Testata

Contro gli e-book




Premessa

E' nota la mia avversione di base agli e-book ... ciò non significa che auspico la messa al rogo dei dispositivi mobili Kindle, iPad, e simili, nè che mai li userò (se dovrò spostarmi in aereo per raggiungere la destinazione di un lungo soggiorno, un leggero tablet carico di una ventina di libri virtuali sarà senz'altro più economico di un intero trolley supplementare destinato allo scopo).
Prendo lo spunto dell'ennesimo thread biblico sull'argomento, postato sulla pagina faccialibresca delle Edizioni Scudo ( ispirato a sua volta ad un post di Silvio Sosio altrove ), per ricapitolare i punti della mia disistima per il dispositivo di gran moda ( vedi l'infografica di confronto ).


1 - Un percorso distopico

Innanzitutto c'è la deprivazione sensoriale.
Ogni libro cartaceo è un supporto fisico che ha caratteristiche tattili e olfattive uniche. Annusare un libro sarà pure un gesto feticistico, ma ci sono cresciuto.
Il libro cartaceo ha tre dimensioni, una in più di quello virtuale con il quale non è possibile sfogliare velocemente le pagine e fermarsi su una a caso, per spizzicare a random. E' una mia abitudine di libreria, mi dispiacerebbe rinunciarvi.
Certo, grazie alle nanotecnologie, prima o poi la superficie di lettori sempre più sottili potrebbe incresparsi finemente per ricreare l'effetto tattile “carta”, e magari odorerà pure.
Potrebbe.
Nel frattempo, spero per voi che i designer di e-book capiscano dove sistemare i bottoni di controllo - guardate ad esempio l'e-reader della Tim - e magari pensino ad una lettura a doppia pagina !
( mi viene da pensare che costoro, in tutta la loro vita, non abbiano letto altro che le dispense tecniche ad anelle ).
Ma questo fa parte di un trend già delineato da leggi e costumi politically correct : non si deve fumare, non ci si deve drogare, non si deve scopare ... etc. ... il valore più importante di queste proibizioni, ovviamente non sta nella volontà moralistica di una divinità superiore e/o di legislatori bigotti, quanto nel decurtare il cittadino di un approccio personalizzato e caldo alla realtà materiale.
Insomma : dobbiamo vivere una vita retta dalle virtù e pregna della pura essenza di ogni cosa. Cioè chiusi nella scatola solipsistica e senza alcuna empatia con il mondo fisico che ci circonda, in eterno loop ... chissà, qualcuno s'immagina che il Paradiso sia proprio questo, un Paradiso in Terra ed accessibile a tutti.
Connessi 24/7 con una macchina basata sul cloud computing ( altra tendenza in aumento ) così da permettere alle corporation l'analisi in tempo reale di quello che facciamo con i dati, e dei nostri dati più privati ... anzi intimi ( rende meglio l'idea ).
Con il nostro esplicito permesso.
NO, GRAZIE : preferisco la “sporcizia” e l'informatica alla vecchia, magari obsoleta, maniera.
( lo so, spolverare la propria libreria di centinaia di titoli è una gran rottura di balle ).


C'era una volta l'URSS






- «Slava, che strana idea parlare in continuazione anche del lavoro, della pace nel lavoro, della gioia nel lavoro, dell'amore nel lavoro, dell'abbondanza nel lavoro ...
Erano solo i nazisti a proclamare, all'ingresso dei campi di sterminio che “il lavoro rende liberi”. Il lavoro è la punizione dell'uomo, è la piaga dell'umanità ...
Con l'automazione, l'uomo potrà liberarsi dell'obbligo di lavorare. Fra cinque, dieci anni, non si lavorerà più di tre giorni alla settimana e sarà un fantastico passo verso la felicità ...»

- «Dominique, la base della costruzione socialista che sta liberando il mondo è il lavoro.
Qui le crisi capitaliste non possono esistere. Noi abbiamo continuamente bisogno di lavoratori sempre più numerosi. Non c'è disoccupazione.
Abbiamo posto fine allo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, ed è per questo che il lavoro, anzichè essere una schiavitù come da voi, è un piacere [ ... ]
Dominique, l'Unione Sovietica durerà mille anni !»



Due utopie
 

La Rivoluzione sovietica è fallita, l'organismo statale che ne era il più notevole risultato nonchè il faro non è durato un millennio ( è crollato dopo poco più di 70 anni ), ma pure la Terza Rivoluzione Industriale non ha gratificato i lavoratori come si auspicava il francese : la robotizzazione delle linee di produzione ha sì sgravato gli operai dalla fatica fisica brutale, ma non ha affatto liberato il loro tempo ... anzi, siccome i robot potevano svolgere il lavoro di un multiplo di uomini e donne, l'eccedenza di braccia è stata risolta con il licenziamento, incrementando esponenzialmente il guadagno del Padrone.
Innovazione e abbattimento dei costi sono necessari per restare competitivi sul mercato globale, altrimenti è il fallimento : questa è stata la favola raccontata dagli industriali nordamericani, europei, giapponesi ( e rimboccata dai sindacati nazionali, pienamente correi della svolta verso il profitto ad ogni costo ) mentre fingevano di accusarsi l'uno con l'altro di concorrenza spietata, talvolta sleale.
Per rispondere alla quale, erano pertanto necessarie misure drastiche e dolorose ( per i sottoposti ). L'economia è Guerra perpetuata con altri mezzi, lo sappiamo, e la Fanteria paga sempre il tributo più alto.
E intanto i Padroni si arricchivano a dismisura, oppure fallivano con il sorriso sulle labbra ( dovuto a congrui conti correnti bancari ) o meno ( gli imbecilli che non avevano capito il gioco, nè le convenienze, ce ne sono in ogni categoria umana ), mentre le famiglie degli operai si dovevano arrangiare un'altra entrata per mettere assieme il pranzo con la cena, fino al 30 del mese.
E andava ancòra bene, quando era possibile trovare un altro impiego a tempo indeterminato, nel giro di poche settimane. La lira girava, la gente continuava a comprare beni di ogni genere necessario e superfluo, sedotta da un costante assalto mediatico induttivo di desideri congetturati dai professionisti del marketing.
OH.
La Crisi profetizzata dal russo è infine arrivata, unica previsione azzeccata dai due soggetti ebbri dei propri convincimenti, anche se lui non ha potuto assistere alla fase acuta dei nostri giorni perchè scomparso prematuramente.
La Crisi economica globale di questi anni ha una stretta relazione con il crollo dell'opzione socialista : deceduta l'ideologia antagonista, non v'è stato più alcun freno per l'ingordigia degli investitori, che non hanno avuto più altro termine di paragone, più alcun dovere di dimostrare che il benessere è maggiore e ben distribuito nel mondo occidentale capitalista.

Ma ...
Magari, quello che ho tenuto tra le mani per 3 ore fosse un libello politico, un confronto dialettico degno del peggiore bar del quartiere, schietto fino all'asprezza, tra due pensieri unici contrapposti !
La lettura sarebbe stata più interessante !
Lo scambio che ho citato in apertura è, purtroppo, una rarità nel flusso del diario di viaggio ...

L'Europa della monetina n. 02








Bimbi [ greci ] senza risorse ? I genitori paghino le tasse !

[ Christine Lagarde, pres. Fondo Monetario Internazionale ]



Appunti per una sana allerta

Viviamo nell'Era della Finanza globale in mano alle famiglie forti, e le nazioni sono sempre più
scatoloni di cartone vuoti da riempire e svuotare secondo il vantaggio loro ...
Ma indubbiamente : esiste ancòra un Impero Amerikano ( come esiste ancòra quello Britannico, quello Russo, quello Cinese ... che, sovrapposti alle multinazionali, hanno i contorni sempre più sfumati ) ... solo che, secondo me, si sbaglia grosso a definire l'Unione Europea come una mera propaggine di quello.
Cerchiamo allora di dirigere lo sguardo sul nostro continente, e guardiamolo come fosse un Risiko.
Qui in UE comandano la Germania, la Francia e il Benelux, una somma di Paesi che potremmo definire : l'Impero Centrale europeo.
Un pugno chiuso geograficamente coerente, in cui 170 milioni di cittadini relativamente benestanti parlano essenzialmente due lingue ( più dialetti ) e possono già contare su un proprio Esercito affiatato.

Benelux

A voi non pare strano, che ci si scordi spesso di citare questo acronimo dotato di un proprio Parlamento e sistemato tra i due guanciali, quando si parla di
Europa a trazione franco-tedesca ?
Eppure Belgio - Paesi Bassi - Lussemburgo sono pienamente funzionali ai due grossi soci in malaffare, e meritevoli di menzione !


Rovi ferrosi



{ foto-grafiche da un trip suburbano lungo un canale bolognese, tra caserme e torrette di guardia }.

...

Link al mini-sito = R_f .

tag WORKS


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Daniel Norris








Nove maggio. Grazie al cielo è venuta la pioggia, è servita a ripulire un po' le strade dalla immondizia che si era ammonticchiata.
Lavoro tutta la notte adesso, dalle sei del pomeriggio alle sei del mattino certe volte anche la domenica, è una fatica ma almeno mi tiene sempre occupato.
Guadagno trecento, trecentocinquanta alla settimana certe volte anche di più, quando faccio senza tassametro. Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori.
Un giorno o l'altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.
Io vado per tutta la città lavoro a Bronx e Brooklyn, lavoro anche ad Harlem che è pieno di negri, io me ne frego del colore della pelle ma certi ci badano, certi miei colleghi i negri non li portano, per me non fa nessuna differenza.

[ Travis Bickle ]



Post

Che fa, l'illustratore Daniel Norris ?
Gli piace coverizzare i manifesti dei film da cassetta, tra le altre cose ...

{ l'ho agganciato grazie a questo poster di “Taxi Driver” ( 1976 ) di Martin Scorsese e Paul Schrader repinnato da Hank Voltolina }.

2

La battuta che ho citato dal film, oggi lo sceneggiatore Schrader non la potrebbe più scrivere ( se non all'interno di un'opera esplicitamente contro i nazifascismi e le discriminazioni di genere, ma forse neanche ) a causa delle regole di neolingua politically correct imposte alle masse.
Siamo tutti più giusti e linguisticamente educati → abbiamo la coscienza a posto.

Links

Hello. = blog in tumblr.com


Portfolio

...

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Bombay calling → Child in time












It is said by Ian Gillan to have been closely based on a riff featured in a song by the Psychedelic band It's a Beautiful Day, called “Bombay Calling”.

[ ... ]



Genesi di un pezzo mitico

“Child in time” ( 1970 ) porta istintivamente alla memoria il doppio lp “Made in Japan” ( 1972 ) dei Deep Purple, e gli strilli estremi di Ian Gillian.
Ma l'amico informatico Mikhail Mitch Mauracher ha fatto Giustizia sul mio wall faccialibresco, postando nel thread il brano “Bombay calling” ( 1969 ) degli It's a beautiful day che fu più di una semplice ispirazione ( il ratto del riff principale ) - come sminuito da Gillian per ovvie ragioni di copyright - ma venne davvero plagiato in una versione hard rock divenuta Storia.
( ascoltate, e giudicate le due versioni con le vostre orecchie ).
L'occasione della chicca è buona per spolverare bene sia la band psichedelica californiana ( misconosciuta alle nostre coordinate geografiche ), che la iconica cantante Pattie Santos, deceduta in un incidente stradale mentre percorreva un tratto malevolo ( già teatro di altri brutti incidenti ) dell'autostrada 128 con la sua MG sportiva, a velocità troppo elevata ( 1989 ).

...

( continua ).








Links

Pattie Santos = pagina dedicata

It's a beautiful day = scheda in Discogs


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Corsivo




Corsivo sul Giorno dei castrati

Ma c'è qualcuno, tra voi, che s'è accorto che il 31 maggio ( giovedì scorso ) è stata la Giornata Mondiale senza Tabacco ?
Queste patetiche iniziative organizzate da quegli stessi organismi internazionali, che con l'altra mano ci trombano tutti gli altri 364 - 5 giorni dell'anno !
Però, l'importante è essere sobri, morigerati ... anzi, denaturati.
Glabri fuori e dentro, come bambini persistenti, agnelli dalla lana tosata a pelle ( tenera e rosata ), cagionevoli d'intento e sempre belanti le buone ragioni indotte. Ti guardano con quei teneri occhioni ovini, come dirti : «accomodati pure !»
{ reputo l'insieme delle proibizioni = deprivazioni dei sensi, come un tentativo di mutazione antropologica delle masse promosso dall'alto, da quei cocainomani che governano }.
Reputo il gesto di fumare quale uno dei più sensuali da ammirare, adoro le bocche delle fumatrici.
E per mia fortuna, ci sono ancòra donne che fumano in questo mondo, lingue e gengive nicotinose da assaggiare.
 

Quindi, sostengo il laboratorio del fotografo spagnolo Fran Navas ( che prende le distanze e dice di non incoraggiare il fumo, ma giudicate voi ).

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OLTRE la cassetta





Flessibilità

Presi dal tornado del consumismo che ci ha educati ad essere fruitori passivi e viziati, dalla potenza della nuova scheda-video Ati Radeon o Nvidia GeForce ( quanti poligoni e frame al secondo riuscirà a gestire ) ...
dalla sensibilità al tocco e dalla nuova linea ( ovviamente rivoluzionaria, come tutto il resto, vedi sopra e vedi sotto ) del nuovo iPhone ...
cercando di scaricare trilioni di dati con il peer-to-peer ...
abbiamo perso di vista il punto focale dell'attività cybernautica : cercare la conoscenza, relazionarsi nei social net e attraverso gli strumenti di comunicazione, divertirsi videogiocando, ascoltare musica e guardare film.
In pratica, le macchine che usavamo 10 anni fa, espleterebbero bene molti di questi compiti ancòra oggi.

E riflettendo con gli amici di faccialibro su quest'adattamento di un maggiolino Volkswagen a barbecue ( secondo me eseguito in Romania, ma c'è chi dice Brasile e chi Argentina ), mi chiedo : saremmo capaci di riattivare quel particolare talento ch'era riconosciuto in tutto il mondo agli itaGliani, ovvero l'arte dell'arrangiarsi, del rappezzare con creatività le situazioni ?
Ad esempio : saremmo capaci di riutilizzare e magari riadattare l'hardware che abbiamo stivato in cantina e/o nel garage ?

Il riproduttore di cassette ( il mio era un Pioneer di medio livello ) ad esempio, con il quale registravamo e caricavamo i programmi per i computer a 8 bit, ed era buono anche per ascoltare musica ?
( sembrano passati secoli, da quando li usavamo quotidianamente ).
Certo.
Ogni tanto il nastro s'imbrogliava, ma bastava una semplice matita per stenderlo di nuovo e ripartire.

{ dalla pagina faccialibresca di I LIKE IT }.


Trivellando l'Emilia # 2





1

Ho spostato questo articolo nel mio nuovo blog ( di effetto collaterale ) ToRRRmato [ 1 ].

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Trivellando l'Emilia n. 01








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Stefano Borzumato mi porge questo link al blog “No all'Italia petrolizzata”, in cui l'autore ha un approccio più razionale e scientifico all'argomento più importante di questi giorni sismici : quali sono le cause ( o le concause ) dei terremoti ?
Sul www si è discusso anche di fracking, ma questa tecnica sembra non sia ancòra utilizzata sul suolo itaGliano, pure in assenza di leggi che la vietino o regolamentino ...
E' sensato, tracciare una correlazione con il sondaggio tradizionale del terreno alla ricerca di gas naturale e idrocarburi fossili, e con il trivellamento dei pozzi ?
Quale impatto hanno i bacini di reiniezione del materiale sporco, separato da quello utile alla produzione di combustibile durante la fase di estrazione, e addizionato di chimica ?
Anche la zona del sisma emiliano ( quella di Mirandola ) è stata indagata dalle compagnie, e successivamente abbiamo avuto un fenomeno eccezionale, che nella nostra Regione non capitava da 440 anni circa ( era il 1570 ) ... fatalità ?
E' stata la Madonna, adirata per la nostra condotta di vita peccaminosa ?

( anche mia, e guardate che la spiegazione mistica è non poco gettonata tra la gente comune ).
AH.
Guai a criticare il treno dell'economia petrolifera, uno dei pilastri dell'economia mondiale, vera ragione di molte guerre a singoli Stati ( Serbia, Afghanistan, Iraq ... ) e speculazioni finanziarie che hanno stressato altri Paesi fino alla crisi.
Energia sostenibile e a prezzi accessibili, è quello che si chiede alle grandi Compagnie del settore energetico : ma chi controlla l'operato delle grandi Compagnie ?

2

Su facebook, Cristian Brusagin evidenzia come dal 2002 una controllata della multinazionale Erg abbia puntato il sito di Rivara di San Felice ( Modena ) per lo stoccaggio di gas naturale in profondità.
Dall'interrogazione parlamentare, trapela che alcuni rilievi sono stati effettuati.
Credo siano state altre trivellazioni, in una zona sismica ( e lo si sapeva da anni ).


Io non tremo









Io non tremo non è certo un progetto nato da una lunga riflessione; ma è la sola risposta che sono riuscito a darmi pensando a come avrei potuto rendermi utile davanti ad un disastro come quello del terremoto del 20 Maggio scorso.
Mercoledì sera ho pensato alla frase IO NON TREMO e ne ho parlato con alcune persone.
Giovedì ho contattato gli amici della Sermax di Bomporto che hanno messo a disposizione la loro struttura aziendale.
Venerdì ho ordinato 500 t-shirt bianche e 500 t-shirt nere.
Conto, entro martedì sera, di averle stampate tutte, grazie all’aiuto volontario dei soliti amici.
Il progetto è semplicissimo: apertura di una pagina Facebook , apertura di un conto corrente dedicato, vendita diretta delle magliette a 15 euro l’una e definizione di un solo obbiettivo tra le migliaia di realtà colpite dal terremoto. Ringrazio fin d’ora tutti coloro che ci vorranno aiutare in questa piccola impresa.

[ Fabrizio Loschi info@fabrizioloschi.it 329.4613356 ]



Creativi in rete

“Io non tremo” è un'iniziativa di supporto alle popolazioni vessate dal terremoto in Emilia, realizzata in chiaro attraverso una pagina facebook : è possibile fare un versamento su conto corrente, oppure acquistare una delle t-shirt oppure un poster realizzato da Simone Poletti detto Pollo [ 3 , 4 , 5 ].
Bel progetto grafico, semplice testo nero su bianco ( oppure negativo ), mentre il poster richiama le radici politiche socialiste della terra percossa dal cataclisma, la cui manipolazione iconografica è un leit-motiv della factory Dinamo Innesco Rivoluzione [ 6 , 7 ].
Il profilo dell'attività professionale di Pollo ( fotografo + grafico digitale ) è stato tenuto basso ( citato al volo, e testualmente ) nella pagina dell'iniziativa benefica, e questo è da apprezzare.
Sono favorevole ad iniziative dirette di questo genere, che sfruttano il network sociale, tanto più se sono gestite nella massima trasparenza.

Links

Io non tremo = pagina facebook

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Marshall






A casa del Maresciallo

Arriva il caldo.
La sopportazione ascetica porta la mente a pensieri di freschi mojitos ... bionde coi tacchi a spillo e musica rumorosa.
Una birra fresca in apertura, per gradire.
Ho trovato ( quasi ) tutto quello che mi serviva, in una sequenza-video.
Questo aprile, il batterista - artigiano - ingegnere elettrico - imprenditore Jim Marshall ha subito un cambiamento di stato : conoscete senz'altro i mitici amplificatori ( britannici ) Marshall, quel logo in corsivo che è una firma classica dei muri di casse ai concerti rock.
( pare che non sia stato ancòra codificato in una font per Pc ).
L'ampli preferito da Jimi Hendrix, Eric Clapton, Jimmy Page ... Marco della Tana ... e via dicendo.
Ho trovato questa variante che usa il case di un ampli Marshall bollito per soddisfare altri due bisogni importanti, quello di una bevanda fresca e l'effetto “nebbia” sullo stage ... ( nella bizzarra pagina faccialibresca “Cose che ti accorgerai di volere” ).
E non è una photoshoppata, nè il lavoro artigianale di un appassionato : ma un prodotto di listino firmato dalla stessa casa.
Il lato negativo, è che il frigo è pieno di pessima birra Budweiser !

...

( e se non c'era una bionda di mezzo, col cazzo che scrivevo questo post ).

Links

Marshall amplification = scheda in wikipedia.org

Sito ufficiale del frigorifero Marshall

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