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Coefficiente di Gini





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Il Coefficiente di Gini [ 1 ] ( detto anche Indice Gini ... in inglese [ Gini index ] ) è una misura della dispersione statistica, spesso usato come indice per la valutazione analitica della diseguaglianza nella distribuzione del reddito e della ricchezza di un'area amministrativa.

E' stato postulato dallo statistico, economista e sociologo italiano Corrado Gini [ 3 ] e pubblicato nel 1912.
0 indica la perfetta eguaglianza distributiva, 100 la massima diseguaglianza.

Res Pubica





[ ... ]

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10 piani di morbidezza [ 1 ] e non solo.
Segnalo questo sito curato da Michele Shapiro e collaboratori : “la Res Pubica” [ 2 ] è la parodia satirica de “la Repubblica”, uno dei cartacei più amati E odiati dagli italiani.
Riprendendo lo stile grafico editoriale della home-page del sito-web vero [ 3 ] gli autori della fake intercalano nella JPEG statica stilettate di contro-informazione dirette ai leit-motiv ( filo-atlantismo, filo-vaticanismo, terzomondismo, il PD è la nostra Patria ... ) del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, usando le stesse font dell'originale.

Sono disponibili un archivio dei numeri precedenti [ 4 ], un glossario con la spiegazione di alcune formule ricorrenti [ 5 ] e altre sezioni tematiche.
La piattaforma usata per costruire il sito è WordPress [ 6 ] e l'aggiornamento avviene - per ora - ogni 2 - 3 giorni.


3.300.000







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Per tornare al crudo reale che si schianta sulla realtà virtuale, basta questo numero : i disoccupati italiani “in chiaro” sono 3.300.000, mai così male dal 1977 [ 1 ].
Disoccupazione giovanile oltre il 40%.

E notate, nei grafici sopra esposti, la performance negativa negli anni della troika Monti - Letta.
( sono solo quelli “in chiaro”, ovvero iscritti ai vari centri per l'impiego senza contare gli sfiduciati e i sotto-impiegati che nominalmente figurano come “lavoratori”, vedi queste statistiche già vecchie di quasi 1 anno : [ 2 ] ).

Questa volta, non sarà possibile tamponare il problema com'è stato fatto a cavallo tra anni '70 e anni '80, ovvero regalando un posto di “lavoro” in banca o nella burocrazia statale ( utile pure a sfiammare le piazze incendiate dalla contestazione giovanile, in sinergia con la principale arma di rincoglionimento delle masse italiche : il calcio ) ...
Ho letto che Matteo Renzi le ha sparate grosse anche su quest'argomento e ha promesso 900.000 posti di lavoro per i giovani - da considerare nel contesto di un Paese in cui chiude 1 impresa al minuto, più o meno [ 3 ] - assieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti [ 4 ] ... sarebbe un brodino caldo al malato di polmonite ( vedi numeri parziali della disoccupazione ) e a me suonano come le cazzate del furbo ristoratore fiorentino che la sa vendere, e che da mesi sta girando i summit di mezza Europa come un questuante l'elemosina ( la modifica del patto di stabilità ) ...
nessuna meraviglia.


10 piani di morbidezza





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Ho cominciato a collaborare con “10 piani di morbidezza. Esegesi della stampa on-line italiana” [ 1 ] una pagina faccialibresca nata per stigmatizzare lisci, taroccate e cappelle sistine della stampa professionale, con focus su quella in lingua italiana.
Ogni segnalazione da parte degli amici e dei lettori occasionali di questo blog sarà la benvenuta, e ringrazio anticipatamente coloro i quali vorranno lasciare due righe al volo.

( continua )

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Se il Partito vuole





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Sì.
Pare che Pummarola stia per avere un nuovo Presidente del Consiglio, non eletto dai cittadini ( l'ennesimo ). Una roba decisa a cena tra loro ( ovviamente in un buon ristorante ), nemmeno si sforzano più di mascherarlo, nè possono più dare la colpa a Berlusconi.

Certo, è solo l'ennesimo “colpo di scena” di una Compagnia teatrale che lavora per un pubblico di cerebrolesi ... per fare un po' di rumore, casino, pernacchie e peti veri, come sempre scapperà un po' di cagarella sul palcoscenico.
E spargere altro fumo al fine di confondere un pubblico che iniziava ad essere sinceramente invornito dalla passività di fatto di Enrico Lecca, dopo le roboanti promesse di riforme espresse congiuntamente ad Angelino Alfano, all'insediamento del Governo nel marzo scorso.

Quote







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I cittadini della Confederazione Elvetica hanno votato un referendum sull'immigrazione [ 1 ] ed hanno vinto di stretta misura i favorevoli a introdurre le quote [ 2 , 3 ].
( un italiano che ha lavorato là, mi ha detto che nel Paese alpino i referendum popolari sono uno strumento usato abbastanza spesso in chiave di democrazia diretta, e la volontà popolare viene maggiormente rispettata che a Pummarola ... vedi i pezzulli di carta del 1993, con i quali il Sistema italiano s'è spazzato sfacciatamente il deretano [ 4 ] ).
Insomma, la maggioranza ha deciso che si ponga un limite numerico e si ripensino i permessi di soggiorno ( anche quelli umanitari ) e che si ritratti l'adesione svizzera al Trattato di Schengen [ 5 ].
L'Unione Europea, di fronte all'alzata di testa ha reagito dapprima bloccando il negoziato bilaterale sull'energia elettrica [ 6 ], poi quello sul trattato istituzionale [ 7 ] ...
poi, chissà.

Già il “Preoccupati” della Bonino [ 8 ] presagisce un diluvio di merda retorica contro i “razzisti svizzeri” e gli “ottusi svizzeri”, che già votarono contro la costruzione di moschee sulla loro terra [ 9 ], che un fattaccio come quello occorso a Oprah Winfrey poteva accadere solo in Svizzera ( oltre che in Italia, ovviamente ) [ 10 ], e via dicendo stronzate.
Già.
Tanto intolleranti che il 23% della popolazione della Confederazione è composta da stranieri ( record continentale ) ...
no ...
il vero problema per Bruxelles ( intesa come “capitale” europea ), è che gli svizzeri hanno più di 7 secoli di tradizione democratica, di democrazia partecipata da tutti i cittadini ( anche nel dovere delle armi ) e diretta, e ci sono affezionati.

Sono abituati a decidere i cazzi loro.
L'UE d'altra parte, vuole il reset delle civiltà europee per imporre un Sistema economico e sociale in stile yankee.

...

Ma poi, da chi arrivano i predicozzi ?


Il Grande Inganno




Una action figure iperrealistica di Steve Jobs, ritratto nel primo periodo Apple ( 1976 - 1985 ) in una celebre foto [ 1 ]. Il capitano d'industria e techno-guru è stato adottato in età troppo acerba per esserne consapevole, da Paul e Clara Jobs.

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Tiene ancòra banco il punto dell'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali ( nel frattempo e in segretezza, sono partiti esperimenti di affidamento [ 2 ] ) in un Paese che è allo sfascio totale delle istituzioni e dell'economia.
Stavolta, c'è chi vuole preparare i bimbi in età prescolare a comprendere l'idea di una famiglia composta da due papà oppure due mamme.
L'essere umano possiede una propria natura ( e quale ? ) oppure è una costruzione sociale ?
E in questo caso, secondo quali regole di utilità ed empatia con la società dovrebbe essere forgiato l'individuo acerbo ?

Anti-negazionismo





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Lo sappiamo.
Questo é un Paese patetico, abitato da gente patetica che nei momenti di massima emozione esce dal seminato.
E allora ...
il Primo Cittadino italiano [ 1 ] non è sfuggito alla regola, e sensibile agli umori della piazza, cavalcando l'onda emotiva del ricordo del massacro delle Fosse Ardeatine nella morte del centenario Capitano SS Erich Priebke [ 2 ] ...
ha tirato la bordata ( di merda ) e ha invocato una Legge contro il negazionismo dell'Olocausto [ 3 ].
Belati mannari di approvazione.
Che si forgi il dogma che manda i bravi bambini a letto con la coscienza pulita ( ? ).
Bisogna però stare attenti, quando si approvano norme restrittive ... chi oggi approva, domani potrebbe ritrovarsi imbrigliato nella rete di una estensione della Legge.
Alla claque bisognerebbe anche spiegare la differenza che passa tra il negazionismo e il revisionismo di un fatto storico, visto che spesso ( quasi sempre ) le due pratiche vengono intese come sinonimi.
( e molto altro ).


Priebke





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Sulla morte del già Capitano della SiPo ( la polizia delle SS ) [ 1 ] Erich Priebke a 100 anni compiuti, e conseguenze emotive [ 2 , 3 , 4 , 5 ... ] segnalo il post dell'amico UUIC : “Non capisco” [ 6 ].


Odiare i motori è da populisti ?







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Riproduco e quoto ancòra un articolo di Gaia Giorgetti [ 1 ] che ho letto sul Carlino Bologna ( di sabato 12 ottobre ) dopo quello sui ragazzi e ragazze 14 - 18 [ 2 ].
Perché l'autrice proietta un ragionamento che va oltre la faccenda specifica del rapporto della città con i motori, decisamente in crisi ...
vedi il Motor Show ch'è saltato ( e forse il ratto da parte di Milano ) [ 3 , 4 ] ...
vedi l'ostinazione ridicola che il Comune mostra nella direzione delle piste ciclabili, in una città dalle strade strette e trafficate come metropoli della stazza di Roma e Milano, e dai marciapiedi che quando arrivano a 2 metri di larghezza sono considerati extra-large e devono essere percorsi da pedoni e anche dalle bici : con grande disagio di tutti.
E questo, perché le mitologiche giunte rosse del Dopoguerra hanno sviluppato la città col culo, invece che con il cervello ( leggasi “assenza di un piano regolatore degno di questo nome” ) ... continuando a costruire sulle direttrici secolari e millenarie centripete, e congestionando inevitabilmente la vita urbana anziché erigere una città moderna.
I tempi permettevano una progettazione di grandi volumi e larghe arterie razionali, a costi d'impresa affrontabili.
Le competenze non erano adeguate ai tempi di allora, ma nemmeno a quelli successivi.


Perché in Italia nessuno si ribella





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Un'opinione pubblicata su Come Don Chisciotte [ 1 ] che mi è stata consigliata da Short Stories [ 2 , 3 ].
Le obiezioni di Riccardo Paccosi : [ 4 ].

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Trasformazione di Stato





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Un bel post di Uriel Fanelli su Kein Pfusch [ 1 ] riepiloga la Guerra dei 20 anni tra la magistratura e Silvio Berlusconi che ha distrutto il Paese.
L'Italia che in mano a “quei ladri dei socialisti” era una Potenza industriale, e le macerie odierne.
I compagni chiassavano nel 1992 che l'Italia era un Paese in macerie ... no ... lo è ora.
Il debito pubblico è quasi triplicato nei 20 anni di co-gestione PD ± L ... le faide tra i Poteri dello Stato e una globalizzazione male gestita hanno liso il tessuto sociale.
Un Paese intubato, fantoccio nelle mani di Bruxelles. Di una Unione Europea che non ha costituzione scritta morale.


Previsioni del tempo




Grafico dell'esplosione demografica della popolazione terrestre [ 1 ].


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Il ripescaggio dell'editoriale di Giovanni Sartori pubblicato sul Corriere della Sera on-line il 15 agosto 2013, che tocca i punti inderogabili delle necessità terrestri ( “Previsioni del tempo” [ 2 ] ) m'é sempre lieto. Un'oasi di razionalità, in un Paese melodrammatico che “ragiona con il cuore” ( - ! - come se fosse una qualità ... no ... esiste un preciso organo destinato allo scopo, e si chiama cervello ).
Le necessità che sono legate alle risorse indispensabili ( acqua, terra fertile ) la cui effettiva disponibilità dipende dall'antropizzazione del pianeta.
Che sono a rischio a causa dell'esplosione demografica [ 3 ] che no ... non é un esercizio onanistico-complottista.
E come sta messa l'Italia in cui il ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge continua a chiamare gente dal Sud del mondo che sta esplodendo ?
E pretende lo ius soli per tutti ?
...
Sta messa male.


La non indifferenza





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Tra gli articoli usciti su carta e bit sul naufragio del barcone di migranti nel mare Mediterraneo, dopo una maldestra operazione di alcuni di loro ( hanno acceso un fuoco con il cherosene, che poi ha divorato l'intera imbarcazione ), segnalo questo di Camillo Longone su “il Foglio” [ 1 ] che fa il punto della situazione sulla faciloneria degli italiani, in materia d'immigrazione.
A cominciare ( aggiungo io ) da quel desiderio ( materno, riferito ai propri figli ) di un Paese di soli generali e nessun fante, che dagli anni '80 ha fottuto questo lembo peninsulare, convinto che ad occuparsi della nostra cacca ci avrebbero pensato gli schiavi extra-comunitari ...
in eterno.
E la casta degli italiani autoctoni si sarebbe dedicata ai baccanali nei piani alti dei grattacieli, come la nobiltà di “Metropolis” ( 1927 ) [ 2 ] ... corroborata dal sacro diritto allo studio, che dal 6 politico s'è trasformato in dovere di laurea ( fuoricorso di [ n ] anni ) anche per i più somari e svogliati.
Lo avevano preconizzato con argomenti “scientifici” i sostenitori dell'economia globalizzata, con la benedizione delle mamme e della Sinistra ( cmq. un'area femminile ).
( ma qualcosa non ha funzionato ).

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Idolatria del bignè





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Qualche tempo fa, scrissi che ci rimanevano solo le paste farcite con la crème [ 1 ].
Ma ...
adesso, in piena isteria auto-flagellatoria per il naufragio del barcone di migranti nel Canale di Sicilia [ 2 ] ( “è colpa nostra !” ), ecco Francesco che ammonisce : “Anche la Chiesa deve spogliarsi. Da ogni mondanità spirituale, e da ogni azione che non è di Dio” [ 3 ].
E se la prende con le pasticcerie, e l'insostenibile lussuria del bignè.
Come dire.
Già come ateo, tutti i papi mi stanno sui coglioni ...
ma questo, dopo i discorsi di Lampedusa e questa chiamata al cilicio, anche di più !


Ragazzini







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Una riflessione meritevole ( e per questo sarà trascurata ) sul fenomeno delle baby gang, è stata espressa da Gaia Giorgetti [ 1 ] sul Carlino Bologna del 28 settembre 2013.
{ quindi dopo la rissa ai Gardens ( i Giardini Margherita ) [ 2 ] e il raid vandalico di una decina di ragazzini ( di origine straniera ) nella zona della Lunetta Gamberini ( altro parco pubblico ) con due cittadini presi a sprangate e finiti all'ospedale [ 3 ].
Prima delle iniziative studentesche del 2 ottobre [ 4 ] cui hanno partecipato anche studenti delle superiori }.
Il target della riflessione sono i soggetti “minori” di 18 anni.
A dire il vero : i minori di 18 anni sono decisamente più svegli di quanto eravamo noi 40enni alla loro età, complice la medialità interattiva senz'altro più sviluppata.
I minori oggi ricevono molti più stimoli da una quantità di mass-media che noi nemmeno avevamo, giusto una decina di canali tv ( inclusi quelli locali ), i videogiochi del bar e al massimo qualche console domestica, a casa dei più abbienti.

( le cartucce costavano mica poco, e anche i videoregistratori erano prodotti elitari nei '70 ).
Poi, sono arrivati gli home computer economici a 8 bit ( all'inizio degli anni '80 ) ma scambiare parole e dati nella rete era una roba da geki che usavano l'accoppiatore acustico per la cornetta del telefono SIP ...
Oggi ?
Un/a bimbo/a di 5 - 6 anni smanetta già sullo smartphone.


Certo







[ ... ]

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Ecco.
Gli stereotipi.
Quelli auto-lesionisti, auto-punitivi, che la Sinistra italiana ha sempre strillato in Piazza, che qualunque argomento è sempre stato buono per sputare su questo Paese.
Che Laura Boldrini ( Presidente della Camera non votata dai cittadini, ma sistemata lì da SEL ) con bella impostazione vocale d'attrice ( genere coreccore! ) non manca di sputare ad ogni occasione pubblica, come nel convegno “Donne e media” che s'è tenuto al Senato della Repubblica, pochi giorni fa ( da cui è partito il caso “Barilla omofoba” [ 1 ] ).
Con menzogne a raffica ( vedi paragrafo 3 ).


Altre reazioni





[ ... ]

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L'aspetto più interessante e divertente di questo “caso Barilla”, sono i commenti sui social net.
Qua sopra, l'incipit di Uriel nel post “Le ovaie fasciste della Boldrini e altre amenità” sul blog Kein Pfusch [ 1 ], in cui commenta e riflette sulla scala d'importanza delle notizie del Belpaese ( forse con uno sguardo più distaccato, lui risiede in Germania ).
E non perdetevi il rimbocco capolavoro : “Il ruolo della pasta col sugo nella sedimentazione delle lesbiche polimeriche: un approccio stechiometrico differenziale.” [ 2 ].
Poi, riporto un commento di Luca Oleastri aka Innovari aka Short Stories [ 3 , 4 , 5 ] nel thread faccialibresco sulla pubblicità Althea dei due ragazzi maschi che si baciano in bocca dopo avere consumato un paio di piatti di pasta conditi con il sugo pronto della marca :


Boldrini contro Barilla





Una delle reazioni alla prima dichiarazione ( radiofonica ) di Guido Barilla ... ma l'“omofobia” c'entra nulla in questa vicenda, è stata solo un pretesto per sbraitare triti slogan.

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Abbiamo assistito all'assalto delle Brigate gayfasciste ( sull'uso di questo termine forte, spiego dopo ) a uno dei marchi alimentari più famosi nel mondo ( sull'“italianità” dell'azienda è inutile discutere, sto scrivendo di una multinazionale ).
La Barilla [ 1 ] è stata aggredita perchè portatrice dell'icona della “famiglia tradizionale”, attraverso una serie di spot che nemmeno a me sono mai piaciuti perchè stucchevoli, perchè fin troppo edulcorati.
La prima risposta del proprietario alla pressione mediatica infiammata dal solito pistolotto di Laura Boldrini [ 2 ] ( chi non ha pensato subito alla Barilla e agli spot del Mulino Bianco ? ) è stata pienamente legittima.
Guido Barilla ha dichiarato che spot con la famiglia gay non sono previsti nella comunicazione della sua azienda.
Ma dopo che la pressione mediatica ( non ancòra commerciale, credo che poche ore non siano significative per delineare un trend di mercato ) è diventata linciaggio internazionale, ha dovuto sortire una seconda dichiarazione ( di scuse ).
Vabbè ...


Le spese della Camera





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Sarà che ( è risaputo ) le peggiori sono proprio le madonnine che ogni virtù millantano, e la diva Laura Boldrini non m'aveva convinto già dal primo momento [ 1 ].
Anzi.
Puzzava già come il pesce ammalorato.
Ora ...
il quotidiano “Libero” ha pubblicato la lista delle spese sostenute dalla Camera dei Deputati durante la Presidenza della pasionaria ( ripresa da ControCopertina [ 2 ] ), e ...
dopo tutti i sermoni centrati su “sobrietà” e “solidarietà”, il conto non solo non è stato ridotto, ma è pure aumentato rispetto alla Presidenza Fini.
( complimenti ).

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