociazione corporea, il fronte tecno-fideista e quello anti-tecnologico.

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A 0039 si è vicini, davvero vicini al “tutti contro tutti” : [ 9 ].
Attenzione, però : i primi responsabili dell'ordine in una manifestazione pubblica sono gli organizzatori della manifestazione stessa.

Altrimenti, se cade il vincolo di Responsabilità, cade tutto. Le cose non accadono per “magia” : qualcuno le progetta, altri le eseguono, altri possono opporsi o meno.
E' da prima del G8 di Genova [ 10 ] che i Black Bloc devastano e mandano in vacca le manifestazioni antagoniste al Sistema in tutta Europa ( il giorno dopo, sui mass-media, si parla di più o soltanto dei vandalismi, e non delle ragioni ) ... nessuno ha imparato niente, in tutti questi anni ?

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I black bloc sono eterodiretti, e vi si aggregano teste-di-cazzo spontanee per mandare in vacca le manifestazioni ( vedi i collegamenti con la fondazione di George Soros : [ 11 ] ).
Ma il dato fondamentale è la passività della massa.
Stante il rapporto numerico tra manifestanti cosiddetti “pacifici” ( o “pacifisti” ) e  “civili”, e i black bloc ( 15.000 : 300, 50 : 1 ), se i “pacifici” aggredissero in gran numero i vandali appena questi escono allo scoperto, li ridurrebbero nella condizione di non nuocere sia alla città che alla manifestazione stessa.
Basterebbe  anche solo 1 manifestante su 10 ma motivato ( 5 : 1 ).
Chi assiste a un reato e non interviene, non è “pacifico” e “civile”, è colluso.

Il fondo è la latenza del senso di proprietà dei diritti ( quello di manifestare ), del senso civico ( che attraverso la manifestazione non venga recato danno a soggetti estranei e ai beni comuni ), nonché dell'opportunità di ridurre al minimo tali vandalismi ( è risaputo che il giorno dopo verranno massimalizzati sui mass-media ).

Cioè : se i primi soggetti che hanno la responsabilità e la convenienza di tenere sotto controllo il civile svolgimento della propria manifestazione fanno spallucce e dicono “Ci doveva pensare la Polizia !”, “E' colpa del Sistema !” ...

allora è finito tutto.

Eseguire elucubrazioni sul Sistema è un diritto ( e a mio avviso anche un dovere ) democratico, ma serve a nulla se poi non agisci fisicamente.

Ma oggi, probabilmente siamo oltre lo stadio della “paura”, siamo all'alienazione dalla Realtà concreta e contingente : la gente è ormai embeddata nel proprio spicchio di mondo virtuale e crede che partecipare ad una manifestazione sia come postare commenti sul social.
I led luminosi, le Ragioni somme e pure ... pro oppure contro, cambia poco.
 
3
 
Poi, c'è Lello : [ 12 ].
 

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9 commenti:

  1. Da Riccardo Paccosi
    Avendo militato nella sinistra antagonista per vent'anni e avendo conosciuto benissimo e da vicino l'area anarco-insurrezionalista cui afferiscono i black bloc, non posso in alcun modo avallare la tesi complottista del finanziamento da parte di Soros. Ritengo, infatti, che l'analisi dei fenomeni sociali si faccia a partire da una ricerca sul campo e non mettendo insieme link da Internet. Questa metodologia ritengo porti all'approssimazione. Esistono dubbi di relazioni tra Soros e la sinistra antagonista americana, ma certamente non quella europea di cui conosco personalmente le modalità di finaziamento (di nuovo: bisogna stare sul campo, non su Internet). Comunque, ecco quanto dal mio sito quadernirozzi.it:
    "I complottisti sostengono che i Black Bloc non esistano e/o che siano pagati da George Soros.
    Ora, esiste certamente un problema di fondo riguardante i rapporti tra l’Open Society Institute di Soros e le frange antagoniste americane (voci su finanziamenti di start up a Indymedia, aperture di credito da parte di Soros in persona nei confronti del movimento Occupy Wall Street). Ma tutti i dati di cui disponiamo, attestano altresì che Soros stia finanziando soprattutto movimenti liberali e filo-capitalisti, come Optor anni fa in Serbia e come i movimenti anti-russi oggi in Ucraina. Non risultano – al momento e almeno in Europa – finanziamenti a realtà aventi matrice anarchica o marxista radicale.
    Affermare che qualunque movimento di piazza è finanziato da Soros, inoltre, porta dritti al risultato finale che l’ideologia complottista sempre persegue: condannare all’inazione e alla desistenza perché, laddove tutto risulta eterodiretto, agire diventa impossibile (a parte postare link sui social network, of course; la valenza “rivoluzionaria” di questa pratica i complottisti non la mettono in discussione; probabilmente perché è l’unica pratica che conoscono).
    Per quanto riguarda l’inesistenza dei Black Bloc in quanto realtà autonoma e la loro eterodirezione da parte degli organi istituzionali, la questione sarebbe in teoria molto semplice.
    Sul fatto che quest’area sia stata a più riprese infiltrata dalle forze dell’ordine – per esempio al Genova-G8 – esistono le prove filmate. Ma questa potente e riccorrente infiltrazione nulla toglie al fatto che suddetta area anche esista, autonomamente e convintamente. Io che scrivo, ad esempio, queste persone le ho conosciute e ci ho parlato; esse non erano poliziotti, non erano funzionari di Soros: erano Black Bloc, di orientamento anarchico, che rivendicavano la tesi secondo cui il momento insurrezionale non rappresenta un mezzo bensì un fine. Orbene, se voi complottisti non avete mai conosciuto di persona queste figure e volete continuare a dire che non esistono argomentando il tutto con una manciata di articoli raccattati su Internet , beh, fate pure."

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    1. Ah ah ah !

      ...

      @ Riccardo : come risposto stamane sulla tua bacheca faccialibresca, per quanto riguarda il ''complottismo'' sui Black Bloc - categoria n. 2 del tuo post su Quaderni Rozzi che hai copiato-e-incollato qua sopra - bypassi l'enorme numero di tracce, ''coincidenze'' e comparizioni dei B. B. lungo il filare di attività finte-spontaneiste di piazza promosse dalla fondazione di Soros ( da' un'occhiata al link al mio blog, pubblicato stamattina );
      non asserisco che TUTTI i B. B. siano ometti di Soros e/o infiltrati delle varie Polizie ( QUESTO sarebbe davvero un esercizio di ''complottismo'' ) ma secondo me ci sono prove che vari focolai di violenza sono stati ( e saranno ) eterodiretti, e vi si aggregano elementi anarchici e teste vuote come Sangermano ( o come cazzo si chiama quell'idiota iper-esposto nei giorni immediatamente successivi al Primo Maggio ).

      E credo si evinca chiaramente dal mio post qua sopra che asserendo che tale, sostanziale inquinamento arrivi dall'esterno, non significa scagionare gli organizzatori e i manifestanti ''pacifici'' e ''civili'' dalle proprie responsabilità ( parola-chiave del post ).

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    2. La manipolazione indiretta perché dovrebbe escludere gli antagonisti radicali?
      Per quanto alcuni di loro abbiano strumenti culturali e una certa preparazione politica, altri sono sbandati, poco di buono, balordi e facinorosi che vengono attratti da ogni movimento violento.

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    3. Massì, Uomo ... è quello che ho scritto io.

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  2. Il sistema è marcio a monte.
    A prescindere da più o meno fantomatici finanziamenti, quali aspettative si possono nutrire su un gregge multicolore incapace di guardare oltre il proprio misero cortiletto?
    http://darospoaprincipe.blogspot.it/2015/05/perche-credere-ancora-nella-ue.html

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    1. L'importante, è non disturbare la trasformazione del continente europeo in un perfetto simmetrico degli Usa.
      Vedi cittadini esclusi e trattati peggio del concime, vedi il TTIP che unificherà le due sponde settentrionali dell'Oceano Atlantico e bypasserà i poteri degli Stati nazionali.
      A quel punto, imposto il Mercato sopra ogni cosa, sarà questione di mesi il macero delle Costituzioni nazionali.
      E i cittadini ?
      Connessi.
      E questo gli basta : meta-cittadini di una meta-società ...

      ( ma intanto la Russia ha proposto alla Grecia di diventare il sesto Paese della Banca dei BRICS ... e in Macedonia la situazione si sta infiammando ).

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    2. i greci fanno benissimo a guardare alla Russia.
      Solo i dementi europei possono guardare agli sfruttatori statunitensi che preparano loro la guerra in casa come "alleati" e considerare la Russia come rivale.
      Qui documentario molto interessante.

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  3. Il biglietto del metrò per expo Costa più delle altre fermate. ...

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    1. Una misura necessaria a sostenere il rincaro dei preventivi dovuto al malaffare, sotto la solita forma esplicitata ( e che assolve un po' tutti, perché la colpa è di tutti cioè di nessuno ) di sprechi ed errori nella gestione del baraccone.
      Sì ...
      è vero, in questo caso ci sono stati decine di avvisi di garanzia e qualche arresto [ 1 , 2 ... 3 ... ] ma poi, come per tutti gli show della magistratura italica, ti voglio vedere CHI sarà condannato in via definitiva e a QUALE PENA ...
      e QUANTI soldi saranno recuperati dal totale estorto ai cittadini ( secondo le regole vigenti ).

      Ma nemmeno questo è il punto.

      Cioè non è il problema di qualche funzionario pubblico corruttibile.
      Quando c'è una corruzione, significa che un funzionario pubblico ha accettato della grana per assumere un atteggiamento passivo come chiudere un occhio o due sulle porcherie, e/o per fare anch'egli porcherie attive ( amministrative ) come concedere lavori in appalto a chi non doveva vincerli.
      Chi fa determinati mestieri ( il politico, il magistrato, il poliziotto ... ) non deve essere corruttibile, cioè deve avere un senso della responsabilità verso la comunità che lo porti a lavorare nella totale onestà ...
      altrimenti ha sbagliato mestiere.
      A 0039 sono in tanti, ad avere sbagliato mestiere, la maggioranza, essendo la prassi della corruzione a favore di singoli e soggetti collettivi pubblici ( e privati ) una regola.

      E questa deformazione, all'interno di un altro “contenitore”.

      Arrivato alla massima crescita ( = diffusione del benessere in un sistema sociale ) il capitalismo, come un animale impazzito, inizia a divorare sé stesso ... cominciando dalla “coda” ( il Popolo ... cioè il_Bobbolo ).

      Inizia la regressione, senza che dalla rappresentanza politica e da il_Bobbolo siano state generate e spinte istanze di cambiamento costruttivo, di svolta.

      Il sistema inizia a collassare crollando su sé stesso, pezzo per pezzo, nell'isteria generale.

      +++

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