Testata

C19/N – Giuseppi ad libitum




Snappata dell'art. 77 della Costituzione Italiana da smartphone.



Ultim'ora

di Marco Poli


Premesso che il dittatore Giuseppi ha governato per settimane in modo del tutto illegale [0].

Cos'ha detto il pupazzo del Padrone vero nella conferenza stampa di pochi minuti fa, in cui ha reso note le scribacchiature di giornata del Consiglio dei Ministri [1][2]?

Che i presidenti delle due Camere saranno informati delle sue decisioni, e che lui medesimo o un ministro delegato relazionerà al Parlamento ogni 15 gg. ma – ovviamente – senza contraddittorio.
Il Parlamento deve ''seguire'', ''essere edotto''.
Punto.
In altre parole, con i DPCM il Liquidatore sta ''regolamentando'' i suoi poteri illimitati.
Poi, inasprimento delle sanzioni per i trasgressori dello stato di polizia in atto.
Chiusura con qualche carezza alle pecorelle instabulate a decine di milioni.

1.1

Eppure, ciò che ci appare inaccettabile era già grosso modo permesso dall'articolo 77 della non di rado barocca ed ambigua ( passibile di molteplici interpretazioni ) Costituzione Italiana :


Articolo 77

Il Governo non può, senza delegazione delle Camere [cfr. art. 76], emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.

Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni [cfr. artt. 61 c. 2, 62 c. 2].

I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.

[3]


E l'articolo 76 ?
Cito :


Articolo 76

L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato [cfr. art. 72 c. 4] al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.

[4]


Evidenzio :

* ''principi e criteri direttivi'';
* ''soltanto per tempo limitato'';
* ''e per oggetti definiti''.

Una supercazzola di termini interpretabili nel modo più ampio e ad libitum del Padrone del pupazzo, che permette a un emiciclo di scarti di delegare qualsiasi cosa al Governo.

C19/N – ( post satirico )




Mia foto scattata in un parco pubblico vicino, con gli “irresponsabili” cerchiati in rosso.



LI VEDEEEEEEEEEEEEEEEEEETE !!!??
VEDETE ANCHE VOI QUESTA FOLLA DI GENTE CHE RIEMPIE I GIARDINI PUBBLICI NONOSTANTE IL DIVIETO !!??
BASTARDI, STATE A CASAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!
DOVETE MORIRE MALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!

===



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{ prima pubblicazione del post su FB, il 24 marzo 2020 [1] }.

[ ... ]

Giovanni Romanini




Una tavola di Martin Mistère disegnata da Romanini



Ieri è morto Giovanni Romanini, un grande disegnatore del fumetto italiano, che ha attraversato tutti i generi fumettistici esistenti, vivendo una carriera all'ombra del suo maestro Magnus ma essendo, in definitiva, l'unico che riusciva a rifarsi allo stile di quest'ultimo con risultati d'eccellenza. Sotto, una tavola della serie di cui Romanini aveva disegnato alcuni numeri negli ultimi anni: Martin Mystere della Sergio Bonelli Editore.




1

Sta trapassando in altra dimensione un filare di nomi eccellenti, in questi giorni ( non è dato sapere se i decessi siano correlati alla Covid-19 ).

Uno di questi è il bolognese Giovanni Romanini [ 1 , 2 ] che è stato il braccio destro di Magnus per lungo tempo [ 3 , 4 ] e ad un certo punto ebbe l'onore di abbinare la sua firma a quella del maestro.
In particolare, Roberto Raviola in arte Magnus [ 5 ] gli faceva disegnare i cavalli, che a lui erano ostici.
Poi gli albi seriali nella stagione d'oro del fumetto erotico italico [ 6 ] : Zora, Wallestein, Ulula [ 7 ] e Bionika per la Edifumetto di Renzo Barbieri [ 8 ].
Mi sono perso il lavoro di Romanini sul personaggio bonelliano Martin Mistère, e ringrazio l'amico Riccardo [ 9 , 10 ] di avermelo consigliato.

[ ... ]

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Coronavirus/7




Il termine cinese wēijī, composto con gli ideogrammi che significano “crisi” e “punto cruciale” – da Wikipedia [ 1 ] CC0 1.0


COVID-19: GUERRA BATTERIOLOGICA USA O PROVA DI FORZA DEL DRAGO?

Proviamo ad elencare le possibili cause che hanno provocato il COVID-19 in Cina. Il primo contagio ufficiale è datato il 1° Dicembre 2019 a Wuhan, mentre a fine Febbraio 2020 siamo arrivati a circa 2.700 decessi su tutto il territorio cinese, per un totale di 77.658 contagi dall'inizio dell'epidemia. Sono invece 2.589 le persone guarite. Inizialmente le riviste scientifiche avevano ipotizzato che tutto fosse partito dai mercati del pesce della stessa città, oggi si inizia a dubitare di tali tesi, perché non suffragate da alcuna prova empirica. Dopo 4 mesi nessuno sa ancora con certezza scientifica quali siano le cause del contagio e come sia stato possibile un suo sviluppo improvviso. Ho analizzato 3 possibili scenari, 3 suggestioni senza la pretesa di alcuna verità ultima. Ognuno scelga quella che ritiene più valida, logica ed interessante.

1- GUERRA BATTERIOLOGICA USA:

[ ... ]

2- PROVA DI FORZA DEL DRAGO:

[ ... ]

3- SOVRAGESTIONE TRANSNAZIONALE:

[ ... ].

Maestro di Dietrologia


0

Questo è un post dedicato al complottismo sul nuovo coronavirus. Il complottismo è un esercizio che non disprezzo a priori.


Il complottista sano abbozza teorie ipotetiche della Realtà multilivello che viviamo – definibile come un Poliedro dinamico a più strati connessi tra loro – cioè proietta i dati concreti che abbiamo a disposizione e congettura costrutti narrativi che si scostano, poco oppure tanto, dalla narrazione mainstream data alle masse.

Il complottista malato abbozza una propria teoria e ne fa il proprio dogma indiscutibile – se vogliamo, il proprio bozzolo – nel quale si rintana per eludere quanto accade all'esterno, uscendo sporadicamente per catturare e piegare ad esso ( forzando ) alcuni nuovi dati ed evidenze in qualche modo correlabili ad una piramide dalla base cristallizzata.

Ritengo che una forma sana di complottismo sia auspicabile ed anche doverosa – secondo me, dovrebbe essere materia studiata nella scuola secondaria – al fine di figurarsi un modello utile – nelle discipline, nel lavoro, nella partecipazione sociale ... – della Realtà Estesa cioè completo della realtà ch'è oltre la percezione dei nostri sensi di base ( Realtà Materiale ) ma che può essere teoricamente ( virtualmente ) costruita usando vari tipi di input.
Ritengo che un passo evolutivo significativo di questa società umana dovrebbe essere l'abbandono della tradizionale e statica dis-informazione mass-mediatica mainstream non per una contro-informazione cristallizzata nei suoi dogmi ( complottismo malato ) ma per il più accurato e dinamico complottismo sano.


1

Nell'articolo che cito e linko [ 2 ] il MdD abbozza tre ipotesi della genesi del fenomeno SARS-CoV-2 → Covid-19 [ 3 ].

Coronavirus/6




Gli effetti della costrizione domestica sulla salute mentale


I due stili strategici di gestione dell’epidemia a confronto

Propongo una ipotesi in merito ai diversi stili strategici di gestione dell’epidemia adottati in Europa e altrove. Sottolineo che si tratta di una pura ipotesi, perché per sostanziarla ci vogliono competenze e informazioni statistiche, epidemiologiche, economiche che non possiedo e non si improvvisano. Sono benvenute le critiche e le obiezioni anche radicali.

L’ipotesi è la seguente: lo stile strategico di gestione dell’epidemia rispecchia fedelmente l’etica e il modo di intendere interesse nazionale e priorità politiche degli Stati e, in misura minore, anche delle nazioni e dei popoli. La scelta dello stile strategico di gestione è squisitamente politica.

Gli stili strategici di gestione sono essenzialmente due:

1. Non si contrasta il contagio, si punta tutto sulla cura dei malati (modello tedesco, britannico, parzialmente francese)
2. Si contrasta il contagio contenendolo il più possibile con provvedimenti emergenziali di isolamento della popolazione (modello cinese, italiano, sudcoreano).

[ ... ].

Roberto Buffagni


[ ...

0

Questo post è dedicato alla raccolta di brani da alcuni articoli che girano in rete e reputo utili per la comprensione dell'emergenza nuovo coronavirus.

Le firme degli autori sono linkate agli articoli integrali.

1

Il pezzo di Roberto Buffagni ch'è stato pubbicato su vari siti-web [ 1 , 2 ... ] è la migliore disamina delle opposte strategie dichiarate e/o attuate dai vari governi UE : apertura totale delle attività sociali oppure chiusura totale.
La seconda è stata la strada scellerata decisa dal Governo Conte II copiando il governo cinese – ma per vari motivi la Cina poteva permettersi questa strategia, 0039 no – ed imposta con la sospensione di alcuni diritti costituzionali e lo stato di polizia de facto usando l'articolo 16 della Costituzione [ 3 ] nei decreti dell'8 [ 4 ] e del 9 marzo [ 5 ]  : due firmette, e il Paese è diventato una grande galera.
E il 67% degli italici applaude ...
e canta al balcone [ 6 ].

Coronavirus/5




I primi focolai nel Lombardo-Veneto


DALLA ZONA ROSSA: GRIDANO PER LAVORARE

Maurizio Blondet – 26 Febbraio 2020

“…Non si entra e non si esce dalla zona rossa, e noi abbiamo dei manufatti da spedire, alcuni sono urgenti e se non troviamo il mondo di spedirli ai nostri clienti saremo costretti a distruggerli». Chi parla è il titolare della Printall srl, un’azienda di stampa di Codogno, uno dei Comuni del lodigiano della cosiddetta “zona rossa”. «Ho provato a sentire anche i trasportatori, ma anche loro non possono operare. Alcuni clienti ci hanno detto che si dovranno rivolgere ad altri fornitori». E’ una tipografia particolare, artistica, con solo sei dipendenti. Tutti forzatamente a casa per la quarantena. «Lavoriamo su commessa, se non consegniamo non possiamo mettere in magazzino», dicono.

A Codogno c’è anche un’azienda con 650 dipendenti bloccati a casa in quarantena, la MTA Automotive, prima fornitrice di case automobilistiche estere (morsetti e fusibili) , il cui direttore generale, Antonio Falchetti, implora : “Dateci almeno 60 lavoratori perché non si fermi tutto”. Chiede di poter fare lavorare l’azienda in sicurezza quanto basta per non bloccare a catena produzioni in tutta Europa, perché serve BMW, Renault, PSA; FCA, Land Rover, Iveco…

[ ... ].

Blondet & Friends




La Zona Rossa della Lombardia e 14 province in altre regioni


Coronavirus, Conte 'chiude' Lombardia e 14 province - LE MISURE

Scuole chiuse fino al 3 aprile. Stop a discoteche e pub in tutta Italia. Bar e ristoranti aperti se garantita la distanza di un metro
08 marzo 2020


"Vincolo di evitare ogni spostamento" nell'intera Lombardia e in quattordici province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche. Giuseppe Conte firma un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus.

#Coronavirus, appena firmato il nuovo decreto: https://t.co/jYbSx7FEpG
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) March 8, 2020


Non è un "divieto assoluto", spiega, "non si ferma tutto", non si bloccano treni e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando in territori dove la crescita dei casi di contagio porta il governo a disporre misure mai così restrittive.

"Mi assumo la responsabilità politica" delle decisioni che vengono prese in queste ore: "Ce la faremo", dice Conte a notte fonda. E lancia un appello alla "auto responsabilità": per fermare il contagio non si può più "fare i furbi", dice invitando i ragazzi a stare in casa a leggere e tutelare così la salute dei loro nonni. La firma del decreto del presidente del Consiglio, frutto dell'accorpamento di due dpcm inizialmente previsti, arriva dopo una lunga giornata di contatti con le Regioni e dopo una fuga di notizie ("irresponsabile" e "rischiosa per la sicurezza", dice Conte) che porta al diffondersi della bozza non ancora ultimata. I presidenti di Regione su quella bozza dichiarano perplessità, dubbi. Ma milioni di cittadini del centro nord, dopo la diffusione della notizia, iniziano a interrogarsi sulla portata delle misure: "Si è creata confusione", accusa Conte.

[ ... ].

ANSA.it


Coronavirus, in tutta Italia vietati gli spostamenti: «Il Paese è una zona protetta»

Il governo estende da martedì mattina a tutta Italia le misure varate nella notte tra sabato e domenica per la Lombardia e per 14 province: ci si potrà muovere solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità» o «motivi di salute»
9 marzo 2020


Il governo estende a tutte le Regioni, a partire da martedì 10 marzo e fino al 3 aprile, le misure già attive in Lombardia e in altre 14 province e relative all’emergenza Coronavirus. Queste misure, varate con un decreto nella notte tra sabato e domenica, prevedono il divieto di spostamento se non per «comprovati motivi di lavoro» oppure «gravi esigenze familiari o sanitarie». L’intero Paese viene dunque messo in sicurezza per tentare di fermare la corsa del virus, che ha contagiato — al 9 marzo, stando ai dati forniti dalla Protezione civile — 9.172 persone, 463 delle quali sono morte (724 i guariti, oltre 700 in terapia intensiva: qui tutti i dati).

Il premier Giuseppe Conte ha spiegato che «non c’è tempo» per contrastare l’avanzata del virus: «Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia».

Il testo del decreto estende le misure varate domenica a tutta la penisola. «I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimé anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti», ha detto Conte. «Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come “io resto a casa”. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’Italia zona protetta».

L’autocertificazione per spostarsi

Dalla mattina del 10 marzo, chiunque dovrà spostarsi da un Comune all’altro dovrà avere una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo.

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Corriere.it

[ ... ]

1

Senza più freno.

La psicosi è dilagata, e un Paese da 60 M abitanti è sprofondato nella follia senza ritorno, se è vero – come ho letto – che l'89% degli italici approva le misure del Governo Conte II. Convintamente compartecipi di uno stato di polizia effettivo : se si esce da casa, si può essere controllati in ogni momento [ 1 , 2 ].
La progressione dei provvedimenti amministrativi ha esteso in pochi giorni la Zona Rossa dalle aree dei primi focolai in Lombardia e Veneto ( sviluppatesi sulla scia dei movimenti del mitologico podista 38enne di Codogno ) all'intero territorio nazionale, inseguendo un virus che era comunque più veloce e non è micidiale come la vulgata del regime ci vuole far credere [ 3 ].
In realtà la cosiddetta “Zona Rossa” non è stata estesa all'intero Paese ( come recita la vulgata ufficiale ) ma è stata atomizzata : ogni appartamento è una micro-zona di contenimento.
{ confrontare con il diverso approccio praticato in Svizzera : “Impossibile eradicare, contenere” [ 4 ]; alle obiezioni della versione mainstream dedicherò il prossimo post }.

Edizioni Scudo/Febbraio 2020





Cronache del condominio: ... e altri luoghi
di Franco Giambalvo
collana Long Stories SF


[ ... ]

L’autore di questi racconti è noto agli appassionati di fantascienza per il suo impegno nel sostenere questa nostra amata letteratura, ma lo è molto meno come autore. Invece siamo molto onorati di presentare al nostro pubblico questi racconti, che ci rivelano uno scrittore maturo, che sa presentarci persino i mondi più apocalittici con una leggerezza sempre venata di un sottile umorismo.
Siamo anche in presenza di un vasto potenziale, perché molti dei lavori qui presentati dovevano far parte di progetti più ampi che non sono ancora venuti alla luce. Sosteniamolo quindi tutti insieme sperando di dargli la forza di portarli a termine, anche sapendo che Edizioni Scudo è qui ben pronta per ospitarli.
Franco Giambalvo racconta di essere appassionato di fantascienza da sempre e ha scoperto di esserlo in quarta elementare quando lo hanno portato a vedere “La Guerra dei Mondi” di Byron Haskin: era il 1953 e avrebbe compiuto nove anni in quell’autunno.
In seguito, con l’aiuto di Vittorio Curtoni, ha potuto scrivere e ha pubblicato un romanzo, che al momento è stato del tutto ignorato, sia dagli Editori, sia dai lettori. Ma non si lamenta troppo, perché ama la fantascienza!




testo
Franco Giambalvo
copertina
Giorgio Sangiorgi
illustrazioni interne
Luca Oleastri e Giorgio Sangiorgi
formato
15,24 x 22,86 cm
stampa
copertina a colori, contenuto interno in bianco e nero
pagine
162
rilegatura
copertina morbida con rilegatura termica
data di pubblicazione
30 gennaio 2020
edizione
prima edizione
editore
Edizioni Scudo
sito editore
www.innovari.wix.com/edizioniscudo
link diretto per l'acquisto del libro stampato
www.lulu.com/shop/product-24413105.html
link diretto per l'acquisto in ebook formato Kindle
www.amazon.it/dp/B0849WVKPR