MY fest
Oggi scrivo un post senza quasi citare il “lavoro”, perchè in un'epoca di transizione e ridefinizione delle idee/meccanismi sociali (e del lavoro) mi pare più sensato parlare della gente reale.
E affanculo i discorsi politici & sindacali che escono dai megafoni di chi viene pagato per imbrogliare la testa del popolo (poco o per niente) sovrano, con il condimento di un po' di musica rock ruffiana.
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Sono davvero rilassato, dopo un giorno intero alla festona del Primo maggio a Kreutzberg (Berlino) in compagnia di una splendida crucca : la festa è intitolata appunto “My fest” perchè i residenti del quartiere si sono voluti riappropriare del proprio spicchio di città, ed è aperta a tutti.
Kreutzberg è popolata in maggior parte da turchi : era la periferia di Berlino Ovest, e dopo la riunificazione è diventata improvvisamente “centro” con una rivalutazione degli immobili che ha premiato gli ultimi arrivati.
Per esattezza : i turchi - italiani - slavi arrivati nel dopoguerra nella parte Ovest, ed i russi in quella Est sono i penultimi ... poi è stata la volta di libanesi e centroasiatici.
Significa anche - oggi - approfittare delle ghiottonerie gastronomiche acquistabili nelle bancarelle sui marciapiedi, a prezzi economici.
Più di 600 musicisti si sono e si stanno alternando sui palchi montati nelle piazze e agli incroci delle strade ...
Ovviamente, non mancano le busserie coi fasci e la Polizei, ma con modalità tedesca ovvero rituali : mi raccontava Dima che, anno dopo anno, gli scontri si ripetono negli stessi luoghi e praticamente alla stessa ora ...
fotografati da dozzine di macchine fotografiche e telefonini (visto stasera dai finestrini della metro n. 1, mentre tornavo a casa) : 'sti tedeschi, più li conosco e più penso che sono pazzeschi ... affatto distanti dalla mentalità italiana.
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Cioè.
Qua va in balotta un quartiere intero e nessuno s'incazza, mentre a Bolo le feste di una singola strada - per giunta pedonalizzata (Pratello) - diventano altrettanti “casi politici” :
andìv ban a caghèr.
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E non è nemmeno il fatto della Destra che monta e guadagna posizioni, giacchè la Sinistra ha spesso e volentieri agito in modalità esclusiva - “con noi o contro di noi” - e per i propri salvadanai quando ha governato e/o il pensiero sinistrorso era dilagante ... c'è qualcosa di malsano nel codice genetico italiano, ed è - in parole povere - quella voglia maledetta di volere escludere qualcuno, la reiterazione del giochino imbecille del “chi butto giù dalla torre ?”.
Monocolore che ha formattato la cultura sociale della città, che oggi molti definiscono “comunista E leghista”.
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Oh !
Quest'atteggiamento limitato e limitante è reiterato pure nei blog collettivi bolognesi, scritti a più mani ... di certi argomenti non si può scrivere, di altri lo si deve fare con un certo tono ... anche quando il blog è intitolato “bar” : è il trionfo dei mezzucci di una cultura politica da poveretti che ha plasmato le teste e perciò i gesti (anche quelli minuti), nascosta ipocritamente in battute che fanno ridere soltanto gli autori.
Quindi : è davvero impossibile meravigliarsi che venga replicato nella vita materiale, nelle strade di quella che una volta era una città vitale e partecipata dai cittadini.
La cura ai propri mali mentali sarebbe così semplice : aprire la finestra e guardare cosa capita in strada.
Capire che - bene o male - si abita insieme in qualche zolla di terra.
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Ma quando cazzo arriva, il default argentino ?
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Bel post, e assolutamente condivisibile...ma il default argentino non arrivera' mai, sta pur tranquillo. Tutto è perfettamente studiato!
RispondiEliminaPS: fai bene a star lontano da sto posto del cazzo!
Ad un matrimonio di napoletani simpaticissimi una coppia Sevilliana non capiva il perche' di tutti sti vigili, di ste proibizioni, mah!
Pazzesco ... controllatissimi fin dall'infanzia, inibiti dalla mamma prima e poi da un Sistema-mamma che si fa continuamente i cazzi tuoi ... (io mi chiedo come cazzo uno faccia a scegliere il mestiere di vigile urbano).
RispondiElimina"Chissà perchè", il risultato è che gli italiani danno spesso il meglio di sè all'estero ... c'avremo pure il corredo cromosomico dei viaggiatori, ma non credo sia solo questo !
Restare a bologna è una scelta di non-vita : non ci si muore di fame - questo è vero - ma non si cresce ... "bolo" mi è sempre sembrata simile alle cittadine del Maine (Usa) "dipinte" magistralmente da Stephen King.
sul bar della bolognesita' mi meraviglio di te che ancora volevi scriverci. Non ti sei rotto i coglioni di quel blog per bambini
RispondiEliminasottosviluppati!
Sì, invece ... mi sono rotto i coglioni, perchè dopo 3 settimane ne sono uscito.
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