Testata

Un sogno italo-amerikano



Martedì mattina ho letto su Metro che Fabio Cannavaro (classico terzino della nazionale) ha vinto il Pallone d'oro di France Football, e ha dedicato il premio ai bambini di Napoli proponendosi come un modello da seguire perchè attraverso lo sport si può vincere nella vita.
Preferirei che i bambini napoletani avessero qualche chance in più e diversa oltre all'opportunità fatua data dallo sport professionistico : mi piacerebbe che le periferie d'italia assomigliassero meno ai barrìos e alle favelas sudamericane, dove l'unica speranza di farcela è legata al futebol. Ma siamo nel paese in cui Costanzo e la De Filippi illudono i giovani di poter fare spettacolo nella televisione, poi le ragazzine che non sfondano finiscono sulle pagine dei quotidiani romani nella rubrica "Annunci personali" : a fare le mignotte - pane al pane e vino al vino - cioè un mestiere degnissimo ma forse diverso dagli obiettivi di partenza.
Di Cannavaro ce n'è solo uno al mondo ed ha meritato il pallone d'oro (così pare) lui lo sa bene ma è impedito nel ragionare come una persona normale dai milioni di euro ch'egli guadagna da quando aveva vent'anni e che ne hanno fatto un ragazzo ingiustamente privilegiato (in un mese di calci al pallone egli guadagna più di un operaio in tutta la sua vita lavorativa, e oltretutto si diverte).
Allora sarebbe bene che cominciasse a ragionare per astrazione - è una gran fatica ma forse ce la può fare - invece di spandere via-etere il sogno italo-amerikano ch'è stata la sua fortunata vita.

Tu vuò fa l'americano

I. Strofa:

Puorte’ o canzone cu’ ‘nu stemma arreto,
‘na cuppulella cu ‘a visiera aizata.
Passe scampanianno pè Tuleto
comme a’ nu guappo pe’ te fa guardà!

Ritornello:

Tu vuò fa l’americano!
“mmericano! mmericano!”
Siente a me, chi t’ho fa fa?
Tu vuoi vivere alla moda
ma si bive “Wisky and soda”
po’ e sente ‘e disturbà.
Tu abballe ‘o “Rocco Roll”
tu giochi al “basebal”
ma ‘e solde pe’ Camel
chi te li fa?..
La borsetta di mammà!
Tu vuò fa l’americano
“mmericano! mmericano!”
ma si nato in Italy!
Siente a mme non ce stà niente a ffa
Okay, napolità!
Tu vuò fa l’american!
Tu vuò fa l’american!

II. Strofa

Comme te po’ capì che te vò bene
si tu le parle ‘mmiezzo americano?
Quando se fa l’amore sott’a luna
comme te vene ‘capa e di “j love you!?”

[
testo di Nisa e musica di Renato Carosone ]

Links

Renato Carosone (sito ufficiale)

Contro Sergio Cofferati (2)







Come a Genova : il centro storico è diventato la periferia della città

Nell'(h)era del governo Cofferati, il centro storico di Bologna è degradato parecchio.
Le strade non vengono quasi più lavate con il detersivo ma solo con l'acqua (il naso di tanti cittadini indignati se n'è accorto) e pertanto in modo insufficiente.
I vigili non girano più per beccare i maleducati padroni dei cani che lasciano le deiezioni dei propri quattrozampe sulle proprietà altrui (è bene ricordare che i portici sono d'uso pubblico ma di proprietà privata) e bisogna fare lo slalom tra gli stronzi per muoversi nel nostro bel centro cittadino, che ovviamente non possiamo ammirare - e nemmeno i turisti - senza la certezza di portare a casa una fetida merda di cane. Per non dire del piscio.
Il degrado umano pure è peggiorato : le violenze avvenute negli ultimi anni sono "fatti", i bavacchi dei senza-fissa-dimora sotto i portici (hanno i posti dove andare a dormire e consumare due pasti caldi) ed i gruppi di coloro che se ne fregano delle regole di vita civile pure, e di conseguenza la generale percezione d'insicurezza ne ha risentito (certo rafforzata dal cattivo periodo economico che stiamo vivendo).
Sono fatti e impressioni comuni a tutti i cittadini - sia di destra che di sinistra - perchè io non voglio fare della demagogia facile (oltretutto io sono di sinistra).
Questo sindaco che io odio è persino più contestato a sinistra che a destra.

Bologna, provincia di Napoli

Già l'avevo notato nei giorni scorsi, l'accumularsi vergognoso deio rifiuti attorno ai cassonetti di via Broccaindosso, dove abito. Senz'altro l'Hera non ha fatto passare i suoi mezzi nella giornata di sabato e fors'anche in quella di venerdì.
La foto le ho scattate stamattina alle 9, a due gruppi di cassonetti verso Strada Maggiore (davanti ai civici n. 1 e n. 33) ma i residenti inkazzatissimi coi quali ho parlato m'hanno assicurato che il merdaio c'era anche vicino agli altri gruppi verso via San Vitale.
Non è stata la maleducazione degli abitanti della strada a creare la situazione : gli operatori ecologici avevano appena svuotato i contenitori - che tracimavano - e l'operaio di uno dei tanti cantieri edili sempre aperti nella strada, m'ha detto che i netturbini sarebbero ripassati a prendere su il resto. Ha aggiunto anche che si erano lamentati che il mezzo non era potuto passare nei giorni scorsi a causa di un ponteggio un po' ingombrante (le imprese devono lavorare e non hanno l'Uomo-Ragno al proprio servizio per riparare gli esterni), ma io dico : non potevano fermarlo in Strada Maggiore e portare a mano i cassonetti - che hanno le ruote ! - per qualche decina di metri ?
Aggiungo che è una fortuna che siamo in inverno : con 6 attività di bar e ristorazione nella strada - che pagano carissime tasse del rusco e smaltiscono per forza gli avanzi organici delle cucine : ci vorrebbe un cassone interrato come quello del quadrilatero e di altre zone di Bologna, ma noi siamo cittadini di serie B - il cattivo odore emanato a certe temperature estive sarebbe stato veramente insopportabile.
Oppure - con tutti i milioni di euro che l'ineffabile azienda di servizi si prende dal comune - non potrebbero acquistare un paio di mezzi più piccoli per smaltire i rifiuti urbani perchè - lo sanno anche i bambini delle elementari - il centro di Bologna è d'origine medioevale e pertanto ha tante strade strette ?
E' un indecenza, e lascio a voi le foto per giudicare.

Links

Contro Sergio Cofferati (1)

Bookmark and Share

Fuorilegge (1)



Cercando la parola chiave "Queen Misaki" - personaggio di un manga ch'è il mio preferito, ho trovato questa dolce bambola giapponese che di mestiere fa l'attrice-hard e di nome Misaki Ueno ... forse ho contravvenuto alle intenzioni poste nel disegno di legge di un ******** ... ehm ... parlamentare di A.N. e se approvata potrebbero chiudermi il blog. Che libidine !

Links

Segnalazione (1) : Daydream (manga)

"Internet, demonio tentatore" della Lupa


Cronaca di una protesta a bassa voce

Ore 9 e 45 : inizia una giornata di passione politica

La tipica nebbia bolognese cui siamo affezionati avvolge la giornata. Molto meglio della pioggia.
La punta è concordata alle 9 e 30 in via Rizzoli al posteggio dei taxi, lui ritarda minuti perchè deve fare due operazioni in banca e io ne approfitto per fare una colazione nel grazioso bar di via Caduti di Cefalonia (di fronte al Celtic Druid) dove scambio due chiacchiere di solidarietà con la barista aspettando che il socio mi raggiunga ... parliamo del suo romanzo bolognese che sto pubblicando sul sito-madre, pago il conto ed usciamo.
In via Rizzoli incrociamo il p.m. milanese Gerardo Colombo (proprio lui, sl'è bròtt) che se ne va trafelato verso le due torri con un trolley blu e l'ex-Cicci Motau gli canta un coro alle spalle facendo il saluto romano : "la mano alzata ... oò" (quello pare non accorgersene o fa finta di niente).
Questo come antipasto, se gradite.
Istintivamente il socio si porta la mano alla tasca per toccare il portafoglio e ... sorpresa ... non c'è più ! Panico ... scanning del marciapiede, del bar, di nuovo il marciapiede fino alla Carisbo della Piazza dove il nostro va a chiedere se per caso l'avesse dimenticato là : io resto fuori e guardando attraverso le vetrine ho la stessa impressione che mi confida lui all'uscita, ovvero che gli impiegati se la ghignano perchè gli hanno fatto uno scherzone (lo conoscono da tempo e sono in confidenza) ... per consolarmi guardo la vetrina della mitica V nera.
Forse l'esponente di Mani Pulite porta sfiga ... chissà.
Poi incontriamo un amico suo che fa il rappresentante di pietre lunari grezze e non vede l'ora di trasferire armi e bagagli in Thailandia ... chissà perchè se ne vogliono andare tutti ? Per gli stessi motivi dei manifestanti ?
Andiamo a vedere ... ma prima voglio spendere due parole sulla Virtus capolista ovvero sul posto che le spetta : in alto stat Virtus. Sinceramente non mi aspettavo che in soli due anni il gruppo messo assieme da Sabatini e coach Markovskij potesse diventare quella macchina trita-avversari ch'è il marchio di fabbrica delle V nere (abnegazione e difesa granitica) e nonostante l'assenza per infortunio del migliore giocatore - Best di nome e di fatto - e dei due nazionali - Di Bella e Michelori - continua la marcia inarrestabile con una sola sconfitta (per avere perso la palla della vittoria a 7 secondi dalla fine del match).
Un gruppo compatto senza prime donne dannose all'insieme come Bluthenthal, che i cugini hanno già imparato a conoscere ...



Ore 10 e 20 : inchiodati da due bei fighini all'angolo (con trucco)

Ci incamminiamo giù per via Indipendenza verso piazza XX settembre (luogo del raduno e partenza del corteo) mossi da forti e virili motivazioni politiche (di segno diverso, ma oggi convergono) accresciute dall'adrenalina generatasi dall'imprevisto del portafoglio.
Ad una traversa vedo un fighino da Guinness dei primati (quella che viene giù alla spina mi fa schifo) ... bel fisichino da razza baltica - una rarità, se fosse italiana - bionda e dolcissima con amica abbastanza carina anch'ella.
Vedo che ha un cartellino appuntato alla giacca e vi si legge "Mondolibri" ... mosso da pura bibliofilia è il caso di chiedere qualcosa : se è una promozione per esempio ... ed infatti le due (più un'altra collega piccola e niente male) stanno in posta per carpire nuovi clienti per la libreria che ha aperto da poco ... non mi ci vuole molto a convincere Zefram a seguirmi.
Io cerco di inchiodare la splendida mentre l'amica carina ci spiega e m'intervista sulle mie preferenze letterarie : mi godo il back-side di quel capolovaro genetico (ed inusuale ripeto, s'ella è 100% italiana) mentre origlio tenuamente che la libreria si è trasferita da poco da via Laura Bassi ... questo mi dice qualcosa, ma sì : l'Euroclub, la distribuzione che ti obbliga ad un'acquisto periodico. Già assaggiata.
Mmmh ... faccio finta di niente per tenere il gioco e cercare di sapere qualcosa di più sulla ninfa, mentre Zefram impazza in libreria : ce la mènano con Paulo Coelho del quale lui ha letto qualcosa e ci consigliano un romanzo cui io non sono affatto interessato (gli scrittori sudamericani in genere non m'attizzano). Lo dico ma non serve perchè il socio mi dice : "Compralo, Bufalo !" ... io gli ripeto : "Guarda che Coelho non m'interessa ..." e lui grida nel negozio : "MA DAAAAAI COMPRALO, CAZZO ! MO SOC'MEL !".
Che abbia visto nell'acquisto del romanzo un ulteriore tassello della tomella alle ragazze, in stile "bella tabaccaiona e pacchettoni di fiammiferi Minerva" degli immortali Gigi e Andrea ?
Mah. Sta di fatto che alzo la voce anch'io e gli dico : "SE A TE INTERESSA COELHO PERCHE' LO DEVO COMPRARE IO ? TE LO COMPRI TU, EH !".
A questo punto le girls capiscono di avere a che fare con due clienti ipotetici ma di sicuro psicopatici.
Poi la splendida si stacca - ahia che male ! - e la carina mi mostra la libreria con tale trasporto professionale che io l'accondiscendo pur sapendo bene cosa m'aspetta : edizioni cartonate con sovracopertina come le prime edizioni originali (molti libri ne replicano il clichè grafico) scontate del 20% o 30% ... poi ci sono le offerte (non tantissime) ... ed infine dopo tutti gli scaffali m'invita a sottoscrivere la tessera che però mi obbligherebbe a 10 acquisti in due anni.
Niente da fare : mi dispiace per la sua delusione ma da anni acquisto solo edizioni economiche e - se possibile - scontate almeno del 50%, inoltre gli autori là presenti abitano nel mainstream mentre io oramai preferisco quelli di nicchia.
Eppoi mi piace girare per le librerie liberamente e spulciando i libri senza l'obbligo di acquisto.
Lascio Occhioni Tristi per recuperare il socio e andare finalmente al corteo.

Ore 10 e 45 : contatto con vista dalla Montagnola

Prendiamo una parallela e passiamo attraverso il bazar della Piazzola per arrivare sulla collina artificiale della Montagnola e dal terrazzo vediamo che il corteo è già partito assieme ai primo cori ("Cuffaro è mafioso, te lo dico io !" assicura un ragazzo col megafono), poi ci fiondiamo giù.
L'atmosfera è tranquilla e perfino dimessa, i manifestanti paiono scoglionati e non c'hanno la voglia di gridare gli slogan che mi sembrano sacrosanti : attaccano la politica estera militare di rafforzamento delle missioni belliche in Iraq ed Afghanistan (finanziata con altri nostri sacrifici), i tagli alla spesa pubblica che bloccheranno alla fonte il miglioramento del poco che arriva ai cittadini, questa flessibilità del lavoro che chiede tanto ma in cambio non offre gli ammortizzatori sociali, il furto del tfr che finirà nella pancia della Balena-Inps ed altri enti in decomposizione (insomma i lavoratori dipendenti stanno perdendo la liquidazione dopo l'inculata della licenza ai bottegai, sempre "made in Prodi") con la benedizione di una triade sindacale oramai sputtanatasi definitivamente.
Ci sono anche i ragazzi delle scuole che evidentemente subodorano la fregatura che li attenderà quando entreranno nel "mondo del lavoro" o per meglio dire, quando il "mondo del lavoro" gli entrerà dentro.
Incontriamo amici e conoscenti con i quali c'intratteniamo a parlare durante la lenta marcia e le tante soste : c'è il compagno Pablo (frequentatore abituale dello Spettro della bolognesità) col quale è sempre un piacere fare due chiacchiere (mai stupide).
Il socio oggi è scatenato e si mette in testa al corteo, poi tariega con un fotografo sulla questione della privacy ...



Compagni operai un cazzo !

C'è una cosa sulla quale io e lui concordiamo : il "giochino" di quella che io ritenevo "sinistra vera" ed invece ha preso per il culo i propri elettori. Cioè la partecipazione di Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Verdi alle manifestazioni contro il governo Prodi ... un po' di coerenza, cari compagni : o si sta nell'esecutivo e si discute nelle aule preposte all'uopo, o si scende in piazza contro il governo ! Lasciate le poltrone dei ministeri e poi dall'esterno sostenete il governo se e quando vi pare ... oooops ... ma tutti i soldi che si guadagnano a stare nelle stanze del potere allora piacciono anche a voi ! Compagni operai un bel cazzo ! Siete come gli altri in giacca e cravatta (e portafoglio pieno) !
Usano questo ed altri simulacri di lotta per trattenere il proprio elettorato di base, ma i frequentatori degli emicicli romani devo stare attenti perchè c'è già chi a sinistra si sta riorganizzando : il Movimento per il partito comunista dei lavoratori - pcl.bologna@virgilio.it per informazioni.

Al socio viene il trip della fame giusto 10 minuti prima del mezzogiorno e andiamo al ristorante cinese di vicolo Ranocchi nel Quadrilatero, lasciando il mesto e poco incazzato corteo.
Mangiamo bene e poi ci dividiamo ... io esco per raggiungere il raduno sotto le due torri - che profuma di centri sociali - giusto in tempo per ascoltare qualche intemperia verbale contro Sergio Cofferati (io applaudo) ed un po' di rap. Fine della trasmissione.

Alzeremo la testa ?



( l'ingannevole comizio romano del 23 marzo 2002 )

Nel nostro futuro ci sarà un Beria versione-spaghetti ? 

Come ho scritto sul blog di Zefram, domani andrò in Piazza per vedere se i lavoratori alzeranno la testa contro un governo iniquo che ha tentato la carta della guerra tra i poveri per campare : ovvero accusando i commercianti e gli artigiani dell'intero ammanco fiscale (o perlomeno di quella consistente fetta per la quale dobbiamo sudarci gli extra imposti per via rettale dalla finanziaria) per metterli contro i lavoratori dipendenti.
Come i miei amici sanno, sono un genuino appassionato della Storia dell'Unione Sovietica (e non solo della figa sovietica, come cantano i satiri) e ogni tanto sfoglio la classica edizione di Giuseppe Boffa per i tipi dell'Unità, regalatami tempo fa dal pittore spagnolo Miguel Plà, d'acchito (ti devo sempre una pinta e anzi due, vekkio ebreo di Spagna !).
Una versione certo agiografica ma scritta da dio ... e poi per compendiare l'assenza o quasi di qualsiasi riferimento ai campi di concentramento del G.U.L.A.G. basta leggersi l'opera omonima di Anne Applebaum, che tengo sempre sul comodino ed ogni tanto la sfoglio prima di addormentarmi dolcemente.
Bene ... il governazzo prodiano nella sua incapacità, nella litigiosità quotidiana, nell'arroganza di una categoria politica non meno ladra di coloro che sono finiti in prigione e/o suicidi ma (non si sa bene come ... anzi, a causa dell'omertà prezzolata dei tanti compagni Greganti alias G.) traghettata al di qua di tangentopoli in quella repubblichetta oramai ridicola che più che gattopardesca bisognerebbe definire bagaglia (cioè degna del cabaret del Bagaglino) ... mi ricorda il “buon” Stalin, quando incolpava i kulaki e i trozkisti di misteriosi furti ai granai di stato per coprire la palese incapacità organizzativa dei pur volenterosi comunisti.
Poi un certo Lavrentij Beria squadrò il G.U.L.A.G. e ne fece una formidabile macchina da produzione che raddrizzò e anzi portò avanti per decenni l'economia sovietica ... ma questa storia non la troverete nell'opera (pur apprezzabile per altri versi) del Boffa.

Links

Sciopero-manifestazione a Bologna il 17 novembre

Bookmark and Share

Botta e risposta (1)

Sul blog Gnam ho letto cinque minuti fa un post paradigmatico :

è questa la normalità?

Uno dei miei migliori amici si sta separando dalla moglie dopo 3 anni di matrimonio perché lei, pur sapendo benissimo che lui non voleva un figlio, ha smesso l’anticoncezionale ed è incinta. La mia migliore amica, dopo aver già avuto un aborto pochi mesi fa, è di nuovo incinta ma cambiando 5 uomini in due settimane e facendo coito interrotto non sa neanche di chi è! E se non bastasse, si è fidanzata con uno e sta decidendo se a) abortire senza dire niente al moroso; b) se tenerlo e dire al moroso che sia suo. Altra storia: lei cornifica lui per anni, ne parla malissimo e poi lo sposa e ci fa un figlio (di chi è da stabilire). Altra storia: lui e lei insieme dal liceo; lui innamoratissimo nonostante gli anni che passano; lei trattata come una principessa, ma non in modo soffocante, lo molla. Perché? “così”. Però siccome è abituata continua a chiamarlo ogni giorno: vanno in univ assieme. Vanno al cine assieme. Vanno a fare shopping assieme e lui soffre come un cane perché lei non vuol tornare assolutamente assieme. Altra storia: lui due figli piccolissimi prende le ferie per weekend scopereccio con la mia amica con cui ha una storia da 2 anni. Altra storia: lui che non vive senza di lei, non trova niente di male nello scoparsene qualcun’altra ogni tanto. Altra storia: lei insicura di lui, cerca di restare incinta perché crede di legarlo.
by marmellata80

commento mio

Il mondo è deflagrato, la normalità in questa dimensione non esiste.
Nel micro : ognuno può fare quel cazzo che gli pare ...
Nel macro : ognuno si sente sempre più insicuro e meno tutelato nelle garanzie sociali in un paese cui stanno dando il giro di vite finale la classe politica, le mafie, il grande capitale ...
L'indipendenza è una bellissima cosa, peccato che costi troppi quattrini ! E allora ... la valanga dei desideri frustrati porta via qualcosa di troppo da noi e l'unico insegnamento ancòra in piedi è : ottenere una sadica supremazia attraverso la sopraffazione materiale e spirituale del prossimo.

Se non l'avete ancòra fatto, leggetevi "L'ultimo capodanno dell'umanità" di Ammaniti.

Due conti

Mi pare d'avere letto che nella sola Napoli i camorristi liberati con l'indulto approvato dal governo Prodi siano stati 2100 e rotti (7000 reclusi circa nell'intera Campania). Parlo di camorristi certi perchè il controllo del territorio del capoluogo da parte dei boss è effettivo, rione per rione : provatevi a mettere su una piccola impresa criminale per conto vostro, anche solo a chiedere il pizzo o rubare un motorino all'insaputa del boss (non durerete a lungo).
Poi - ma guarda, incredibile ! - questi infami rimessi in libertà che ti fanno ?
Sparano e si sparano tra loro (questo secondo caso m'allieta parecchio, il problema è che poi ci vanno a finire sempre di mezzo degli innocenti) ... titoloni sugli svegli quotidiani italiani ... il ministro Antonio Di Pietro che torna a sbraitare sull'indulto ... mi scusi onorevole Di Pietro : se lei riteneva la questione di decurtare anni di galera a tutti e pure a chi ha ammazzato e c'ha una fedina penale lunga così (come l'assassino dell'edicolante napoletano di settimane fa) inaccettabile perchè costituisce un oltraggio alla certezza di una pena per il reo (oggi in italietta è più facile che in galera ci vada un onesto che un delinquente) nonchè l'anticamera di problemi sociali facilmente prevedibili, perchè non si è dimesso e non ha tolto il suo partitino dalla maggioranza di governo ?
Eh ... anche lei ha usato il Bostik super, per incollarsi al sedere quella poltrona ... allora stia zitto, che fa una migliore figura ...

E' chiaro che il problema di Napoli è anzitutto sociale e culturale piuttosto che militare. E che ti fa il governo ?
Adesso il ministero degli interni invierà 1000 poliziotti in più per rimediare alla gran cazzata dell'indulto ... chi li pagherà ? I soliti lavoratori (per un palliativo). Cercherò il costo per i contribuenti sui giornali letti a sbafo al bar, se mi volete dare una mano fate pure ... il conto salato lo dovrebbe pagare la mortadella, di tasca sua !
E poi spiegatemi un'altra cosa : è da quando ero piccolo che si parla di sovraffollamento delle carceri, quindi sono passati 30 anni ... c'è una legge che vieta la costruzione di nuove galere ?
Non credo, è che quei soldi se li sono mangiati in pastasciutta ed ormai il tempo è scaduto (come per tante cose nello stivale).
Se siete furbi, emigrate.

Hot night in Budapest

Budapest

I think she was a middle-distance runner...
(the translation wasnt clear).
Could be a budding stately hero.
International competition in a year.
She was a good enough reason for a party...
(well, you couldnt keep up on a hard track mile)
While she ran a perfect circle.
And she wore a perfect smile
In budapest... hot night in budapest.

We had to cozzy up in the old gymnasium...
Dusting off the mandolins and checking on the gear.
She was helping out at the back-stage...
Stopping hearts and chilling beer.
Yes, and her legs went on for ever.
Like staring up at infinity
Through a wisp of cotton panty
Along a skin of satin sea.
Hot night in budapest.

You could cut the heat, peel it back with the wrong side of a knife.
Feel it blowing from the sidefills. feel like you were playing for your life
(if not the money).
Hot night in budapest.

She bent down to fill the ice box
And stuffed some more warm white wine in
Like some weird unearthly vision
Wearing only t-shirt, pants and skin.
You know, it rippled, just a hint of muscle.
But the boys and me were heading west
So we left her to the late crew
And a hot night in budapest.
It was a hot night in budapest.

She didnt speak much english language...
(she didnt speak much anyway).
She wouldnt make love, but she could make good sandwich
And she poured sweet wine before we played.

Hey, budapest, cha, cha, cha. lets watch her now.

I thought I saw her at the late night restaurant.
She would have sent blue shivers down the wall.
But she didnt grace our table.
In fact, she wasnt there at all.
Yes, and her legs went on forever.
Like staring up at infinity.
Her heart was spinning to the west-lands
And she didnt care to be
That night in budapest.
Hot night in budapest.

[ Jethro Tull da "Crest of a knave", 1987 ]

Splendido pezzo da 10 minuti di un album non da buttare, tristissimo come la realtà. Lo sovrainciderei come colonna sonora alle calde notti ungheresi nelle quali un altro popolo ancòra provvisto della spina dorsale (non come gli italiani) si è ribellato ad un premier beccato con le intercettazioni ad ammettere tranquillamente di aver promesso cose impossibili pur di vincere le elezioni (mi allaccio al post precedente) ... e c'è riuscito. Il popolino italico ha commentato : "ma questa è la politica, è stata sempre così, i politici sono bugiardi", tanto assuefatto nel proprio ruolo di massa inculata quotidianamente dalla stato e dai suoi emissari che si spalma da sè la vasellina sul buco del culo ... venghino sciuri, venghino !
Questo stronzo del premier ungherese HA MENTITO ? SI' ! E ALLORA FANNO BENE AD INCAZZARSI !

Che pena la sinistra !

Un paragrafo lo devo aprire sul comportamento partigiano dei media italiani ... ma soprattutto su quegl'intellettuali segaioli della sinistra che, di fronte ad un'alzata di testa sacrosanta, cosa ti combinano ?
Con molta signorilità stigmatizzano l'appartenenza politica del popolo in piazza (destra ed estrema destra) senza discutere civilmente delle ragioni ... eh ... si capisce : adesso al governo ci sono loro ed è il loro turno di arraffare ... corruzione ? Ma cos'è 'sta roba ? Tutti onesti, loro.

Ed avete visto : le immagini televisive dei rivoltosi sono sparite presto dagli schermi televisivi : che non venga in mente agli italiani di emulare il popolo magiaro, che se dovessero dare alle fiamme un palazzo governativo per ogni schifosa menzogna pronunciata da un esponente del governo, non ve ne sarebbero più in piedi !
Eppure nella politica la parola dovrebbe essere sacra e sovrana ...
Provate a fare una ricerca d'immagini con Google e queste parole-chiave italiane : "Budapest + scontri + piazza".
A supporto di quanto ho scritto dei bravi giornalisti rosso-istituzionali, troverete nell'ordine : un fuori di testa (alcolizzato o fatto), un ferito, un'immagine piccolissima che non dice un cazzo.
Continuate a chiamarla democrazia ...

Repetita iuvant

Riferendomi alle precisazioni di Loud in questo blog e di Golem79 in Finanziaria2007 sull'articolo di legge che forse darà un giro di vite alla libertà d'opinione nel web e a tutti noi bloggers, voglio rimarcare che in italia è bene ripetersi sempre e comunque perchè non bisogna dare nulla per scontato.
Ad insegnarcelo è il quotidiano più venduto del "belpaese" con un titolo piuttosto surreale che il 23 settembre mattina ha fatto ridere di tutto cuore (quel che ne rimane) me e Maurizio il barista mattiniero del frequentatissimo bar di via Guerrazzi.
Quel "proibite quelle illegali" racconta molto : di come la legge nell'italietta sia un fatto tutt'altro che solido ed acquisito attraverso l'esercizio del diritto (che spesso è quello del più furbo e/o del più ricco), di come gli organismi di controllo siano non solo inefficienti ma anche - e non di rado - deviati per fare l'interesse del sultano di turno, di come questa tragica approssimazione sia patrimonio consolidato (questa sì) della bassa cultura popolare italica ... insomma trattasi di un illuminante lapsus freudiano.
Ma vaffanculo.